Con la delibera in allegato la Sezione di Controllo per il Veneto ha approvato il programma di controllo sulla gestione per l’ anno 2006 incentrato sul referto regionale annuale, sanità esercizio 2005, conclusione indagine edilizia residenziale pubblica e prosecuzione indagine edilizia agevolata e convenzionata, nonché enti locali ed enti pubblici in ambito regionale.
Corte dei Conti
Sezione Regionale di Controllo per il Veneto
DELIBERAZIONE N. 19/2005/ind.pr
APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA DI CONTROLLO SULLA GESTIONE ANNO 2006
L’ anno 2005, il giorno 24 del mese di novembre in Venezia, presso la Sede della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti del Veneto, alle ore 15.00, si è riunita la Sezione nelle persone di:
Bruno PROTA Presidente
Aldo CARLESCHI Consigliere
Elena BRANDOLINI Referendario
Luca FAZIO Referendario
Alberto RIGONI Referendario
E’ presente, quale segretario, il Direttore Amministrativo Dott.ssa Elena PAPIANO;
Vista la legge 20/1994;
Visto il regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti approvato dalle Sezioni Riunite con deliberazione n. 14 del 16 giugno 2000 e successive modificazioni;
VISTA la deliberazione delle Sezioni Riunite n. 34/CONTR./PRG/05 del 27 ottobre 2005, con la quale è stato approvato il “Programma generale di controllo sulla gestione” e sono stati definiti, ai sensi dell’art. 5, comma 1, del Regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo, il quadro programmatico, i criteri e gli indirizzi di coordinamento del controllo sulla gestione per il 2006;
VISTO l’art. 7, comma 7, della legge 5 giugno 2003, n. 131;
Valutata la fattibilità delle analisi, tenuto conto delle dotazioni di personale della Sezione
D E L I B E R A
di procedere, allo stato, all’approvazione del sottoindicato programma per l’anno 2006:
A – REGIONE
Relazione annuale ex art. 3 della legge 20/1994 così articolata:
1) Referto sulla gestione della Regione Veneto, per la verifica dell’attuazione delle leggi regionali di principio e di programma, con particolare riferimento alla gestione finanziaria (entrate e spese) e al rispetto delle norme sul patto di stabilità interno, della salvaguardia degli equilibri di bilancio e del rispetto del divieto di indebitamento nell’esercizio 2005, con riserva di estendere, eventualmente, l’indagine a specifici settori di particolare interesse.
2) SANITA’ REGIONALE, esercizio 2005, con particolare approfondi-mento in materia di assistenza distrettuale (liv. 2 dei LEA) e disamina delle criticità emerse in sede di esame degli esercizi precedenti.
B – INDAGINI COORDINATE
1) Conclusione dell’indagine coordinata in materia di EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA sovvenzionata (cfr delibera n. 5/2004/G del 10 dicembre 2004 e successive modificazioni).
2) Prosecuzione della medesima in materia di EDILIZIA CONVENZIONATA e AGEVOLATA.
C – ENTI LOCALI
1) INDAGINE sulla sana gestione finanziaria, sul rispetto dei parametri
indicati dalle norme sul patto di stabilità interno, della salvaguardia degli equilibri di bilancio, del rispetto del divieto di indebitamento per le spese correnti e sul funzionamento dei controlli interni nei Comuni con le modalità e i criteri stabiliti con la deliberazione 16/2005/ind.pr del 26 ottobre 2005 e relativi allegati, che vengono qui di seguito riassunti.
Il metodo per la scelta teso ad assicurare razionalità e trasparenza all’attività della Sezione anche a garanzia degli enti controllati, sarà sviluppato in due fasi successive:
– una prima fase che, partendo dalla suddivisione degli enti locali entro cinque classi demografiche – definite sulla base degli obblighi stabiliti dal patto di stabilità e dalle fasce di riferimento per le soglie indicative delle condizioni di deficitarietà – prevede l’attivazione di un monitoraggio preliminare tramite l’invio per via informatica di un questionario corredato di apposita nota metodologica, volto ad ottenere informazioni e dati sul rispetto dei vincoli del patto di stabilità, sull’indebitamento, sulle condizioni di deficitarietà strutturale, sui controlli interni, nonché sull’attività gestionale. A tal fine si è deciso di coinvolgere 252 Comuni (su un totale di 581) che abbracciano le tre classi demografiche più consistenti, comprese globalmente tra 5.001 e 60.000;
– una seconda fase tesa ad individuare, attraverso l’analisi delle informazioni ricavate dalla prima fase e mediante l’elaborazione statistica dei dati misurabili che lo consentono, i Comuni che presentano situazioni meritevoli di approfondimento tenendo conto, nel caso di condizioni equivalenti od analoghe, anche della loro distribuzione territoriale.
A queste due fasi seguirà una terza, conclusiva, dedicata alla verifica delle singole gestioni e degli altri temi di interesse dei Comuni prescelti, sulla base della documentazione che sarà acquisita a seguito di mirate richieste istruttorie.
Le verifiche saranno condotte applicando il metodo del confronto e del contraddittorio, anche ai fini della convalida dei dati emersi, oltre che per sottolineare la natura collaborativa del controllo affermata dalla Corte Costituzionale e ribadita dalla legge 131/2003.
Le acquisizioni di documenti, dati e di quant’altro necessario saranno disposti dal magistrato/i istruttore/i che opererà anche tramite personale di supporto. Sempre ai fini collaborativi, potranno essere programmati, di intesa con gli enti interessati, accessi diretti presso le loro sedi per chiarimenti o l’acquisizione di ulteriore materiale documentale.
Le relazioni finali saranno trasmesse, come previsto dalla più volte citata legge 131/2003, ai Consigli comunali degli enti controllati.
2) INDAGINE sul funzionamento nei Comuni del controllo di gestione in correlazione anche all’obbligo da parte degli stessi di inviare alla Sezione il referto delle strutture operative a ciò preposte (art. 1, comma 4 e 5 del D.L. 12 luglio 2004, n. 168 convertito in legge 30 luglio 2004, n. 191).
D. ENTI PUBBLICI OPERANTI NEL TERRITORIO REGIONALE
INDAGINE sugli incarichi di studio, di ricerca e di consulenza esterna con riguardo all’incidenza sulla spesa pubblica, in correlazione anche agli adempimenti disposti dall’art. 1, commi 11 e 42, della legge 30.12.2004, n. 311.
Detta indagine si svolgerà a due diversi livelli, il primo di carattere generale teso a monitorare e valutare il fenomeno nei suoi aspetti complessivi, nella sua estensione e rilevanza finanziaria; il secondo, più specifico, diretto ad approfondire le fattispecie che presentino peculiari caratteristiche, frequenza od anomalie con riguardo alla normativa vigente e alla giurisprudenza della Corte dei conti.
Di seguire, inoltre, le sottoindicate regole procedimentali di controllo:
– adozione del metodo del confronto, in sede istruttoria, e del contraddittorio, sino alle fasi che precedono le deliberazioni collegiali, con le Amministrazioni interessate;
– definizione dei termini ultimi per la conclusione, anche con rapporti interinali, e per la deliberazione, come segue:
5 novembre 2006: termine per la conclusione delle indagini riguardanti la Regione (lett. A, punti 1 e 2);
20 novembre 2006: termine per la relativa deliberazione collegiale;
5 febbraio 2006: termine per la conclusione dell’indagine coordinata in materia di Edilizia residenziale pubblica (lett. B, punto 1);
15 febbraio 2006: termine per la relativa deliberazione collegiale;
5 dicembre 2006: termine per la conclusione dell’indagine in materia di Edilizia convenzionata e agevolata (lett. B, punto 2);
15 dicembre 2006: termine per la relativa deliberazione collegiale;
5 ottobre 2006: termine per la conclusione dell’indagine sulla sana gestione finanziaria dei Comuni (lett. C, punto 1);
15 ottobre 2006: termine per la relativa deliberazione collegiale;
5 dicembre 2006: termine per la conclusione dell’indagine sul funzionamento del controllo di gestione nei Comuni (lett. C, punto 2);
15 dicembre 2006: termine per la relativa deliberazione collegiale;
5 dicembre 2006: termine per la conclusione dell’indagine sulle consulenze degli Enti pubblici operanti nel territorio regionale (lett. D);
15 dicembre 2006: termine per la relativa deliberazione collegiale.
Per quanto riguarda gli aspetti operativi:
a) I magistrati istruttori dovranno, preliminarmente, indicare ai revisori referenti per ciascuna indagine assegnata, gli obiettivi, la metodologia e le tempistiche di lavoro;
b) I revisori dovranno produrre al magistrato istruttore uno schema relativo alle necessarie premesse normative concernenti l’oggetto dell’ indagine;
c) I revisori, ricevuta la documentazione richiesta alle Amministrazioni interessate, procederanno al monitoraggio e all’analisi dei dati utili e trasmetteranno al magistrato istruttore le conseguenti elaborazioni accompagnate da valutazioni di massima;
d) A fronte del materiale fornito dai revisori, i magistrati istruttori faranno le valutazioni di competenza. In tale fase il magistrato potrà richiedere eventuali approfondimenti e l’acquisizione di ulteriori elementi ritenuti utili;
e) La Sezione regionale si riunirà trimestralmente per la verifica dello stato dei lavori;
f) Ciascun magistrato istruttore, con riguardo alle indagini assegnate,
predisporrà oltre alla relazione finale, anche la sintesi e le conclusioni che faranno parte integrale della deliberazione collegiale finale.
g) I magistrati istruttori dovranno trasmettere quanto sopra a tutti i componenti del collegio almeno dieci giorni prima del termine previsto per la deliberazione collegiale finale.
La Sezione chiude la seduta alle ore 16.00
Letto, confermato e sottoscritto.
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
Dott.ssa Elena PAPIANO Dott. Bruno PROTA
Depositato in Segreteria il 2 dicembre 2005
Il Direttore Amministrativo
F.to dr.ssa Elena PAPIANO
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