Registro Elettronico sulla Tracciabilità dei Rifiuti ancora in sperimentazione

Scarica PDF Stampa
Dal giugno 2022 il RENTRI è in fase di sperimentazione, mentre scade il 30 dicembre il termine per presentare le osservazioni sulle regole tecniche predisposte dalla regolamentazione ministeriale.

     Indice

  1. La disciplina
  2. Le 2 Sezioni
  3. L’iter della normativa regolamentare
  4. La sperimentazione avviata nel giugno scorso

1. La disciplina

Il D. Lgs. n. 116/2022, in vigore dal 26 settembre 2020, ha modificato la parte IV del D. Lgs. n. 152/2006. L’art. 188-bis del D. Lgs. n. 152/2006, nell’attuale formulazione, chiarisce che il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti si compone delle procedure e degli strumenti che devono essere integrati nel nuovo sistema informativo RENTRI, gestito presso la competente struttura organizzativa del Ministero della Transizione Ecologica, e che tale struttura verrà supportata tecnicamente dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali, sulla base di modalità operative stabilite da una regolamentazione ministeriale.

2. Le 2 Sezioni

Il RENTRI, che introduce un modello di gestione digitale per l’assolvimento degli adempimenti quali l’emissione dei formulari di identificazione del trasporto, e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico, risulta suddiviso in due sezioni:

  • La Sezione dell’Anagrafica degli iscritti, che raccoglie anche le autorizzazioni ambientali;
  • La Sezione della Tracciabilità, che raccoglie i dati annotati nei registri e nei formulari.

Per i soggetti non obbligati all’iscrizione al Registro Elettronico Nazionale, i suddetti adempimenti potranno continuare a essere assolti tramite i formati cartacei.

3. L’iter della normativa regolamentare

I decreti attuativi previsti dall’art. 188-bis, a cui la legge di rango primario ha assegnato il compito di disciplinare gli aspetti operativi, tecnici, funzionali, anche aggiornando i modelli di registro e il formulario, risultano ancora nel pieno dell’iter formativo. In dettaglio, il Ministero, col supporto dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, ha avviato la realizzazione di un prototipo finalizzato a verificare la funzionalità e la fruibilità di un modello di Registro Elettronico Nazionale. In attesa dei succitati decreti attuativi del nuovo sistema R.E.N.T.Ri., continuano quindi a trovare applicazione i D.M. precedenti (del 1° aprile 1998, n. 145 e n. 148) in materia di tenuta dei registri di carico e scarico, e di produzione dei formulari per l’identificazione dei rifiuti trasportati. Il MITE (Ministero della Transizione Ecologica) il 29 settembre 2022 ha infatti notificato alla Commissione Europea, dando seguito a quanto prescritto nell’ambito della Direttiva UE 2015/1535, lo schema di regolamento che reca la disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del relativo Registro elettronico nazionale (Rentri). La deadline dell’intervallo temporale dedicato alla presentazione di osservazioni sulle regole tecniche coincide con la data del 30 dicembre 2022, dopodiché il Ministero potrà adottare il provvedimento che istituisce il registro, facendo seguito a quanto previsto dalla Strategia nazionale per l’economia circolare e dal Programma nazionale per la gestione dei rifiuti.

4. La sperimentazione avviata nel giugno scorso

Allo stato attuale risulta quindi ancora attiva la sperimentazione avviata in collaborazione con le Associazioni di categoria, l’Albo Nazionale Gestori Ambientali e Unioncamere. Più in dettaglio, nella finalità di procedere alla realizzazione del sistema e alla definizione dei provvedimenti normativi succitati, deputati ai attuare la normativa UE, il Ministero della Transizione Ecologica nel giugno scorso ha avviato una sperimentazione preliminare, realizzando, col supporto dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali e di Unioncamere e del sistema camerale italiano, un prototipo semplificato, al fine di verificare la funzionalità e la fruibilità di alcune delle funzioni del Registro elettronico nazionale, e in particolare l’interoperabilità coi sistemi gestionali attualmente in uso alle aziende. L’opportunità di procedere alla sperimentazione era stata, in plurime occasioni, rappresentata al Ministero e all’Albo da parte del mondo imprenditoriale, durante le fasi di consultazione con le associazioni di settore sulla proposta di regolamento di disciplina del Registro Elettronico Nazionale. La necessità di garantire l’interoperabilità dei sistemi gestionali col Registro era stata invece la scelta di base del Ministero, nella finalità di superare l’impasse operativo riscontrato, quindi, per consentire la realizzazione degli adempimenti preordinati a ottimizzare e ridurre al minimo le attività manuali da parte delle imprese, in quanto i sistemi informativi risultano deputati a comunicare le informazioni previste dalla legge. Il prototipo avviato a giugno consente alle imprese tenute all’iscrizione al Registro Elettronico Nazionale di poter sperimentare in maniera pragmatica le procedure operative che tramite l’applicazione della nuova disciplina diventeranno prassi quotidiana per la gestione degli adempimenti. Dal giugno scorso, infatti, è on line la home page del R.E.N.T.Ri  (www.rentri.it), in particolare la sezione riservata al Laboratorio Sperimentale per la Prototipazione Funzionale. Da fine giugno, per un periodo di almeno quattro mesi, le imprese possono testare le prime funzionalità, in virtù del supporto fornito dalle associazioni e dalle imprese del settore ICT, con le quali è stata avviata una prima condivisione delle soluzioni tecnologiche previste.

 

Avv. Biarella Laura

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento