Strumenti di controllo a distanza: possibilità pronuncia implicita

Scarica PDF Stampa Allegati

Quando è consentita una pronuncia implicita sulla impossibilità di impiego di uno degli strumenti elettronici di controllo a distanza.
(Riferimento normativo: Cod. pen., art. 275-bis)
Per approfondimenti consigliamo il volume: Formulario Annotato del Processo Penale dopo la Riforma Cartabia

Corte di Cassazione -sez. VI pen.- sentenza n. 34321 del 22-06-2023

sentenza-commentata-art.-1-60.pdf 114 KB

Iscriviti alla newsletter per poter scaricare gli allegati

Grazie per esserti iscritto alla newsletter. Ora puoi scaricare il tuo contenuto.

Indice

1. La questione


Il Tribunale di Palermo rigettava un appello cautelare proposto avverso un’ordinanza del G.i.p. del medesimo Tribunale che, a sua volta, ne aveva parimenti respinto l’istanza di sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari.
Ciò posto, avverso questo provvedimento, proponeva ricorso per Cassazione la difesa dell’accusato che deduceva vizi congiunti di motivazione in ordine al giudizio di esclusiva adeguatezza della misura carceraria espresso dal Tribunale.


Potrebbero interessarti anche: Devianze antigiuridiche e controllo della criminalità

2. La soluzione adottata dalla Cassazione


La Suprema Corte, nel dichiarare il ricorso proposto inammissibile in quanto, a suo avviso, esso si limitava a riproporre le stesse questioni già sottoposte al Tribunale in sede di riesame e da questo adeguatamente scrutinate e congruamente risolte, per quel che rileva in questa sede, prendeva atto come il giudice di merito, almeno implicitamente, avesse stimato inidonea la misura degli arresti domiciliari con strumenti elettronici di controllo, in altra città.
Orbene, ad avviso del Supremo Consesso, tale motivazione era legittima alla stregua di quell’orientamento nomofilattico secondo cui il giudizio del Tribunale del riesame sull’inadeguatezza degli arresti domiciliari a contenere il pericolo della reiterazione criminosa, per la sua natura di valutazione assorbente e pregiudiziale, costituisce pronuncia implicita sulla impossibilità di impiego di uno degli strumenti elettronici di controllo a distanza previsti dall’art. 275-bis cod. proc. pen. (Sez. 2, n. 31572 del 08/06/2017; Sez. 2, n. 43402 del 25/09/2019, in rel. a Sez. U, n. 20769 del 28/04/2016).

3. Conclusioni


La decisione in esame desta un certo interesse nella parte in cui è ivi chiarito quando è consentita una pronuncia implicita sulla impossibilità di impiego di uno degli strumenti elettronici di controllo a distanza.
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla scorta di un pregresso orientamento nomofilattico, che il giudizio del Tribunale del riesame sull’inadeguatezza degli arresti domiciliari a contenere il pericolo della reiterazione criminosa, per la sua natura di valutazione assorbente e pregiudiziale, costituisce pronuncia implicita sulla impossibilità di impiego di uno degli strumenti elettronici di controllo a distanza previsti dall’art. 275-bis cod. proc. pen..
Dunque, ove venga emesso un provvedimento di questo genere, è sconsigliabile, perlomeno alla stregua di questo approdo ermeneutico, sostenere una carenza di motivazione nella parte in cui non viene disposto impiego di uno degli strumenti elettronici di controllo a distanza previsti dall’art. 275-bis cod. proc. pen., senza per l’appunto addurre alcuna argomentazione a tal proposito.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, proprio perché contribuisce a fare chiarezza su siffatta tematica procedurale sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere che positivo.

Volume consigliato per approfondimenti


La struttura del volume, divisa per sezioni seguendo sostanzialmente l’impianto del codice di procedura penale, consente la rapida individuazione degli atti correlati alle diverse fasi processuali

FORMATO CARTACEO

Formulario Annotato del Processo Penale

Il presente formulario, aggiornato al D.Lgs. 19 marzo 2024, n. 31 (cd. correttivo Cartabia), rappresenta un valido strumento operativo di ausilio per l’Avvocato penalista, oltre che per i Giudici di pace o per gli aspiranti Avvocati, mettendo a loro disposizione tutti gli schemi degli atti difensivi contemplati dal codice di procedura penale, contestualizzati con il relativo quadro normativo di riferimento e corredati dalle più significative pronunce della Corte di Cassazione, oltre che dai più opportuni suggerimenti per una loro migliore redazione.La struttura del volume, divisa per sezioni seguendo sostanzialmente l’impianto del codice di procedura penale, consente la rapida individuazione degli atti correlati alle diverse fasi processuali: Giurisdizione e competenza – Giudice – Pubblico ministero – Parte civile – Responsabile civile – Civilmente obbligato – Persona offesa – Enti e associazioni – Difensore – Gli atti – Le notificazioni – Le prove – Misure cautelari personali – Riparazione per ingiusta detenzione – Misure cautelari reali – Arresto in flagranza e fermo – Indagini difensive e investigazioni difensive – Incidente probatorio – Chiusura delle indagini – Udienza preliminare – Procedimenti speciali – Giudizio – Procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica – Appello – Ricorso per cassazione – Revisione – Riparazione per errore giudiziario – Esecuzione – Rapporti giurisdizionali con le autorità straniere.Specifiche sezioni, infine, sono state dedicate al Patrocinio a spese dello stato, alle Misure cautelari nei confronti degli enti (D.Lgs. n. 231 del 2001) ed al Processo penale davanti al Giudice di pace (D.Lgs. n. 274 del 2000).L’opera è corredata da un’utilissima appendice, contenente schemi riepilogativi e riferimenti normativi in grado di rendere maggiormente agevole l’attività del legale.Valerio de GioiaConsigliere della Corte di Appello di Roma.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma.

Valerio De Gioia, Paolo Emilio De Simone | Maggioli Editore 2024

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento