Giudici Onorari: deadline scaduta per adeguamento del lavoro

La Consulta della Magistratura Onoraria ha annunciato il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea se non si provvede ad adeguare la disciplina del lavoro degli onorari.  

Indice

1. Le richieste della Consulta


All’Italia era stato concesso un termine pari a 60 giorni, dalla procedura europea, al fine di adeguare la normativa del lavoro per la magistratura onoraria. Tuttavia, sono spirati senza che l’opera sia stata intrapresa.
Per tale motivo la Consulta della magistratura onoraria ha fatto un recap di “tutte le discriminazioni ancora incidenti sulla categoria, stigmatizzate dall’Unione a luglio, tra cui i livelli retributivi ed il trattamento lavoristico complessivo, lontani dalle condizioni del magistrato professionale, unico soggetto comparabile”.
Lo stesso organo ha inoltre richiesto un’iniziativa fattiva da parte del governo, inserendo nel Nadef “la riforma organica della categoria, con lo stanziamento dei fondi necessari a realizzare la completa riforma, nei termini ribaditi dall’Unione”.
In ipotesi contraria, la Consulta della magistratura onoraria ha già chiarito che partirà la richiesta di immediato deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia europea.
Dal 27 giugno al 1°luglio scorsi era stato proclamato da svariate associazioni professionali uno sciopero da tutte le attività dei magistrati onorari (giudici onorari di tribunale, vice procuratori onorari e giudici di pace), per lo stesso motivo (approfondimenti all’articolo dedicato)

2. Le dichiarazioni del Ministro della Giustizia


Il Ministro della Giustizia, appena qualche giorno fa, aveva definito come “inaccettabile” la condizione registrata nei 5mila giudici onorari i quali “tengono in piedi il sistema, e oramai fanno le stesse cose che fanno i giudici togati”.
Il Guardasigilli ha inoltre annunciato che “nella prossima legge di bilancio sarà inserita una disposizione che porrà una disciplina sia retributiva sia previdenziale nei confronti dei giudici onorari che sarà quanto meno decorosa, le risorse finanziarie sono quelle che sono ma abbiamo avuto rassicurazioni dal ministro Giorgetti che saranno trovate le risorse necessarie”.

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Avv. Biarella Laura

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