Principio di rotazione nel Codice dei contratti e sua applicazione

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Approfondimento sull’applicazione del principio di rotazione nel Codice dei contratti.

Si consiglia la consultazione del seguente volume per approfondire il principio di rotazione nel Codice: Il principio di rotazione e il regolamento degli appalti sotto soglia di lavori, servizi e forniture – II Edizione

Indice

1. Premessa

Il legislatore, in continuità con la pregressa disciplina e con le previsioni delle linee guida Anac n. 4, ha previsto una disposizione finalizzata a disciplinare il principio di rotazione al fine di evitare che l’affidatario uscente, forte del bagaglio di conoscenze acquisito, possa prevalere sugli altri operatori economici [1], ribandendo che gli affidamenti avvengono nel rispetto del principio di rotazione, al fine di tutelare la concorrenza e di evitare il consolidamento di situazioni di rendite di posizione, l’affidamento dei contratti sottosoglia avviene nel rispetto tale principio, del quale però ne viene attenuata la portata.
A ben vedere, la giurisprudenza negli anni si è pronunciata varie volte sulla natura del principio di rotazione inquadrandolo inizialmente come assoluto, per poi considerare come il principio di rotazione non ha una valenza assoluta [2].
Il decreto legislativo del 31 marzo 2023, n. 36, c.d. Nuovo Codice, contiene nella Parte I, del libro II, le disposizioni applicabili ai contratti sottosoglia che richiamano le misure di semplificazione introdotte con il decreto-legge n. 76/2020 e il decreto-legge n. 77/2021 e, in particolare, l’articolo 49 disciplina una versione attenuata del principio di rotazione, in correlazione con il principio del risultato e, in particolare, con il principio della fiducia.
Si consiglia la consultazione del seguente volume per approfondire il principio di rotazione nel Codice: Il principio di rotazione e il regolamento degli appalti sotto soglia di lavori, servizi e forniture – II Edizione

FORMATO CARTACEO

Il principio di rotazione e il regolamento degli appalti sotto soglia di lavori, servizi e forniture – II Edizione

<p>Il principio di rotazione &ndash; da sempre uno degli istituti giuridici pi&ugrave; problematici e controversi della disciplina degli appalti &ndash; ha l&rsquo;obiettivo di evitare la formazione di rendite di posizione e persegue la concorrenza permettendo la turnazione tra i diversi operatori.<br /><br />Con il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), il principio di rotazione &egrave; stato profondamente modificato. Assume infatti grande rilevanza l&rsquo;adozione di uno specifico regolamento volto a disciplinare gli appalti sotto soglia che pu&ograve; consentire alla stazione appaltante di affrancarsi, almeno in parte, dall&rsquo;applicazione del principio di rotazione, nel momento in cui si disponga una suddivisione degli appalti in fasce di valore economico.<br /><br />Nella parte introduttiva della pubblicazione si illustrano le regole normative inerenti all&rsquo;istituto giuridico della rotazione in conformit&agrave; al D.Lgs. 36/2023; viene, poi, fornito uno schema di regolamento con il relativo provvedimento di adozione. Completano la modulistica, per un totale complessivo di 14 facsimili, schemi per effettuare l&rsquo;indagine di mercato o per l&rsquo;adozione dell&rsquo;albo fornitori e provvedimenti di indizione e di aggiudicazione relativi alla procedura negoziata di valore inferiore alla soglia europea.<br /><br />La presente edizione del quaderno &egrave; stata aggiornata con l&rsquo;introduzione dei seguenti contenuti:<br />&rsaquo; I nuovi pareri espressi dal MIT riguardanti le procedure sotto soglia;<br />&rsaquo; Il nuovo modello di DGUE e il nuovo modello di autocertificazione tradizionale, che pu&ograve; sostituire il DGUE negli affidamenti diretti infra &euro; 40.000;<br />&rsaquo; La descrizione di possibili criteri oggettivi da utilizzare in luogo del sorteggio inibito dal legislatore quando la s.a. decida di operare la riduzione del numero dei concorrenti da invitare;<br />&rsaquo; I chiarimenti forniti da ANCI in merito alla necessit&agrave; di motivare l&rsquo;utilizzo delle procedure ordinarie in luogo delle procedure negoziate sotto soglia;<br />&rsaquo; Le disposizioni da applicare anche nel sotto soglia, per effetto delle previsioni contenute nel nuovo Codice, riguardanti l&rsquo;indicazione del CCNL applicato ai dipendenti utilizzati nell&rsquo;appalto e l&rsquo;obbligo di indicare nell&rsquo;offerta economica il costo del personale e gli oneri della sicurezza aziendale che dovr&agrave;<br />sostenere il concorrente per l&rsquo;esecuzione dell&rsquo;appalto.<br /><br /><strong>Salvio Biancardi</strong><br />Funzionario di primario comune, autore di pubblicazioni e docente in corsi di formazione.</p>

Salvio Biancardi | Maggioli Editore 2023

2. Le deroghe al principio di rotazione

Il principio di rotazione, difatti, non si applica ai c.d. micro-acquisti, intesi come gli affidamenti di importi inferiore ad euro 5.000 esclusa iva. Considerando che gli acquisti di tale importo rappresentano una gran parte degli affidamenti, tale disposizione permette una maggiore semplificazione delle procedure di affidamento in quanto consente, sotto tale importo, di velocizzare e di garantire la celerità del procedimento amministrativo di acquisto.
In secondo luogo, il principio di rotazione non si applica negli affidamenti disciplinati dall’articolo 50, comma 1, lettera c), d) ed e), quando l’indagine di mercato sia stata effettuata senza porre alcun limite al numero di operatori economici in possesso dei requisiti richiesti da invitare alla procedura negoziata senza bando.
In terzo luogo, nel caso in cui la struttura di mercato o l’effettiva assenza di alternative, nonché di accurata esecuzione del precedente contratto, la stazione appaltante può reinvitare o riaffidare il contratto al gestore uscente.
La ratio che caratterizza il principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti, il quale, in attuazione del principio di concorrenza, ha la finalità di evitare il consolidamento di rendite di posizione in capo all’affidatario uscente, esigenza che non viene in rilievo allorché la stazione appaltante decida di non introdurre alcuno sbarramento al numero degli operatori da invitare alla procedura negoziata all’esito dell’indagine di mercato.
Inoltre, è importante considerare che la stazione appaltante può ripartire gli affidamenti in fasce in base al valore economico. In tale caso il divieto di affidamento o di aggiudicazione si applica con riferimento a ciascuna fascia.

3. Applicazione del principio di rotazione nel Codice dei contratti

Infine, il legislatore ha voluto chiarire sin da subito la portata del principio di rotazione, disponendo che è vietato l’affidamento o l’aggiudicazione di un appalto al contraente uscente nei casi in cui due consecutivi affidamenti abbiano a oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, oppure nella stessa categoria di opere, oppure nello stesso settore di servizi.
La rotazione si ha, pertanto, solo verso l’affidatario che abbia conseguito due consecutive aggiudicazioni rientranti nello stesso settore merceologico, escludendo, invece, dal divieto coloro che erano stati soltanto invitati alla precedente procedura negoziata, senza conseguire poi l’aggiudicazione.
Con tale nuova impostazione, si è scelto di non richiamare, in prospettiva liberalizzante, la disciplina generale degli appalti sottosoglia, ma di imporre esclusivamente il rispetto dei principi generali del Nuovo Codice. Tale scelta è stata presa anche a seguito delle diffuse istanze degli operatori del settore, con particolare riferimento alla obiettiva criticità dell’attuazione del principio di rotazione che, fino a non pochi anni fa, aveva una portata definitiva assoluta.

Note

  1. [1]

    Consiglio di Stato, sez. V., 12 giugno 2019, n. 3943.

  2. [2]

    Pellegrino A., Il principio di rotazione nel Codice dei contratti, www.diritto.it, 2022.

Armando Pellegrino

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