Gli stalli rosa nel nuovo codice della strada

Felice Mollo 20/06/24
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Stalli rosa e nuovo codice della strada: Particolare attenzione, è stata  data dal Legislatore, alla tutela dell’integrità familiare, in riferimento alle donne in stato di gravidanza o con prole, andando a normare come già successo nel tempo addietro per i diversamente abili, situazioni moralmente consolidate nella collettività, dando un forte segnale di senso civico.
Tale intervento normativo si pone tra quegli  interventi volti a migliorare la qualità della vita dei cittadini e la mobilità delle persone, a garantire il benessere e la tutela della salute, nonché ad assicurare le pari opportunità della fruibilità di pubblici servizi, andando incontro alle esigenze specifiche di determinati utenti, in questo caso delle donne in stato di gravidanza e/o con prole di età non superiore ad anni due, le quali, causa la crescita vertiginosa del numero delle autovetture, faticano a trovare spazi di sosta liberi nelle adiacenze delle proprie abitazioni, delle scuole, delle zone residenziali e commerciali, affrontando innumerevoli disagi che si ripercuotono sulla salute psico-fisica dell’automobilista interessata dallo stato di gravidanza o dalla prole a seguito.


Per approfondimenti si consiglia la consultazione del Nuovo codice della strada

Indice

1. La normativa

L’excursus normativo, trova la sua fonte in conseguenza delle modifiche apportate al D.lgs. 1.1.1992 n. 285 (Nuovo Codice della Strada, di seguito NCdS) dal D.L. 10 settembre 2021, n. 121, convertito con modificazioni in Legge 156 del 9 novembre 2021, la quale introduce nel NCdS e specificatamente nell’art.7, comma 1, lett.d), punto 3) la possibilità, per i comuni, di riservare limitati spazi alla sosta, a carattere permanente o temporaneo, ovvero anche solo per determinati periodi, giorni e orari, dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni, munite di contrassegno speciale, denominato «permesso rosa».
Detta norma introduce di seguito nell’art.158 del NCdS, nel comma 2, la lett.g-bis) mediante la quale la sosta di un veicolo è vietata negli spazi riservati alla sosta dei veicoli a servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni muniti di permesso rosa;
Viene inoltre introdotto l’art. 188-bis (Sosta dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni), alla cui lettura si rimanda, che in sintesi consente agli enti proprietari della strada la capacità, per la sosta dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni gli enti proprietari della strada, di allestire spazi per la sosta, mediante la segnaletica necessaria, per consentire ed agevolare la mobilità di tali soggetti. Per usufruire di dette strutture, le donne in stato di gravidanza o i genitori con un bambino di età non superiore a due anni sono autorizzati dal comune di residenza. Detta norma prevede sanzioni graduate per chiunque usufruisce delle strutture senza avere l’autorizzazione prescritta o ne faccia uso improprio, ovvero, pur avendone diritto, usa dette strutture non osservando le condizioni ed i limiti indicati nell’autorizzazione prescritta.
Per approfondimenti si consiglia la consultazione del Nuovo codice della strada:

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Nuovo Codice della Strada

Il Codice della Strada annotato e aggiornato con tutte le modifiche normative intervenute fino al 31/12/2023, nonché coordinato con le leggi collegate e completo di pratiche schede e tabelle relative a:› Importi delle sanzioni pecuniarie per le violazioni al CdS› Importi delle sanzioni pecuniarie per le violazioni alla legge n. 727/1978› Importi delle sanzioni pecuniarie con l’indicazione della norma in cui sono citate› Disposizioni previste dal CdS escluse dall’aggiornamento dell’importo delle sanzioni› Tabella riassuntiva importi sanzioni con riduzione del 30%› Tabella delle patenti› Tabella dei punteggi previsti per la “patente a punti”› Elenco dei reati previsti dal Codice della Strada› Tabella sinottica dei limiti massimi di velocità› Tabella delle tariffe per le operazioni in materia di motorizzazione› Tabella delle denominazioni dei Ministeri› Sigle di individuazione delle province› Targhe speciali› Orari di levata e tramonto del sole› Tavole sinottiche di rinvio articolo per articolo dal CdS al Regolamento di esecuzione.Il volume contiene anche il Regolamento di esecuzione annotato, completo delle relative Appendici.Il codice è dotato inoltre di:› Indice analitico-alfabetico› Indice cronologico.

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2. Gli stalli rosa nel nuovo codice della strada: il caso

In merito al dettato normativo dell’art. 188-bis del codice della strada, che ha stabilito la possibilità di posti sosta riservati al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni, gli operatori di Polizia Locale si sono chiesti se il regolamento che va a disciplinare la sosta negli stalli rosa,  è di competenza, nella redazione, di ogni singolo Comune, il quale può autonomamente decidere le norme con cui regolare e concedere le autorizzazioni oppure esiste un regolamento o linee guida di indirizzo ministeriali al riguardo? In assenza di linee guida o decreti attuativi ministeriali, quali potrebbero essere i criteri per emettere il provvedimento di autorizzazione, da inserire nel regolamento?
L’articolo 188-bis del Codice della Strada rinvia a norme regolamentari mai entrate in vigore (nella versione contenuta nella prima stesura del progetto di legge rinviava a un articolo 381-bis del regolamento che non ha mai visto la luce).
Tuttavia, non solo sono state approvate le norme relative alla segnaletica stradale da adottare, ma sono stati erogati i finanziamenti per la sua realizzazione, già assegnati ai comuni che li hanno a suo tempo richiesti.
Questo fa ritenere che la norma primaria sia già applicabile, anche se le lacune regolamentari possono effettivamente creare problemi di coordinamento a livello nazionale.
Tuttavia, quantomeno per la possibilità di utilizzare le autorizzazioni già rilasciate per la sosta negli stalli riservati e indicati dalla nuova segnaletica, si ritiene, come peraltro anticipato dalla prassi ministeriale, che queste siano valide su tutto il territorio nazionale e ciò anche perché la norma è nazionale e per questo non pare legittima alcuna limitazione territoriale. Attualmente non esiste un modello del contrassegno uniforme.
Il MIT non ha fornito indicazioni in merito.

3. Le circolari e i decreti successivi

Con circolare prot. n. 300/STRAD/1/0000014520.U/2021 del 28 dicembre 2021 il Ministero dell’Interno ha precisato che il permesso può essere utilizzato su qualsiasi veicolo nella disponibilità di uno dei genitori, anche temporanea ovvero occasionale, purché il bambino sia presente a bordo del veicolo ovvero sia stato accompagnato poco prima o stia per essere preso a bordo. Il richiamo specifico ai “genitori” esclude che il permesso rosa possa essere utilizzato per accompagnare il bambino per il quale il permesso è stato richiesto, anche da persona diversa da uno dei genitori dello stesso.
Successivamente è stato emanato il decreto ministeriale 7 aprile 2022, che, tra l’altro ha anche indicato le caratteristiche della segnaletica per la sosta riservata ai titolari del permesso rosa, fornendo le  opportune indicazioni tanto nell’individuazione del segnale stradale quanto per il relativo pittogramma da apporre per individuare gli stalli di sosta; riservata ai veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza e alle famiglie con bambini sino a due anni di età.
Con successiva circolare del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, 22 giugno 2022, prot. n. 6936, ferma restando la colorazione gialla delle strisce che delimitano gli stalli riservati, sono state indicate le coordinate cromatiche del colore rosa da utilizzare per i segnali verticali, nonché il codice RAL del colore rosa da utilizzare per la segnaletica, ovvero per il simbolo da tracciare sulla pavimentazione degli stalli riservati ai veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni.
Quanto alla delibera di Giunta si rileva che la norma secondaria non può derogare rispetto alla norma primaria, per cui non si è compreso il richiamo a tale atto collegiale, atteso che i regolamenti sono invece competenza del Consiglio.
Quindi, la regolamentazione locale si ritiene resti di competenza del Consiglio, mentre semmai, il richiamo alla competenza della Giunta (che ricordiamo nella norma primaria è limitata all’istituzione delle ZTL, APU e aree a pagamento) può essere inteso come atto di indirizzo.
L’istituzione materiale degli stalli riservati resterà affidata all’atto tipico previsto dall’articolo 7 del codice della strada e cioè all’ordinanza, posta in essere dal Responsabile del servizio di Vigilanza.

Felice Mollo

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