Rapina a mano armata: è anche porto illegale d’armi?

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Nel caso di rapina a mano armata, i compartecipi rispondono anche del reato di porto illegale di armi? Per un valido supporto per professionisti consigliamo: Codice penale e di procedura penale e norme complementari -Edizione 2024. Aggiornato alla Riforma Nordio e al decreto Svuota Carceri

Corte di Cassazione -sez. VI pen.- sentenza n. 32473 del 04-07-2024

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Indice

1. La questione: circostanza aggravante dell’uso di armi


La Corte di Appello di Salerno giudicando a seguito del rinvio disposto dalla Cassazione, aveva – previa declaratoria di prescrizione della contravvenzione ex art. 4 I.n. 110 del 1975 – confermato la condanna una persona imputata per i delitti di rapina pluriaggravata in concorso e porto ingiustificato di arma da fuoco in concorso, rideterminando la pena in anni cinque e mesi dieci di reclusione ed euro novecento di multa.
Ciò posto, avverso questa decisione il difensore dell’accusato ricorreva per Cassazione e, tra i motivi ivi addotti, costui deduceva violazione di legge e vizio di motivazione in ordine alla circostanza aggravante dell’uso di armi, affermata, secondo il ricorrente, in modo apodittico e senza che sul punto fossero emersi sufficienti elementi probatori. Per un valido supporto per professionisti consigliamo: Codice penale e di procedura penale e norme complementari -Edizione 2024. Aggiornato alla Riforma Nordio e al decreto Svuota Carceri

FORMATO CARTACEO

Codice penale e di procedura penale e norme complementari

Il presente codice per l’udienza penale fornisce uno strumento di agile consultazione, aggiornato alle ultimissime novità legislative (la riforma Nordio, il decreto svuota carceri, modifiche al procedimento in Cassazione).L’opera è corredata dalle leggi speciali di più frequente applicazione nel corso dell’udienza penale e le modifiche del 2024 sono evidenziate in grassetto nel testo per una immediata lettura delle novità introdotte.Gli articoli del codice penale riportano le note procedurali utili alla comprensione della portata pratica dell’applicazione di ciascuna norma.Il volume è uno strumento indispensabile per avvocati e magistrati, ma anche per studenti universitari e concorsisti.Completa il codice una sezione online che mette a disposizione ulteriori leggi speciali in materia penale e gli aggiornamenti normativi fino al 31 gennaio 2025.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma, già componente del Collegio per i reati ministeriali presso il medesimo Tribunale. Docente della Scuola Superiore della Magistratura, è autore di numerose pubblicazioni.Luigi TramontanoGiurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, è autore di numerose pubblicazioni, curatore di prestigiose banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l’esame di abilitazione alla professione forense.

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2. La soluzione adottata dalla Cassazione


Il Supremo Consesso reputava il motivo suesposto infondato, reputando come la Corte territoriale avesse fatto una corretta applicazione dei principi affermati in materia in base ai quali, nell’ipotesi di consumazione di una rapina a mano armata, tutti i compartecipi, e cioè sia gli autori materiali che coloro i quali abbiano prestato la necessaria assistenza (cosiddetti basisti), rispondono anche del reato di porto illegale di armi (e, quindi, della relativa circostanza aggravante), atteso che l’ideazione dell’impresa criminosa comprende anche il momento rappresentativo dell’impiego delle armi e, quindi, del porto abusivo delle stesse per realizzare la necessaria minaccia o violenza, essenziali a tale tipo di reato (Sez. 2, n. 49389 del 04/12/201; Sez. 1, n. 40702 del 21/12/2017).
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3. Conclusioni


La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito se, nel caso di rapina a mano armata, i compartecipi rispondono anche del reato di porto illegale di armi.
Si fornisce difatti in tale pronuncia una risposta positiva a siffatto quesito sulla scorta di un pregresso indirizzo ermeneutico con cui è stato per l’appunto postulato che, in caso di rapina a mano armata, tutti i partecipanti, sia gli esecutori materiali che i basisti, sono responsabili anche del reato di porto illegale di armi e della relativa aggravante, e questo perché l’uso delle armi è parte integrante del piano criminale, essendo essenziale per la minaccia o violenza necessarie a commettere la rapina.
È dunque sconsigliabile, perlomeno alla stregua di tale approdo ermeneutico, sostenere l’insussistenza del reato di porto illegale di armi solo perché il partecipe alla commissione del delitto di rapina non sia stato l’autore materiale di questo illecito penale.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su siffatta tematica giuridica sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.

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Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

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