Importazione sostanze stupefacenti: quando si configura?

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Quando è configurabile il delitto di importazione di sostanze stupefacenti, da fattispecie consumata a fattispecie tentata? Per un valido supporto per professionisti consigliamo: Codice penale e di procedura penale e norme complementari -Edizione 2024. Aggiornato alla Riforma Nordio e al decreto Svuota Carceri

Corte di Cassazione -sez. VI pen.- sentenza n. 32490 del 04-07-2024

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Indice

La questione: la qualificazione giuridica del reato di importazione di sostanze stupefacenti da fattispecie consumata a tentata


Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria rigettava una richiesta proposta avverso un’ordinanza del Gip emessa che aveva applicato all’indagato la misura della custodia in carcere in relazione ai delitti di cui ai capi: C) [partecipazione ad associazione ex art. 74 d.P.R. n. 309 del 1990]; C6), C23), C78) e C93) [distinti episodi di violazione dell’art. 73 TU Stup.].
Ciò posto, avverso questa decisione il difensore ricorreva per Cassazione e, tra i motivi ivi addotti, costui deduceva mancata riqualificazione in delitto tentato di uno tra i fatti contestati per violazione dell’art. 73 del d.P.R. n. 309 del 1990. Per un valido supporto per professionisti consigliamo: Codice penale e di procedura penale e norme complementari -Edizione 2024. Aggiornato alla Riforma Nordio e al decreto Svuota Carceri

FORMATO CARTACEO

Codice penale e di procedura penale e norme complementari

Il presente codice per l’udienza penale fornisce uno strumento di agile consultazione, aggiornato alle ultimissime novità legislative (la riforma Nordio, il decreto svuota carceri, modifiche al procedimento in Cassazione).L’opera è corredata dalle leggi speciali di più frequente applicazione nel corso dell’udienza penale e le modifiche del 2024 sono evidenziate in grassetto nel testo per una immediata lettura delle novità introdotte.Gli articoli del codice penale riportano le note procedurali utili alla comprensione della portata pratica dell’applicazione di ciascuna norma.Il volume è uno strumento indispensabile per avvocati e magistrati, ma anche per studenti universitari e concorsisti.Completa il codice una sezione online che mette a disposizione ulteriori leggi speciali in materia penale e gli aggiornamenti normativi fino al 31 gennaio 2025.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma, già componente del Collegio per i reati ministeriali presso il medesimo Tribunale. Docente della Scuola Superiore della Magistratura, è autore di numerose pubblicazioni.Luigi TramontanoGiurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, è autore di numerose pubblicazioni, curatore di prestigiose banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l’esame di abilitazione alla professione forense.

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2. La soluzione adottata dalla Cassazione


Il Supremo Consesso reputava il motivo suesposto infondato, reputando come dovesse escludersi nel caso di specie la configurabilità della fattispecie consumata, ritenendosi applicabile il principio di diritto secondo cui «integra il tentativo di importazione di sostanze stupefacenti la condotta che, collocandosi in una fase antecedente all’acquisto della proprietà della droga destinata ad essere trasferita nel territorio nazionale, si presenti come idonea ed univocamente diretta alla conclusione di tale accordo traslativo, dando vita ad una trattativa sul cui positivo esito risulti che – per la natura, la qualità ed il numero dei contatti intervenuti – i contraenti abbiano riposto concreto affidamento» (Sez. 3, n. 7806 del 15/11/2017), evidenziandosi al contempo come più recentemente (sent. n. 9854 del 14/02/2024, omissis, Rv. 286165 – 01) sia stato rilevato che, “ai fini della consumazione del delitto di importazione di sostanze stupefacenti, che consiste nell’attività di immissione nel territorio nazionale di sostanze provenienti da altri Stati, non è sufficiente la mera conclusione dell’accordo tra acquirente e venditore finalizzato all’importazione, con cui si configurerebbe la condotta di detenzione, ma è necessaria l’assunzione da parte dell’importatore della gestione dell’attività volta all’effettivo trasferimento dello stupefacente nel territorio nazionale” (sent. n. 9854 del 14/02/2024).
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3. Conclusioni


La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito quando è configurabile il delitto di importazione di sostanze stupefacenti.
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla scorta di un pregresso indirizzo ermeneutico, che, per potersi ritenere configurabile il reato di importazione di sostanze stupefacenti, non basta concludere un accordo tra acquirente e venditore per l’importazione, essendo per contro necessario che l’importatore assuma la gestione effettiva del trasferimento della droga nel territorio nazionale.
Tale provvedimento, quindi, deve essere preso nella dovuta considerazione ogni volta si debba appurare se il reato di importazione di sostanze stupefacenti possa considerarsi consumato (o eventualmente solo tentato).
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su siffatta tematica giuridica sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

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