L’insolvenza – Scheda di Diritto

Redazione 11/10/24
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L’insolvenza è una condizione giuridica che si verifica quando un debitore non è in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni finanziarie. In altre parole, si parla di insolvenza quando un soggetto, sia esso una persona fisica o una persona giuridica, non è in grado di adempiere ai propri debiti in maniera regolare e continuativa. Questo stato può avere conseguenze legali significative, che includono l’avvio di procedure di fallimento o altre forme di liquidazione e ristrutturazione del debito.

Indice

1. Definizione giuridica dell’insolvenza


L’insolvenza è disciplinata dal diritto fallimentare, che si occupa della gestione dei casi in cui un soggetto non può far fronte ai propri debiti. La normativa italiana, in particolare, stabilisce che è uno stato in cui il debitore si trova nell’impossibilità di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni e non dispone di risorse sufficienti per farvi fronte. L’insolvenza è una situazione oggettiva, rilevabile attraverso fatti concreti, che dimostrano la difficoltà persistente di far fronte agli impegni finanziari.

2. Distinzione tra insolvenza e crisi


È importante distinguere tra la crisi d’impresa e l’insolvenza. La crisi è uno stato che precede l’insolvenza, caratterizzato da difficoltà economiche che rendono difficile, ma non impossibile, il pagamento dei debiti. L’insolvenza, invece, rappresenta una situazione conclamata in cui il debitore non riesce a pagare i debiti alle scadenze prefissate.
Questa distinzione è fondamentale poiché la crisi può essere risolta con strumenti di ristrutturazione, come il piano di risanamento o l’accordo di ristrutturazione dei debiti, mentre l’insolvenza comporta la necessità di attivare procedure concorsuali più invasive come il fallimento.

3. Indicatori


Il riconoscimento dell’insolvenza può derivare da diversi fattori, tra cui:

  • Finanziario: si verifica quando il debitore ha liquidità insufficiente per onorare i debiti a breve termine.
  • Patrimoniale: si presenta quando il valore complessivo dei beni del debitore è inferiore all’ammontare complessivo dei debiti.
  • Tecnica: si riferisce alla situazione in cui il debitore ha patrimonio, ma non riesce a convertirlo in liquidità in tempi adeguati per onorare le scadenze.

Gli indicatori concreti di insolvenza possono includere ritardi nei pagamenti, rientri con mezzi coercitivi, l’esistenza di decreti ingiuntivi non soddisfatti, l’assenza di flusso di cassa e la mancanza di credito da parte di fornitori e istituti finanziari.

4. Le procedure concorsuali


Quando viene accertato lo stato di insolvenza, possono essere avviate diverse procedure concorsuali, a seconda della natura del debitore e delle circostanze specifiche. Le principali procedure previste dal diritto italiano includono:

  • Fallimento: è la procedura concorsuale classica per l’imprenditore commerciale che non può far fronte ai debiti. Con il fallimento, i creditori vengono soddisfatti, nei limiti delle disponibilità, attraverso la liquidazione del patrimonio del debitore.
  • Concordato preventivo: consente al debitore di evitare il fallimento proponendo un piano di ristrutturazione dei debiti ai creditori, che devono approvarlo a maggioranza. Questo strumento è volto a preservare la continuità aziendale.
  • Liquidazione coatta amministrativa: riservata ad alcune categorie di enti (come banche e assicurazioni), consiste in una procedura che prevede la gestione da parte di un commissario liquidatore nominato dall’autorità competente.
  • Amministrazione straordinaria: è applicata per le grandi imprese in crisi e prevede un periodo di gestione da parte dello Stato per cercare di salvaguardare l’occupazione e il patrimonio.

5. La riforma della crisi d’impresa e dell’insolvenza


La normativa italiana ha subito importanti modifiche con l’introduzione del Codice della crisi d’impresa (D.Lgs. n. 14/2019), entrato in vigore in parte nel 2021. Questo Codice ha introdotto strumenti di allerta preventiva per anticipare le situazioni di crisi e ha modificato alcune delle procedure concorsuali. Tra le novità, vi è l’istituzione dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCRI), che offre supporto agli imprenditori per individuare le difficoltà finanziarie e risolverle prima che si aggravino.

6. Conseguenze


L’insolvenza ha ripercussioni su vari livelli. Da un lato, il debitore potrebbe perdere la gestione del proprio patrimonio e subire restrizioni anche personali; dall’altro, i creditori potrebbero non essere integralmente soddisfatti. Inoltre, in caso di insolvenza fraudolenta, vi sono anche conseguenze penali, con il rischio di incorrere in sanzioni per bancarotta fraudolenta.

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