Il sovraindebitamento rappresenta una condizione patologica in cui un soggetto — sia esso un privato cittadino, un imprenditore, un professionista, una start-up o un’impresa agricola — non riesce a rispettare le proprie obbligazioni economiche, pur non trovandosi formalmente in stato di fallimento. Questa situazione, sempre più comune, richiede strumenti normativi capaci di offrire una soluzione ai debitori in difficoltà, garantendo anche la tutela dei creditori.
Con il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (Dlgs 14/19, successivamente modificato dal Dlgs 83/22 e ora dal Dlgs 136/24), la legge n. 3 del 2012 è stata integrata in un sistema normativo più ampio, mantenendo il suo spirito originario di contrasto all’usura e all’estorsione. Questo spirito dovrebbe orientare sia l’interpretazione sia l’applicazione delle norme di sovraindebitamento, favorendo l’accesso ai relativi strumenti per i debitori.
Il principio fondamentale del “favor debitoris” è il cardine di queste norme. Sia il legislatore che gli operatori del diritto devono considerare questo principio per agevolare il risanamento del debitore, senza che ostacoli formali o interpretazioni restrittive impediscano l’utilizzo delle procedure previste. L’obiettivo è favorire la reintegrazione economica e sociale del debitore, abbracciando un approccio di supporto e assistenza anziché punitivo, specialmente per i consumatori e gli ex imprenditori individuali. Per approfondire tutte le novità del Correttivo-Ter, consigliamo il corso per professionisti: Il terzo correttivo al Codice della crisi d’impresa: applicazioni pratiche, questioni interpretative e strategie. Consigliamo anche i corsi Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore – IV edizione e Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi da sovraindebitamento -Corso on-line ON DEMAND
Indice
- 1. Le modifiche del “Correttivo Ter” alle procedure di sovraindebitamento: un approccio sistematico
- 2. Definizione di “consumatore” e natura dei debiti
- 3. Gestione dei debiti misti
- 4. Ruolo del fideiussore
- 5. Imprese sotto soglia e minori
- 6. Trattamento degli imprenditori cancellati
- 7. Chiarimenti sulla “domanda con riserva”
- 8. Accesso alle banche dati per gli OCC
- 9. Le procedure familiari
- 10. Conclusione
- Formazione per professionisti
- Riferimenti Normativi e Giurisprudenziali
1. Le modifiche del “Correttivo Ter” alle procedure di sovraindebitamento: un approccio sistematico
Il “Correttivo Ter”, introdotto con il decreto legislativo n. 136 del 13 settembre 2024, ha apportato modifiche significative alle procedure di sovraindebitamento, rendendo più semplice l’accesso per i soggetti non fallibili, come i consumatori, le famiglie e i piccoli imprenditori. Il quadro normativo aggiornato mira a semplificare l’accesso e garantire maggiore tutela per chi è in difficoltà economica, con un focus particolare sulla definizione di “consumatore”, sulle imprese sotto soglia e minori, e sulle famiglie sovraindebitate. Per approfondire il tema, consigliamo l’articolo “Il Correttivo ter che riforma il Codice della Crisi”.
2. Definizione di “consumatore” e natura dei debiti
Il correttivo ha ulteriormente precisato la definizione di “consumatore” nell’articolo 2, comma 1, lett. e), del CCII. Il consumatore è una persona fisica che agisce per fini estranei all’attività imprenditoriale o professionale, anche se è socio di società di persone o capitali. Solo i debiti non correlati a un’attività imprenditoriale rientrano nel piano di ristrutturazione del debito del consumatore, come stabilito dalla giurisprudenza e confermato dalla Relazione Illustrativa. Sul tema, consigliamo il volume “Nuovo correttivo alla crisi di impresa -Cosa cambia per professionisti e imprese”
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Il presente volume illustra le novità di interesse per gli operatori del settore delle procedure concorsuali contenute nel c.d. Decreto Correttivo Ter (D.Lgs. 13 settembre 2024, n. 136) al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza. Il commento operativo articolo per articolo si propone di fornire una guida completa all’interpretazione ed all’applicazione delle rilevanti modifiche apportate al CCII, a breve distanza dalla sua entrata in vigore. Tra le principali novità, l’ampliamento della composizione negoziata della crisi come procedura per il superamento della situazione di squilibrio dell’impresa prima che si arrivi all’insolvenza e il potenziamento del ruolo dell’esperto. Rilevanti interventi riguardano anche la disciplina del sovraindebitamento e del concor- dato minore, aperto al debitore sovraindebitato diverso dal consumatore, e i requisiti più rigorosi per ottenere il cram down fiscale, uno dei punti più significativi della nuova disciplina, con cui il Legislatore risponde all’esigenza di conciliare la tutela delle ragioni dei creditori pubblici ed il superamento della crisi d’impresa. Per agevolare la lettura delle novità è riportato a confronto il vecchio ed il nuovo testo in cui sono evidenziati i cambiamenti operati dal legislatore.Giorgio CherubiniAvvocato, ammesso al patrocinio innanzi le giurisdizioni superiori, esercita nel settore del diritto commerciale e della crisi d’impresa. Già Presidente e attualmente socio onorario di INSOL Europe, è Vice Presidente dell’ISIR. Founding Partner dell’Associazione professionale Explegal, ricopre incarichi su nomina del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in numerose procedure concorsuali. Già curatore fallimentare presso il Tribunale di Roma, commissario liquidatore su nomina dell’IVASS, è autore di pubblicazioni e relatore in conferenze nazionali e internazionali.
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3. Gestione dei debiti misti
Il concordato minore è stato reso applicabile ai debiti misti, ossia debiti derivanti sia da attività personali che professionali. In questi casi, il giudice deve garantire che non ci siano abusi. Il piano di ristrutturazione del debito del consumatore non richiede il consenso dei creditori, a patto che il piano sia sostenibile e il debitore meritevole, secondo quanto stabilito dalla giurisprudenza recente.
4. Ruolo del fideiussore
Il “Correttivo Ter” non ha esplicitamente trattato il tema del fideiussore, ma la giurisprudenza ha chiarito che il fideiussore, se agisce per fini estranei all’impresa garantita, può essere qualificato come consumatore. Questa interpretazione è stata ribadita dalla Cassazione con la sentenza n. 742 del 2020.
5. Imprese sotto soglia e minori
Le modifiche hanno introdotto possibilità di accesso alle procedure di composizione negoziata per le imprese agricole e le start-up innovative, così come per le imprese minori sotto il profilo dimensionale. Tuttavia, solo le imprese agricole possono scegliere tra diverse opzioni di regolazione della crisi in funzione delle dimensioni aziendali.
6. Trattamento degli imprenditori cancellati
Il Correttivo ha risolto la questione degli imprenditori cancellati dal Registro delle Imprese. L’articolo 33, comma 4, CCII, permette a tali imprenditori di accedere alla liquidazione controllata anche oltre l’anno dalla cessazione dell’attività, offrendo così una soluzione per la definitiva chiusura delle pendenze.
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7. Chiarimenti sulla “domanda con riserva”
L’articolo 65 del CCII è stato rivisitato per correggere errori formali e chiarire l’ambito di applicazione delle procedure di sovraindebitamento. La “domanda con riserva” è stata esclusa dal sovraindebitamento, ma è possibile presentare alternative come la liquidazione controllata su richiesta dei creditori. In caso di richiesta di liquidazione controllata da parte dei creditori, il debitore può proporre soluzioni alternative, come la ristrutturazione dei debiti o il concordato minore, entro il termine fissato dal giudice, che può essere esteso fino a 120 giorni.
8. Accesso alle banche dati per gli OCC
Una novità significativa riguarda il potenziamento degli Organismi di Composizione della Crisi (OCC), che ora possono accedere alle banche dati pubbliche per verificare la situazione economica del debitore, aumentando l’efficacia delle valutazioni e delle soluzioni proposte. In particolare, il comma 4-bis dell’articolo 68 consente agli OCC di consultare l’anagrafe tributaria e le centrali dei rischi, garantendo una maggiore trasparenza e accuratezza nel processo di valutazione.
9. Le procedure familiari
Il “Correttivo Ter” ha semplificato l’accesso alle procedure familiari, chiarendo che solo i membri della famiglia che sono consumatori possono accedere alla ristrutturazione dei debiti. Inoltre, è stata introdotta la possibilità di continuare il pagamento del mutuo ipotecario sull’abitazione principale con l’attestazione dell’OCC, migliorando la protezione dei debitori familiari. Questa misura mira a garantire la stabilità abitativa per le famiglie, assicurando che il bene principale non venga perso a causa delle difficoltà economiche.
10. Conclusione
Le modifiche introdotte dal “Correttivo Ter” rappresentano un passo significativo verso una gestione più equa e funzionale delle situazioni di sovraindebitamento. L’obiettivo è creare un sistema più inclusivo e supportivo, favorendo il risanamento economico e sociale dei debitori, evitando il loro allontanamento dal circuito produttivo e garantendo soluzioni sostenibili per tutti i soggetti coinvolti.
Formazione per professionisti
Per approfondire tutte le novità del Correttivo-Ter, consigliamo il corso per professionisti: Il terzo correttivo al Codice della crisi d’impresa: applicazioni pratiche, questioni interpretative e strategie
Il percorso si compone di quattro incontri in cui vengono analizzate in modo approfondito le novità più significative previste dal terzo correttivo al Codice della Crisi d’impresa e insolvenza esaminandone le applicazioni, gli impatti su imprese e consumatori e offrendo possibili soluzioni e strategie rese necessarie dalla nuova normativa.
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Per formarsi alla gestione delle procedure di crisi, invece, consigliamo il Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore – IV edizione, valido ai fini dell’abilitazione e ai fini dell’aggiornamento.
Il percorso formativo oltre a fornire gli elementi per individuare quali sono i protocolli idonei da seguire per trovare le soluzioni che mirano al salvataggio dell’impresa in stato di difficoltà economica-finanziaria, consente altresì di preparare l’impresa al cambiamento, per prevenire o rispondere ad eventuali segnalazioni da parte dei creditori (siano esse banche, amministrazione tributaria o previdenziale); per strutturare gli adeguati assetti; per essere compliance alla normativa comunitaria e al nuovo CCII.
Il corso garantisce l’acquisizione del requisito formativo, con obbligo di effettiva frequenza di 40 ore, per l’iscrizione all’Albo dei Curatori, Gestori, Liquidatori e Commissari giudiziali, di cui agli artt. 356-358 CCII.
In particolare, il corso si propone di dotare i professionisti delle specifiche competenze teoriche e tecnico pratiche necessarie per l’esercizio di attività di consulenza, assistenza legale e amministrativa agli imprenditori in stato di pre-crisi e di crisi (o ai debitori insolventi) e di consulenza aziendale e programmazione di soluzioni stragiudiziali per la composizione della crisi d’impresa.
Il corso è aggiornato alle novità del terzo Correttivo al CCII: l’organizzazione e il Comitato Scientifico si impegnano ad aggiornare il corso alle novità che dovessero sopravvenire in itinere.
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Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi da sovraindebitamento -Corso on-line ON DEMAND
Definito dalle Linee guida generali elaborate dalla Scuola Superiore della Magistratura ed erogato ai sensi dell’art. 16 del D.P.R. 162/1982, dell’art. 4 co. 5 e 6 del d.m. 202/2014, e dell’art. 356 CCII.
Il corso tiene conto delle novità del Terzo Correttivo al CCII, di cui al D.Lgs. 136/2024.
Il corso permette la maturazione delle ore formative obbligatorie per la richiesta di iscrizione all’Albo dei gestori della crisi da sovraindebitamento per avvocati e commercialisti e per l’aggiornamento biennale.
Il corso, articolato in 44 ore e 30 minuti, fruibili in lezioni separate di un’ora circa ciascuna, è volto alla formazione abilitante per richiedere l’iscrizione all’albo dei Gestori della crisi da sovraindebitamento e al relativo aggiornamento biennale.
Le lezioni sono in versione on demand, fruibili in qualsiasi momento: l’attestazione valida ai sensi di quanto disposto dalla normativa di riferimento sarà rilasciata a coloro che matureranno le 40 ore formative richieste con superamento del test finale entro il 28 febbraio 2025.
Con la effettiva visione di 40 ore dei video messi a disposizione, vengono maturati i 20 crediti formativi per avvocati.
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Riferimenti Normativi e Giurisprudenziali
- Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (Dlgs 14/19, modificato dal Dlgs 83/22 e dal Dlgs 136/24).
- Legge n. 3 del 2012 (integrazione nel CCII).
- Sentenza Cassazione n. 742 del 2020 (fideiussore come consumatore).
- Sentenza Cassazione n. 22699 del 26 luglio 2023 (debiti promiscui e accesso al concordato).
- Articoli 2, 33, 65 e 68 del CCII (modifiche apportate dal Correttivo Ter).
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