Interpol: struttura, funzioni e profili giuridici – Scheda di Diritto

L’Interpol, o Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale, è la più grande organizzazione internazionale di cooperazione di polizia.

Redazione 13/11/24
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L’Interpol, o Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale, è la più grande organizzazione internazionale di cooperazione di polizia, con sede a Lione, Francia. Fondata nel 1923, questa organizzazione ha il compito di facilitare la cooperazione tra le forze di polizia di diversi Stati membri per prevenire e combattere il crimine internazionale. Attualmente, l’Interpol conta 195 paesi membri, rendendola una rete globale capillare e strategica.

Indice

1. Missione e obiettivi


L’obiettivo primario dell’Interpol è facilitare la collaborazione internazionale per affrontare forme di criminalità transnazionale che vanno dai reati finanziari, al traffico di esseri umani, al terrorismo, fino alla criminalità informatica. Per conseguire questi obiettivi, l’Interpol opera come un intermediario neutrale, assicurando che ogni Stato membro cooperi senza pregiudicare la propria sovranità e nel rispetto dei diritti umani.

2. Struttura organizzativa


L’Interpol è articolata in diversi organi principali:

  • Assemblea Generale: È l’organo supremo dell’Interpol, che si riunisce una volta l’anno per definire le linee guida strategiche. Ogni Stato membro ha diritto di voto, e le decisioni sono prese a maggioranza.
  • Comitato Esecutivo: Composto da rappresentanti eletti dagli Stati membri, il Comitato Esecutivo supervisiona l’applicazione delle decisioni dell’Assemblea Generale e fornisce un supporto strategico e operativo.
  • Segretariato Generale: È il cuore operativo dell’Interpol, responsabile della gestione quotidiana. Con sede a Lione, è guidato da un Segretario Generale che coordina le operazioni, le attività di intelligence e il supporto tecnico fornito agli Stati membri.
  • Uffici Centrali Nazionali (OCN): Ogni paese membro è dotato di un OCN, che agisce come punto di collegamento tra le forze di polizia locali e il Segretariato Generale, assicurando la comunicazione e il coordinamento delle operazioni transnazionali.

3. Funzionamento e strumenti operativi


L’Interpol fornisce vari strumenti di supporto per facilitare il coordinamento internazionale:

  • Database criminali internazionali: I database includono informazioni su persone ricercate, veicoli rubati, documenti falsi e molte altre categorie di informazioni rilevanti per le indagini penali. Gli Stati membri possono accedere a questi dati in tempo reale.
  • Notice System: Le “notifiche” sono una serie di segnalazioni che l’Interpol emette per avvertire i paesi membri su specifici soggetti o minacce. Le più rilevanti sono:
    • Notifica Rossa: Richiesta per la localizzazione e l’arresto temporaneo di individui ricercati.
    • Notifica Blu: Usata per ottenere informazioni sull’identità di una persona.
    • Notifica Gialla: Adottata per assistere nella ricerca di persone scomparse, in particolare minori.
  • Command and Coordination Centre (CCC): Il centro di coordinamento dell’Interpol opera 24 ore su 24, monitorando e rispondendo a emergenze e crisi. Il CCC permette il rapido scambio di informazioni tra Stati membri e forze di polizia.

4. Profili giuridici e limiti all’azione dell’Interpol


L’Interpol non è un organo giurisdizionale e non dispone di poteri coercitivi propri, ma funge da tramite tra le forze di polizia dei paesi membri. Tale caratteristica implica diversi limiti operativi e profili giuridici rilevanti:

  • Neutralità e Sovranità: L’Interpol opera come organo neutrale, rispettando la sovranità di ciascun paese membro. Non può intervenire in questioni interne di uno Stato se queste non presentano aspetti transnazionali.
  • Principio di Non-Interferenza Politica: uno dei principi fondamentali, sancito dall’articolo 3 dello Statuto dell’organizzazione, è la proibizione di intervenire in questioni di natura politica, militare, religiosa o razziale. Questo limite è volto a garantire che l’Interpol non sia strumentalizzata per scopi politici o per reprimere dissidenze.
  • Protezione dei Diritti Umani: l’organizzazione si impegna a rispettare i diritti umani, rifiutando di collaborare in operazioni che potrebbero violare tali diritti. Ad esempio, può rigettare richieste di notifica rossa se vi è il rischio che l’individuo interessato sia soggetto a trattamenti inumani o degradanti.

5. Collaborazione con altri Enti internazionali


L’Interpol collabora strettamente con altre organizzazioni internazionali, come l’Europol, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC) e altre agenzie di giustizia e sicurezza. Questa cooperazione rafforza la lotta al crimine transnazionale, promuovendo l’integrazione e lo scambio di dati per operazioni su larga scala.

6. Criticità e controversie


L’Interpol è talvolta oggetto di critiche per l’uso delle sue notifiche in casi controversi. Alcuni Stati hanno cercato di sfruttare l’organizzazione per perseguire obiettivi politici, richiedendo notifiche rosse contro dissidenti politici. L’organizzazione ha quindi istituito il Commission for the Control of INTERPOL’s Files (CCF), un organo indipendente che esamina le domande e i ricorsi di coloro che si ritengono vittime di abuso del sistema delle notifiche.

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