Opposizione alle contravvenzioni al codice stradale – Scheda di Diritto

L’opposizione alle contravvenzioni al Codice della Strada è uno strumento giuridico fondamentale per contestare provvedimenti amministrativi.

Redazione 12/12/24

L’opposizione alle contravvenzioni al Codice della Strada rappresenta uno strumento giuridico fondamentale per contestare provvedimenti amministrativi ritenuti illegittimi o non fondati. Di seguito si fornisce una panoramica sul tema, approfondendo le modalità, i termini e gli effetti dell’opposizione.

Indice

1. Premessa normativa: il Codice della Strada


Le contravvenzioni al Codice della Strada sono disciplinate principalmente dal D.Lgs. 285/1992. Quando un soggetto riceve un verbale di accertamento per una violazione al Codice, può proporre opposizione se ritiene che vi siano irregolarità formali o sostanziali. L’opposizione è regolata dagli articoli 203 e 204-bis del Codice della Strada, in combinato disposto con le norme generali della Legge 689/1981 sulle sanzioni amministrative.

2. Legittimazione attiva e passiva

  • Soggetto attivo: Può proporre opposizione il destinatario della sanzione amministrativa, ossia il trasgressore o, se diverso, l’obbligato in solido (ad esempio il proprietario del veicolo).
  • Soggetto passivo: L’opposizione è rivolta all’autorità che ha emesso il verbale di accertamento, generalmente l’amministrazione comunale o altro ente accertatore (es. Polizia Stradale).

3. Modalità di opposizione


Esistono due principali modalità di opposizione:

  • Ricorso al Prefetto (art. 203 CdS):
    • Il ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica del verbale.
    • Può essere inviato tramite raccomandata A/R o depositato presso il comando che ha elevato la sanzione.
    • Il Prefetto, entro 120 giorni, deve emettere un’ordinanza di archiviazione o un’ordinanza ingiunzione, con eventuale raddoppio della sanzione in caso di rigetto.
    • Contro l’ordinanza del Prefetto è possibile proporre ricorso al Giudice di Pace.
  • Opposizione al Giudice di Pace (art. 204-bis CdS):
    • L’opposizione deve essere proposta entro 30 giorni dalla notifica del verbale (o 60 giorni se il ricorrente risiede all’estero).
    • Si tratta di un giudizio civile, da avviare mediante deposito di un ricorso presso la cancelleria del Giudice di Pace competente per il luogo in cui è stata commessa la violazione.
    • Nel ricorso, il ricorrente deve indicare i motivi per cui ritiene illegittima la sanzione, allegando eventuali prove.

4. Motivi di opposizione


L’opposizione può basarsi su diverse ragioni, tra cui:

  • Vizi di forma: Mancanza o errore negli elementi essenziali del verbale (es. luogo, data, ora, descrizione della violazione, mancata notifica nei termini di legge).
  • Inesistenza o insufficienza delle prove: Assenza di elementi che dimostrino la responsabilità del trasgressore.
  • Errori di diritto: Applicazione errata delle norme del Codice della Strada.
  • Mancanza di contestazione immediata senza giustificato motivo (quando richiesta dalla norma).

5. Effetti dell’opposizione


La presentazione dell’opposizione:

  • Non sospende automaticamente l’efficacia esecutiva del verbale, salvo che il Giudice di Pace o il Prefetto non dispongano diversamente.
  • In caso di accoglimento, comporta l’annullamento della sanzione amministrativa.
  • In caso di rigetto, conferma la sanzione o, nel caso del Prefetto, può portare al raddoppio dell’importo.

6. Termini di notifica


Un aspetto cruciale per la validità del verbale è il rispetto dei termini di notifica:

  • Il verbale deve essere notificato entro 90 giorni dalla data dell’accertamento.
  • La notifica tardiva rappresenta un motivo di annullamento del verbale.

7. Giurisprudenza rilevante


Numerose sentenze della Corte di Cassazione hanno chiarito alcuni aspetti procedurali rilevanti:

  • Onere della prova: Spetta all’amministrazione dimostrare la legittimità della sanzione e la regolarità degli atti.
  • Contestazione immediata: È obbligatoria quando possibile, salvo situazioni che la rendano impraticabile (es. violazioni rilevate con strumenti automatici).
  • Proporzionalità della sanzione: L’opposizione può essere accolta se si dimostra una palese sproporzione tra la violazione e la sanzione comminata.

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