Foglio di via e Daspo urbano – Scheda di Diritto

Il foglio di via obbligatorio e il Daspo urbano sono strumenti giuridici finalizzati a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana.

Redazione 24/12/24

Il foglio di via obbligatorio e il Daspo urbano sono strumenti giuridici finalizzati a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana. Sebbene siano spesso trattati insieme, i due istituti differiscono per natura, destinatari e ambiti di applicazione. Di seguito, analizzeremo le principali caratteristiche di ciascuno, alla luce della normativa e della giurisprudenza.

Indice

1. Foglio di via obbligatorio


Il foglio di via obbligatorio è uno strumento previsto dall’articolo 2 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), approvato con R.D. n. 773/1931. È una misura di prevenzione personale che consente al questore di allontanare un soggetto ritenuto pericoloso per l’ordine pubblico o la sicurezza.

Presupposti
Per l’emissione del foglio di via obbligatorio devono ricorrere i seguenti presupposti:

  • Pericolosità sociale: il soggetto deve essere ritenuto potenzialmente pericoloso per la sicurezza pubblica o per il mantenimento dell’ordine.
  • Permanenza ingiustificata: il soggetto si trova in un comune diverso da quello di residenza senza un valido motivo.
  • Finalità preventiva: l’obiettivo è evitare la commissione di reati o il disturbo alla sicurezza pubblica.

Contenuto e durata
Il foglio di via obbligatorio prevede:

  • L’ordine di rimpatrio nel comune di residenza entro un termine stabilito.
  • L’eventuale divieto di ritorno nel comune da cui il soggetto è stato allontanato per un periodo massimo di tre anni.

Sanzioni
La violazione del foglio di via obbligatorio costituisce reato, punito dall’articolo 650 del Codice Penale (inosservanza dei provvedimenti dell’autorità).

Tutela giurisdizionale
Il destinatario del provvedimento può proporre ricorso al TAR per contestarne la legittimità, soprattutto in relazione alla sussistenza dei presupposti di pericolosità sociale.

2. Daspo Urbano


Il Daspo urbano, introdotto dal Decreto-Legge n. 14/2017 (convertito nella Legge n. 48/2017), è una misura di prevenzione amministrativa finalizzata a contrastare fenomeni di degrado urbano e a tutelare la sicurezza nei luoghi pubblici.

Presupposti
Il Daspo urbano si applica quando un soggetto:

    • Compie condotte che pregiudicano la sicurezza o il decoro urbano, come bivacco, commercio abusivo o atti di vandalismo.
    • Turba l’ordine pubblico in luoghi particolarmente sensibili, quali:
      • Stazioni ferroviarie.
      • Aeroporti.
      • Strutture sanitarie.
      • Scuole e aree limitrofe.

    Contenuto e modalità
    Il Daspo urbano può prevedere:

    • L’allontanamento immediato dal luogo in cui è stata commessa la condotta illecita.
    • Il divieto di accesso a determinati luoghi o aree specifiche per un periodo massimo di due anni, in caso di recidiva o gravi condotte.

    Sanzioni
    L’inosservanza del Daspo urbano comporta:

    • Una sanzione amministrativa pecuniaria (da 100 a 300 euro).
    • L’eventuale applicazione di misure più restrittive in caso di recidiva.

    Tutela giurisdizionale
    Il provvedimento di Daspo urbano può essere impugnato dinanzi al Giudice Amministrativo per verificare la legittimità del provvedimento.

    3. Differenze rispetto al foglio di via


    Il Daspo urbano è una misura amministrativa, mentre il foglio di via ha natura preventiva personale.
    Il Daspo urbano è applicato per specifiche condotte che pregiudicano la sicurezza urbana, mentre il foglio di via si basa su una valutazione più ampia della pericolosità sociale del soggetto.

    4. Principali questioni giuridiche


    Bilanciamento tra sicurezza e diritti fondamentali
    Entrambi gli strumenti incidono sui diritti di libertà personale e di circolazione, tutelati dall’articolo 16 della Costituzione. La giurisprudenza ha sottolineato la necessità di bilanciare tali misure con il rispetto dei principi costituzionali, garantendo che i provvedimenti siano proporzionati e motivati.
    Ambito di discrezionalità dell’autorità
    La discrezionalità attribuita a questori e amministrazioni comunali nella valutazione della pericolosità sociale e delle condotte illecite solleva problemi di uniformità applicativa e possibili abusi. I tribunali amministrativi hanno il compito di vigilare su tali aspetti.
    Tutela effettiva del destinatario
    Sebbene esista la possibilità di ricorso al TAR, i tempi della giustizia amministrativa possono compromettere l’efficacia della tutela per il destinatario di provvedimenti temporanei come il Daspo urbano.

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