Ieri vertice tra il Ministro della p.a. e i sindacati: “nessuna risorsa nella legge di stabilità per il rinnovo dei contratti”, dice Madia. Gelo dei sindacati
Nel vertice di Palazzo Chigi di ieri, che fa seguito ai due precedenti incontri del mese di ottobre, il governo – informa una nota di Palazzo Chigi – ha illustrato ai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, la strategia complessiva delle politiche messe in atto, nell’ambito della più complessiva sfida europea di rilancio della crescita.
Tutele per i lavoratori
Il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha sottolineato l’importanza di una manovra di stabilità di oltre 30 miliardi di euro che ha concentrato le risorse su due assi fondamentali: rilancio dell’occupazione, sostegno a chi perde il lavoro e a chi è economicamente più debole.
Secondo fonti presenti al tavolo dell’incontro, il Ministro Madia avrebbe affermato che il rinnovo del contratto degli statali è nell’agenda di governo ma per il 2015 non ci sono risorse disponibili.
“Nessun lavoratore pubblico perderà il posto di lavoro”
Il Ministro, illustrando poi le linee della riforma della pubblica amministrazione, ha annunciato l’impegno del governo a garantire che, nella grande operazione di riorganizzazione del territorio che comprende anche l’attuazione della legge per il superamento delle province, nessun lavoratore pubblico perderà il posto di lavoro e che sarà assicurato il diritto all’assunzione dei vincitori di concorso.
Contratto collettivo nazionale di lavoro
Infine, rispetto al negoziato sul contratto di lavoro, il Ministro, annunciando che questo è da considerarsi nell’agenda di governo, ha proposto di avviare, assieme a tutta la rappresentanza del pubblico impiego, un percorso di discussione per giungere al rinnovo del contratto.
In questo contesto, il Ministro ha proposto di aprire un confronto partendo da tre grandi temi: ruolo della contrattazione decentrata; discussione sulla natura del rapporto di lavoro pubblico; parte normativa del contratto.
“Non sprecate occasione confronto”
L’auspicio – conclude la nota di Palazzo Chigi – è che questa occasione di confronto di merito sul lavoro pubblico non venga sprecata e, assieme all’auspicata ripresa economica già a partire dal 2015, sia da considerarsi condizione importante per un concreto confronto anche sul rinnovo della parte economica del contratto che si augura avvenga nel più breve tempo possibile.
La delusione dei sindacati: “Solo qualche auspicio e nessuna risposta”
“Qualche auspicio e nessuna risposta”. Così la segretaria della Cgil Susanna Camusso ha sintetizzato l’esito dell’incontro sulla riforma della p.a. con il Ministro Marianna Madia a Palazzo Chigi ed aggiunge “nessuna apertura sull’occupazione e sul tema del rinnovo del contratto”. Spiega infatti che “non abbiamo risposte che siano all’altezza della grande manifestazione dei lavoratori pubblici dell’8 novembre, nemmeno particolari rassicurazioni su quella che si profila come una nuova emergenza occupazionale per i lavoratori delle Province”. Sulle risorse per il rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici nella legge di stabilità 2015 “abbiamo ricevuto un no”. Di contratti per i dipendenti pubblici infatti dice, non si parla.
Dello stesso tono il commento della segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, “Al di là del bel modo con cui vengono detti i ‘no’ non abbiamo alcuna novità positiva”. Ora “saranno le nostre categorie che decideranno i passi da fare”. Richiama il governo alla sua responsabilità: “Dispiace verificare che non ci sia non solo la disponibilità ma nemmeno la coscienza di quanto sia importante il rinnovo del contratto del pubblico impiego”, mentre si continua a “confonderlo con il bonus degli 80 euro”.
I sindacati, ha aggiunto Furlan, hanno chiesto di aprire un tavolo sulla contrattazione e se nel 2016, nella prossima legge di Stabilità ci si farà carico anche di quest’anno oppure no. “Il Ministro Madia – dice la leader della Cisl – ha risposto che non aveva condizioni per rispondere e sarebbe stato poco serio da parte sua dare indicazioni”.
Delusione anche dalla Uil, “c’è stata una chiusura sul merito” sul rinnovo contrattuale di cui i sindacati “non possono che prendere in considerazione”. Il segretario in pectore Carmelo Barbagallo ha poi aggiunto “Alla domanda se erano disponibili a fare subito un decreto per fare contratti e magari per una volta mettere la fiducia su una cosa che riguardava il pubblico, non c’è stata risposta”. Ugl: “Apprezzabile chiarezza, ma riforma passa attraverso le persone” Infine l’Ugl con il segretario generale Paolo Capone che dice: “Apprezziamo lo sforzo ministro nel disegnare gli ambiziosi obiettivi che il governo si prefigge con la riforma della Pa, ma è stato altrettanto chiaro nel dire che su questa partita per ora non ci mette un euro”.
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