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Disponibili sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate la bozza di istanza e le istruzioni per l’adesione alla nuova voluntary disclosure 2017. I contribuenti potranno inoltre visionare le bozze e inviare suggerimenti all’Agenzia, fino all’approvazione del modello definitivo della collaborazione volontaria entro il prossimo 2 gennaio. La nuova voluntary disclosure 2017 permetterà ai contribuenti che detengono illegalmente capitali all’estero di regolarizzare le violazioni commesse fino al 30 settembre 2016.
Vediamo nel dettaglio cosa è possibile fare fin da ora.
Che cos’è la voluntary disclosure?
La voluntary disclosure, o collaborazione volontaria, è uno strumento per la lotta all’evasione fiscale che consente ai contribuenti che detengono illecitamente patrimoni all’estero (o anche in Italia, ma non dichiarati) di regolarizzare la propria posizione autodenunciandosi allo Stato.
I contribuenti che usufruiscono della misura sono costretti a pagare le tasse, ma possono usufruire di uno sconto sulle sanzioni e sulla mora e di un condono penale sui reati connessi (esclusi quelli più gravi, come il riciclaggio).
Quali sono i nuovi termini di scadenza?
Il decreto fiscale n. 193/2016 collegato alla nuova Legge di Bilancio 2017, come noto, ha esteso la voluntary disclosure alle violazioni commesse fino al 30 settembre 2016.
Il nuovo decreto ha stabilito che è possibile aderire alla misura fino al 31 luglio 2017, con presentazione della documentazione integrativa entro il 30 settembre. I creditori che decidono di usufruire della procedura potranno effettuare il calcolo del dovuto in proprio e presentare una sorta di autodichiarazione all’Agenzia delle Entrate.
Il nuovo modello di collaborazione volontaria
L’Agenzia delle Entrate, come accennato, ha reso disponibili venerdì la bozza e le istruzioni del nuovo modello di adesione alla collaborazione volontaria.
Il nuovo modello è ancora provvisorio: nell’ottica della collaborazione tra Amministrazione e contribuenti, “le Entrate invitano operatori e professionisti a prendere visione delle bozze pubblicate e a inviare le loro eventuali osservazioni“. Chi volesse contribuire può inviare le sue osservazioni alla casella di posta elettronica dc.acc.min@agenziaentrate.it.
È possibile aderire fin da subito?
Il nuovo modello di adesione sarà pubblicato solo il 2 gennaio 2017, ma l’Agenzia delle Entrate specifica che chi vorrà potrà aderire alla misura fin da subito.
In attesa dell’apertura del canale telematico per la trasmissione del nuovo modello, infatti, i contribuenti che intendono usufruire della voluntary disclosure possono utilizzare il vecchio modello approvato con Provvedimento del 30 gennaio 2015 e trasmetterlo per via telematica.
Come può avvenire il pagamento?
I contribuenti che aderiscono alla voluntary disclosure potranno scegliere se pagare il debito in un’unica soluzione, entro il 30 settembre 2017, o in tre rate mensili.
Coloro che restituiranno meno di quanto dovuto subiranno una maggiorazione sul debito del 10% o del 30% a seconda dell’entità dell’importo non restituito (e il 3% nei casi meno gravi).
Chi non può aderire?
Sono invece esclusi dalla voluntary bis, ovviamente, i debitori che hanno già ricevuto avvisi di accertamento e notifiche dal Fisco relative ai conti illegali all’estero. Inoltre, non potranno aderire alla procedura i contribuenti che hanno già beneficiato della stessa nel corso del 2015 o del 2016.
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