In allegato delibera integrativa del programma di controllo per il 2006 della sezione regionale di controllo per la Sardegna.
Deliberazione n. 28/2006
REPUBBLICA ITALIANA
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE DI CONTROLLO PER LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Nell’ Adunanza in Camera di Consiglio del 4 ottobre 2006,
composta dai Magistrati:
prof. avv. Giuseppe Palumbi Presidente e relatore
dott. Giorgio Longu Consigliere
avv. prof. Nicola Leone Consigliere
avv. Maria Paola Marcia Consigliere
dott. Valeria Mistretta Referendario
dott. Michele Scarpa Referendario
dott. Lucia d’Ambrosio Referendario
Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei Conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni;
Vista la legge 21 marzo 1953, n. 161;
Visto il D.P.R. 16 gennaio 1978, n. 21;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante il testo unico delle leggi sugli enti locali e successive modificazioni;
Visto l’art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006);
Vista l’Ordinanza n. 28 del 18 settembre 2006 con la quale il Presidente della Sezione di Controllo per la Regione Autonoma della Sardegna ha convocato il Collegio per l’Adunanza odierna nella Camera di Consiglio;
Udito il relatore, Presidente Giuseppe Palumbi;
CONSIDERATO
Il processo di programmazione delle attività di controllo sulla sana gestione finanziaria e patrimoniale degli Enti pubblici non può considerarsi ascrivibile ad un modello istantaneo ed esauribile in un’unica fase iniziale, comportando esso tanto la valutazione dello stato delle istruttorie, quanto l’adeguamento degli obiettivi e delle responsabilità, per garantire che l’attività della Sezione Regionale risulti permanentemente ed aggiornatamente adeguata alle funzioni intestate all’Istituto.
Poichè talune fasi operative del programma 2006 sono risultate compiutamente realizzate, mentre altri e specifici obiettivi sono apparsi rallentati, influendo sull’equilibrato adempimento delle potenzialità operative e dovendo essere integrati specifici carichi operativi e di lavoro, si è resa necessaria la ricognizione della situazione delle istruttorie programmate per l’anno 2006, nella prospettiva di vagliare l’approvazione di un programma integrativo delle attività di controllo.
D’altra parte, la natura integrativa della programmazione delle attività da svolgere nel 2006 non consentirebbe di includere tematiche organiche di controllo, talchè, rinviando alla programmazione 2007 gli impegni più complessi di verifica della sana gestione delle entità regionali, si ritiene appropriato valorizzare, nel contesto delle attività suscettibili di completamento entro l’anno 2006, la ricognizione generale delle relazioni che gli Organi di revisione contabile degli Enti locali sono tenuti a trasmettere alla Sezione di Controllo ai sensi dell’art. 1, commi 166 e segg., della legge finanziaria 2006.
Grazie alla griglia di rilevamento preliminare, inerente ai sintomi di gravi irregolarità – dalle quali potrà indursi, ad una prima lettura, la sussistenza di elementi di pericolo per gli equilibri di bilancio –, tali relazioni forniranno indici significativi, suscettibili di un monitoraggio delibativo che, con riferimento alla provenienza, consentirà di impostare successivamente formule ponderate di controllo sulla sana gestione.
Va ulteriormente considerato che le normative in vigore per gli Enti locali hanno configurato vari adempimenti, a parte i controlli sulla dinamica retributiva delle Pubbliche Amministrazioni (trasmissione dei referti di controllo di gestione; istituzione e funzionamento degli Organi di controllo interno; comunicazione di indirizzi e direttive per le società partecipate; comunicazioni attinenti a consulenze, manifestazioni etc.; segnalazioni di debiti fuori bilancio; invio da parte degli Organi di revisione delle risposta ai questionari; etc.), dei quali sussiste la concreta utilizzabilità nell’ambito dei controlli programmati sulla gestione.
Occorre, tuttavia, darsi carico del significato che un “investimento” informativo di tale entità e diffusività assume nella prospettiva di un esercizio concreto e funzionale del controllo della sana gestione, tanto più che la legge n. 266/2005 ha palesemente configurato le relazioni di controllo, previste dagli artt. 1, commi 166 e segg., come controllo necessario.
La tempestività degli esiti, infatti, condiziona le stesse capacità di autocorrezione ed accredita la funzione di controllo come oggettivamente strumentale per l’ottimizzazione gestionale degli Enti.
Nè, d’altra parte, può essere trascurato che l’impegno delle risorse nella valutazione degli elementi acquisiti e nell’elaborazione degli elementi propositivi per la correzione non deve essere dispersivamente orientato, mentre appare, comunque, significativa, per le future assegnazioni delle istruttorie ed ai fini della precedenza nell’esame, la consistenza numerica delle comunità interessate.
Ai fini dell’impostazione procedimentale del ricordato monitoraggio delibativo, si ritiene rilevante l’intervenuta e pressocchè integrale acquisizione dei questionari compilati con riferimento al bilancio di previsione 2006 degli Enti locali, così come l’imminente restituzione dei questionari relativi ai consuntivi 2005, che postulano tutti un sommario esame preliminare finalizzato all’individuazione degli Enti, per i quali la griglia di indicatori e le richieste di carattere generale già predisposte forniscano con immediatezza profili sintomatici di inadeguatezza contabile o di distonie rifluenti sugli equilibri economico-finanziari.
Ritenuto inoltre che, per conseguire la massima tempestività, occorra concentrare nell’Ufficio di Presidenza la sommaria delibazione delle segnalazioni preliminari provenienti dalle relazioni degli Organi di revisione, con conseguente prima assegnazione ai Magistrati della Sezione, tenendo conto del carico di lavoro gravante sugli stessi all’attualità, delle sole relazioni dalle quali emergano prima facie renitenze o trasgressioni rispetto ai canoni della sana gestione.
I Magistrati assegnatari, eseguito un primo esame, faranno seguire una sintetica e motivata relazione, da rassegnare alla Sezione al più presto e, comunque, entro il 20 dicembre 2006.
Per contro, stante la natura del monitoraggio delibativo gli Enti locali, per i quali le indicazioni risultassero, alla delibazione della Presidenza, corredate da indicazioni di regolarità fisiologica, rifluiranno in un elenco, archiviandone la documentazione da conservare comunque per eventuali e future esigenze istruttorie, salva quella correlata ad istruttorie già in corso, per le quali i predetti fascicoli verranno immediamente trasferiti ai Magistrati assegnatari.
A carico degli stessi Magistrati assegnatari correrà l’obbligo di sottoporre tempestivamente al Collegio l’eventuale esigenza di ampliamento dell’oggetto dell’istruttoria per gravi irregolarità gestionali e contabili riscontrate.
Per completezza, le assegnazioni verranno corredate degli altri documenti preesistenti e giacenti presso l’Ufficio di Presidenza, per consentire una più ampia visione della situazione.
Ugualmente si procederà a trasmettere ai Magistrati assegnatari, in relazione alle altre istruttorie in corso, l’eventuale documentazione giacente.
DELIBERA
è approvato, nei termini di cui alla premessa che precede, il programma integrativo di controllo per l’anno 2006, consistente nel primo esame da parte dei Magistrati assegnatari delle relazioni rese dagli Organi di revisione contabile degli Enti locali rispettivamente per il bilancio preventivo 2006 e per il rendiconto 2005, ai sensi dell’art. 1, commi 166 e segg., legge 23 dicembre 2005, n. 266, e loro assegnati dal Presidente a seguito di un tempestivo monitoraggio delibativo.
I Magistrati assegnatari sottopongono al Collegio, entro il 20 dicembre 2006 e con sintetica e motivata relazione, l’esigenza dell’avvio del controllo, anche per specifici settori amministrativi, ovvero, per le istruttorie già in itinere, l’eventuale necessità dell’ampliamento dell’oggetto della relativa indagine.
ORDINA
che copia della presente deliberazione sia trasmessa ai Magistrati della Sezione, nonché al Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti e, per conoscenza, alla Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti.
I suindicati adempimenti saranno a svolti a cura dell’Ufficio del Presidente.
Così deciso nella Camera di Consiglio del 4 ottobre 2006.
Il Presidente e relatore
prof. avv. Giuseppe Palumbi
Depositata in Segreteria il 5 ottobre 2006
Il Dirigente Dott. Paolo Carrus
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