Nell’ambito della formazione forense obbligatoria, il Cinfor (Centro per l’Informatica e l’Innovazione Forense, Organo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Foggia) ha organizzato per il periodo marzo-giugno 2008 un ciclo di lezioni dedicate al diritto di Internet. Le lezioni (patrocinate anche dalla Università degli Studi di Foggia) hanno per oggetto tre specifiche tematiche: Diritto civile e Internet, Diritto penale e Internet, Information Technologies e Knowledge Management nella professione forense. Con docenti di autorevole fama nell’ambito delle rispettive materie trattate nel corso, le lezioni hanno attirato già numerosi partecipanti, conferendo grande successo al neonato Cinfor. Costituitosi solo a gennaio 2008, il Cinfor deve al suo suo Presidente, Avv. Francesco Celentano, l’entusiasmo del nuovo organismo, che coniuga la notevole esperienza in queste materie da parte degli organizzatori.
La lezione introduttiva dell’intero ciclo di lezioni (tenutasi il 15 marzo presso l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Foggia), dopo i saluti del Presidente Celentano, ha affrontato l’argomento “Internet e principi costituzionali: tutela della persona e del consumatore”. Docente è stato l’Avv. Giuseppe Cassano, Direttore della Rivista “Diritto dell’Internet”, edita da Ipsoa.
Il Prof. Cassano, Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche presso la European School of Economics, ha dedicato ampio spazio alla tematica della tutela del navigatore on line da un punto di vista civilistico. Accennando alle origini storiche delle norme a tutela del consumatore, presenti nel Codice Civile del 1942 (art. 1341 ss.), il Prof. Cassano ha espresso una profonda riflessione sulla differenza fra la figura del consumatore ante-Internet e quella dell’attuale navigatore internettiano. Il grande pubblico oggi ha maggiore dimestichezza con la tecnologia di quanto possa essere stato nei decenni pregressi. Dalla evoluzione e diffusione della tecnologia attuale, dunque, ha precisato il Prof. Cassano, nasce un conseguente aumento delle capacità di comprensione di Internet da parte dell’utente medio. Questi non è più quel soggetto “passivo” che si è ritenuto fino a poco tempo fa, ma è diventato un soggetto “attivo”, dotato di molti strumenti a suo favore nella contrattazione telematica. Si suole parlare, dunque, di consumatore “forte”, “informato”, ecc.
La prima problematica per il consumatore odierno è quella dell’accesso alla Rete. Di qui scaturisce la definizione di accesso a Internet sotto una triplice accezione: a) sopperire alla necessità economica dell’accesso a Internet (rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale, che impediscono il pieno sviluppo della personalità); b) garantire la copertura di Internet in ogni luogo, per consentire al soggetto con i propri mezzi l’accesso; c) accezione più circoscritta, rapporti cittadino/Pubblica amministrazione, facoltà di accedere ai dati che lo riguardano, o semplicemente che i rapporti fra questi due soggetti avvengano attraverso Internet.
Il Prof. Cassano ha affrontato un nervo scoperto del rapporto fra consumatore e Internet: l’orientamento (condizionato) dei motori di ricerca e di altri operatori del settore nella scelta dei beni o servizi da acquistare on line. Si paventa, infatti, una pesante forma di condizionamento da parte di soggetti interessati a far prediligere una certa marca, per esempio, piuttosto che un’altra.
L’unico correttivo per arginare questa situazione è quello di applicare le norme della corretta informativa negoziale. Solo con una esaustiva informazione nei confronti del consumatore il prestatore di servizi nella Società dell’informazione può assolvere al suo onere di diligenza nella fase precontrattuale.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento