E’ questo il principio con cui il TAR Lecce, con l’ordinanza in rassegna ha accolto l’istanza cautelare connessa al ricorso principale proposto da una candidata avverso l’esclusione dalla prova orale dell’esame forense, per aver la stessa conseguito due insufficienze su tre nelle prove scritte.
In particolare, per il TAR salentino gli elaborati della candidata appaiono meritevoli di diversa valutazione considerato, da un lato, che gli stessi “sembrano soddisfare i parametri predeterminati dalla Commissione centrale in quanto garantiscono una trattazione essenziale ma sufficientemente esaustiva degli istituti dei quali i candidati sono stati chiamati a fare applicazione” e, dall’altro, che “la chiarezza e la sinteticità degli atti processuali costituiscono, se accompagnate – come nella specie- all’esaustività della trattazione un obiettivo da perseguire, come è stato sottolineato di recente dall’articolo 3, comma secondo, C.P.A”.
Ha pertanto concluso il TAR adito per la concessione della tutela cautelare attraverso l’ammissione della ricorrente con riserva alle prove orali dell’esame di abilitazione in argomento.
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