Le visite salgono fino a mezzo milione
Il primo dato che colpisce, tra quelli annunciati dal Presidente dell’Inps Tito Boeri, riguarda il numero di visite fiscali che saranno effettuate nel settore pubblico. L’obiettivo annunciato dell’Istituto è quello di eseguire visite per il 5% di tutti i certificati presentati, quindi almeno 300mila controlli. Un aumento importante, che però nelle parole di Boeri potrebbe essere ancora più grande: è possibile addirittura “superare il livello delle visite ai privati”, dunque arrivare a quota mezzo milione.
Un livello di efficienza più alto, dunque, nel passaggio del settore pubblico dalle Asl all’Inps. Un primo cambiamento che potrà non piacere ad alcuni lavoratori ma che sicuramente permetterà di svolgere maggiori controlli e potenziare la lotta al’assenteismo.
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Fasce di reperibilità: sette ore per tutti
Particolarmente controversa è invece la novità attesa per le fasce orarie di reperibilità. Attualmente nel settore privato il dipendente malato deve essere disponibile a casa dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, mentre nel settore pubblico le fasce sono 9-13 e 15-18. Una disparità fondata sulla mancanza di un’organizzazione centrale: adesso però, con il passaggio di entrambi i settori sotto il polo unico Inps, si assisterà con tutta probabilità a un’armonizzazione. Che in parole povere vuol dire che presto anche i privati dovranno essere reperibili ogni giorno non più per quattro ore, come oggi, ma per sette.
Ma non solo: i controlli potranno anche avvenire due volte nel corso della stessa giornata.
Banche dati per stanare le assenze sospette
Il nuovo polo unico Inps potrà avvalersi anche di specifici strumenti informatici per contrastare l’assenteismo e rendere più efficienti le visite fiscali. In particolare, la banca dati dell’Istituto permetterà agli incaricati di concentrarsi in particolare sulle assenze più a rischio e sui dipendenti più sospetti, in particolare nei giorni di malattia a cavallo di ponti, weekend e festività. La scelta di dove mandare i medici, nelle parole di Boeri, “non sarà casuale”.
Inoltre, l’Inps potrà da oggi effettuare le visite non solo su richiesta del datore di lavoro, ma anche d’ufficio. Il tutto, ancora, sulla base dei dati incrociati ricavati dal database.
Dipendenti pubblici assenti il doppio dei privati
Una regolamentazione e armonizzazione delle visite fiscali nei settori pubblico e privato, in effetti, serve. Le asimmetrie sono tante, e non si riferiscono solo al numero di ore durante le quali i malati devono essere reperibili presso la loro abitazione.
Fa infatti discutere come, fino a oggi, i giorni di assenza per lavoratore nell’impiego pubblico siano più del doppio di quelli tra privati. Leggendo i dati del 2015, vediamo come gli statali abbiano in media 11 giorni di malattia all’anno, mentre i dipendenti del privato solo 5. Non è un caso, ovviamente, che il controllo dell’Inps sia stato fino a oggi molto più forte nel settore privato.
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