L’obiettivo è quello di incentivare il ricorso al patteggiamento in tempi brevi, e in special modo prima della citazione a giudizio. Vediamo allora cosa potrebbe cambiare per gli automobilisti.
Scarica la griglia dei reati stradali della Procura di Torino.
Quali sono i reati interessati?
La pubblicazione online delle tabelle da parte della Procura di Torino è importante perché rende uniformi i criteri per la definizione dei processi mediante patteggiamento e decreto penale di condanna. Facendo riferimento alle griglie, sarà dunque possibile almeno in linea teorica sapere a quale pena si andrà incontro per un determinato reato stradale in ognuna delle ipotesi previste.
Le fattispecie di reato contemplate dalle tabelle della Procura sono la guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5, la guida con tasso alcolemico superiore a 1,5, il rifiuto di sottoporsi all’alcoltest, la guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti, il rifiuto di sottoporsi all’accertamento dello stato di alterazione per stupefacenti, la mancata ottemperanza dell’obbligo di fermarsi in caso di incidente e l’omesso soccorso ai feriti. Per tutti i reati inerenti la guida in stato di ebbrezza e alterazione psico-fisica sono anche previste le ipotesi di conducenti sotto i 21 anni e neopatentati.
Non sono invece interessati dalle griglie i recenti reati di omicidio stradale e lesioni stradali.
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Pene più lievi per chi patteggia prima
Le sanzioni proposte dalla Procura nelle tabelle mirano, come si è detto, a incentivare il ricorso al patteggiamento e dunque a risparmiare tempo e soldi per la definizione di molti processi. Le pene previste in caso di patteggiamento prima della citazione a giudizio sono infatti sensibilmente meno severe di quelle riservate a chi patteggia dopo la citazione.
Un esempio chiarirà bene la differenza: per la guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5, nel caso più semplice e con attenuanti, sono previsti per chi patteggia prima della citazione a giudizio 1.000 euro di ammenda, sospensione della patente per 6 mesi e 7 giorni di arresto. Per chi patteggia dopo la citazione si prevedono invece 1.400 euro di ammenda, 14 giorni di arresto e ben 9 mesi di sospensione della patente. In caso infine di decreto penale di condanna, la Procura propone 1.075 euro di ammenda.
Attenuanti e aggravanti
Importante, infine, soffermarsi sulle considerazioni della Procura di Torino in merito alle attenuanti generiche e alle aggravanti. Le attenuanti, viene puntualizzato, sono prevalenti rispetto alle aggravanti solo nel caso in cui gli imputati siano incensurati o comunque abbiano precedenti penali trascurabili: semplici sanzioni pecuniarie, fatti risalenti nel tempo e reati non più previsti dal Codice penale. Attenuanti e aggravanti sono invece considerate equivalenti quando gli imputati hanno precedenti penali recenti. Le attenuanti generiche, infine, sono escluse quando i precedenti penali siano “gravi o plurimi e ravvicinati nel tempo” o riguardino reati commessi in violazione al Codice della Strada.
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