Traccia A
In data 9 febbraio 2016 il Giudice Tutelare di Alfa nomina Caia amministratrice di sostegno di Tizio, affetto da demenza senile tipo Alzheimer, con il compito di gestire il trattamento pensionistico di Tizio e di impugnare, a nome di quest’ultimo un contratto da questi stipulato nel 2015 sotto la spinta di artifici e raggiri perpetuati da terzi.
In data 7 maggio 2017, a seguito delle segnalazioni provenienti da alcuni vicini, i vigili del fuoco accedono d’urgenza nell’appartamento di Tizio rinvenendolo in pessime condizioni igieniche, senza cibo e bevande e con rifiuti all’interno dell’abitazione.
Tizio viene dunque ricoverato in ospedale e, a seguito della corruzione pervenuta, il giudice tutelare revoca la nomina di Caia quale amministratrice di sostegno e trasmette gli atti alla locale Procura della Repubblica ipotizzando la ricorrenza del reato di cui all’art. 591 c.p.
Caia, preoccupata, si rivolge ad un legale per un consulto.
Il candidato assunte le vesti del legale di Caia, premessi i brevi cenni sul reato di abbandono di persone incapaci, rediga motivato parere esaminando la questione sottesa al caso in esame.
Traccia B
Tizio, dopo aver lungamente osservato le abitudini del pensionato Mevio, di anni 75, un giorno lo avvicina mentre questi sta rientrando a casa spacciandosi per un amico di vecchia data del di lui figlio Caio e carpitane in tale modo la fiducia lo convince a consentirgli di entrare nell’appartamento.
Qui, rappresentando di vantare un credito di euro 500,00 nei confronti di Caio, di trovarsi in momentanea ristrettezze economiche e di essere, pertanto, intenzionato ad agirre in giudizio nei confronti del predetto per ottenere la soddisfazione del proprio credito, Tizio convince Mevio a consegnargli tale somma.
Inoltre, approfittando di una momentanea distrazione di Mevio fruga in un cassetto del soggiorno e si impossessa della ulteriore somma di euro 300,00 ivi rinvenuta dondosi poi alla fuga.
Nell’uscire Tizio si accorge, però, della presenza di telecamere di sicurezza nel palazzo e teme di essere in tal modo identificato, essendo pluripregiudicato per reati specifici; decide, quindi, di recarsi dal proprio legale per un consulto.
Il candidato, assunte le vesti di legale di Tizio, rediga motivato parere individuando i reati configurabili nel caso di specie e la relativa disciplina anche in ordine alla procedibilità dell’azione penale e alla possibilità di applicazione di misure cautelari.
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