Forma scritta del contratto, la questione alle Sezioni Unite

Redazione 16/02/18
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Contratto stipulato dalle amministrazioni: l’obbligo della forma scritta

La terza sezione civile della Corte di Cassazione è tornata ad affrontare la questione relativa alla forma dei contratti stipulati da soggetti pubblici e, in particolare, dalle aziende speciali partecipate dallo Stato o da altro ente pubblico. Con l’ordinanza n. 3566 del 14 febbraio scorso, la questione è dunque stata rimessa al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, che saranno chiamate a stabilire se per i contratti de quo sussista o meno l’obbligo della forma scritta ad substantiam, ossia ai fini della validità dei negozi stessi.

Nel caso di specie, la società ricorrente contestava l’assenza di un accordo scritto, dal quale risultassero le modifiche del costo della fornitura di gas, le quali non erano dunque opponibili alla parte che, nella propria qualità di ente pubblico, è tenuta a concludere contratti in forma scritta, pena la loro invalidità.

I gradi di giudizio

In primo grado, la domanda veniva accolta, condividendo l’impostazione richiamata da parte attrice. Il giudice del gravame si pronunciava in senso diametralmente opposto, ritenendo che le aziende speciali fossero da equipararsi agli enti pubblici economici; pertanto, ad esse non sarebbe applicabile il regime della forma scritta né in relazione ai rapporti con i propri dipendenti né, più in generale, in relazione alle manifestazioni di volontà contrattuale. Pronunciandosi in tal senso, la Corte d’Appello richiama la giurisprudenza delle Sezioni Unite la quale afferma che le aziende speciali devono potersi muovere al pari delle realtà private, con la stessa elasticità e, dunque, con maggiore rapidità.

Nel proprio ricorso in Cassazione, la società destinataria della fornitura rilevava il contrasto emerso in giurisprudenza, la quale negli ultimi anni avrebbe rivisto la natura e la disciplina applicabile alle aziende speciali, non essendoci dunque ad oggi,un orientamento consolidato dominante. La terza sezione ha dunque ritenuto la questione di massima e particolare importanza, richiedendone la trasmissione alle Sezioni Unite, di cui si attende dunque il pronunciamento.

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