In particolare, con questo decreto legge, verranno introdotte disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, di sicurezza pubblica e misure per la funzionalità del Ministero dell’interno e l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, nonché in materia di giustizia sportiva e di regolare svolgimento delle competizioni sportive.
In cosa consiste il nuovo decreto
Più nel dettaglio, con questo atto avente forza di legge, il potere esecutivo si propone di perseguire le seguenti finalità: a) contrastare più efficacemente l’immigrazione illegale, garantendo l’effettività dell’esecuzione dei provvedimenti di espulsione; b) disciplinare i casi speciali di permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari e definire nuove regole in materia di revoca dello status di protezione internazionale in conseguenza dell’accertamento della commissione di gravi reati; c) scongiurare il ricorso strumentale alla domanda di protezione internazionale e razionalizzare il ricorso al Sistema di protezione per i titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati; d) prevedere la revoca della cittadinanza acquisita dagli stranieri condannati in via definitiva per reati di terrorismo; e) rafforzare i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica, con particolare riferimento alla minaccia del terrorismo e della criminalità organizzata di tipo mafioso, a migliorare il circuito informativo tra le Forze di polizia e l’Autorità giudiziaria e pervenire e contrastare le infiltrazioni criminali negli enti locali; f) introdurre strumenti finalizzati a migliorare l’efficienza e la funzionalità dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, anche attraverso il rafforzamento della sua organizzazione.
Nel comunicato stampa pubblicato sul sito del governo: , si è fatto altresì presente che, in ordine alle misure sull’immigrazione e sulla protezione internazionale, il provvedimento de quo interviene primariamente sulla maggiore criticità dell’attuale sistema, individuabile nell’anomala sproporzione tra il numero di riconoscimenti delle forme di protezione internazionale espressamente disciplinate a livello europeo (status di rifugiato e protezione sussidiaria) e il numero di permessi di soggiorno rilasciati per motivi umanitari eliminandosi l’attuale esercizio discrezionale nella concessione della tutela umanitaria, con l’introduzione di una tipizzazione dei casi di tutela complementare, con precisi requisiti per i soggetti interessati fermo restando che viene fatto salvo, comunque, il potere-dovere delle Commissioni territoriali di valutare l’eventuale sussistenza dei presupposti del principio di non respingimento (non refoulement), individuando i profili di rischio in cui il richiedente asilo incorrerebbe in caso di esecuzione del provvedimento di espulsione.
Contrasto al ricorso strumentale alla domanda di protezione
Oltre a quanto sin qui esposto, il Consiglio dei Ministri ha evidenziato, sempre nel suddetto comunicato, che, al fine di assicurare una efficace e più rapida gestione delle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale, si introdurranno con questo decreto alcune disposizioni intese a contrastare il ricorso strumentale alla domanda di protezione, intervenendo, nel rispetto delle norme europee, sulle domande reiterate al solo scopo di impedire l’esecuzione imminente di un provvedimento di allontanamento nonché una specifica procedura per le domande presentate in frontiera dopo che il cittadino straniero è stato fermato per avere eluso o tentato di eludere i controlli prevedendosi al contempo l’ipotesi di trattenimento dei richiedenti asilo, strumentale all’accertamento dell’identità o della cittadinanza del richiedente.
Inoltre, sempre in materia di protezione internazionale, con questo provvedimento d’urgenza, il Governo: 1) opera un ampliamento del catalogo di reati che, in caso di condanna definitiva, comportano il diniego o la revoca della protezione internazionale, inserendovi ipotesi delittuose di particolare gravità e che destano allarme sociale e per tali reati si prevede, oltre a ciò, in caso di condanna in primo grado, la sospensione del procedimento per la concessione della protezione e l’espulsione del cittadino straniero così come una identica procedura è prevista nel caso in cui il soggetto imputato per tali reati, benché non ancora condannato, sia ritenuto di particolare pericolosità sociale, 2) introduce misure stimate necessarie e urgenti per assicurare l’effettività dei provvedimenti di rimpatrio di coloro che non hanno titolo a soggiornare nel territorio nazionale, prolungando da 90 a 180 giorni la durata massima del trattenimento dello straniero nei Centri di permanenza per il rimpatrio e prevedendo la possibilità di procedere per l’esecuzione dei lavori di costruzione o ristrutturazione dei Centri per i rimpatri attraverso procedure negoziate, per lavori di importo inferiore alle soglie comunitarie in un arco temporale di tre anni;
Per di più, per quel che riguarda le misure di sicurezza, il Governo fa presente che, tra le misure principali ivi contemplate, il decreto in questione prevede specifici interventi che vanno, dalla estensione dei controlli attraverso dispositivi elettronici per particolari fattispecie di reato (maltrattamenti e stalking), alle prescrizioni in materia di contratti di noleggio di autoveicoli per la prevenzione di atti di terrorismo, alla estensione dell’ambito di applicazione del divieto di accesso urbano (DASPO urbano), nonché all’applicazione di quello relativo alle manifestazioni sportive anche a coloro che siano indiziati per reati di terrorismo, sino alla predisposizione di un’apposita disposizione finalizzata a consentire anche alla Polizia municipale di utilizzare in via sperimentale armi comuni ad impulso elettrico.
Infine, si è messo in risalto che, attraverso il decreto in oggetto, per un verso, saranno predisposte misure finalizzate al contrasto del fenomeno delle occupazioni arbitrarie di immobili, attraverso l’inasprimento delle pene fissate nei confronti di promotori o organizzatori dell’invasione, nonché con la possibilità, nei confronti degli stessi, di disporre intercettazioni, per altro verso, saranno introdotte delle disposizioni volte a migliorare l’efficienza e la funzionalità dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), anche attraverso il rafforzamento della sua organizzazione.
Questi sono dunque i tratti essenziali che connoteranno questo provvedimento normativo.
Per un’analisi più approfondita di questa disciplina giuridica, non resta dunque che aspettare la sua emanazione.
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