Il Governo con l’attuale riforma intende ridurre significativamente la pressione fiscale su famiglie e imprese e rendere la tassazione più favorevole alla crescita.
Quali modifiche introdurrà il DEF
Verranno semplificati gli adempimenti fiscali, così da ridurre drasticamente l’evasione ed elusione delle imposte.
La riforma riguarderà l’imposta sui redditi delle famiglie e dei cosiddetti contribuenti minimi. L’ introduzione di una flat tax sui redditi avrà un ruolo centrale nella creazione di un clima più favorevole alla crescita e all’occupazione tramite la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro.
Con riguardo alle persone fisiche, si passerà inizialmente dalle attuali cinque aliquote a tre aliquote e quindi a due a partire dal 2021. Il livello delle aliquote verrà gradualmente ridotto, fino ad arrivare ad un’unica aliquota del 23 per cento per i redditi fino a 75 mila euro e del 33 per cento sopra a tale livello entro la fine della legislatura. Lo scopo di tale riforma è quello volto ad evitare eccessivi oneri per la finanza pubblica.
Il contrasto all’evasione fiscale
Il contrasto all’evasione volto a semplificare le misure procedurali per i contribuenti, tutelerà anche la concorrenza tra le imprese, si accompagnerà ad una azione di semplificazione delle procedure per i contribuenti.
L’ Amministrazione finanziaria avrà a disposizione nuovi strumenti atti a l’evasione fiscale che saranno potenziati, a questo riguardo verranno impiegate nuove tecnologie per l’effettuazione di controlli mirati. I flussi informativi e le basi dati sulle transazioni verranno incrociate con quelle delle dichiarazioni dei redditi. L’avvio della fatturazione elettronica obbligatoria dal prossimo 1° gennaio dovrebbe migliorare significativamente la base informativa a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Verranno inoltre messi a frutto i risultati ottenuti con le misure di semplificazione amministrativa e di miglioramento del rapporto con il contribuente; le indicazioni e controindicazioni emerse nell’attività di accertamento, di riscossione, di amministrazione della giustizia fiscale, gli strumenti normativi nel contrasto alle frodi IVA; un sistema di regole ampio e condiviso alla cui definizione devono partecipare i governi di tutti i paesi, al fine di evitare fenomeni di concorrenza fiscale sleale anche attraverso spostamenti di capitali verso paesi non collaborativi. Il Governo intende anche varare un provvedimento di ‘pace fiscale’ – da inquadrare nell’ambito di una riforma strutturale del fisco – che coinvolgerà i contribuenti con cartelle esattoriali e liti fiscali, anche pendenti fino al secondo grado fino a 100mila euro. Allo stato il valore contabile residuo dei crediti che diversi enti hanno affidato è molto alto e complessivamente pari a quasi 800 miliardi di euro, di cui, tuttavia, solo 50 miliardi sono effettivamente recuperabili.
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