Requisiti per l’ammissione
Al concorso di cui all’art. 1 sono ammessi a partecipare coloro che siano in possesso di diploma di laurea (vecchio ordinamento) in giurisprudenza, scienze politiche o diploma di laurea equipollente, nonché corrispondenti lauree specialistiche/magistrali del nuovo ordinamento, con votazione non inferiore a 105/110 o equivalente, ovvero titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto equipollente alle predette lauree in base alla legislazione vigente in Italia, (il titolo di studio conseguito all’estero sarà accettato solo se corredato di una dichiarazione di riconoscimento o equipollenza rilasciata dalla competente autorità italiana dalla quale risulti anche a quale votazione corrisponde il voto riportato, rispetto all’ordinamento italiano). Inoltre i candidati devono essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:
a) comprovata esperienza specialistica di carattere prevalente e continuativo in materia di protezione dei dati personali, di almeno cinque anni, maturata successivamente al conseguimento della laurea, come dirigenti o equiparati in amministrazioni dello Stato o altre pubbliche amministrazioni, ovvero istituzioni o imprese di notevole rilievo nazionale, europeo o internazionale. Tale periodo è ridotto a tre anni in caso di possesso di uno dei seguenti titoli: diploma di specializzazione, dottorato di ricerca o altro titolo post-universitario relativi alla materia della protezione dei dati personali, conseguiti mediante uno o più corsi di durata complessiva almeno biennale presso istituti universitari italiani o stranieri. La mera designazione per lo svolgimento di taluni adempimenti relativi al trattamento dei dati personali, anche nella qualità di responsabile o incaricato del trattamento, non integra il predetto requisito;
b) aver svolto, anche in passato presso l’Autorità, per un periodo non inferiore a tre anni, funzioni di dirigente in posizione di fuori ruolo, di comando, di aspettativa o in qualità di contrattista, ovvero funzioni di collaborazione continuativa in base a contratto a tempo determinato o a rapporto di consulenza;
c) aver prestato servizio nel ruolo del personale dell’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali con la qualifica di funzionario ed essere collocati almeno al 30° livello della scala stipendiale.
I candidati devono essere, altresì, in possesso dei seguenti requisiti:
a) aver compiuto il diciottesimo anno di età;
b) cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell’Unione europea; sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica italiana. I cittadini degli Stati membri dell’Unione europea diversi dall’Italia devono essere in possesso di un’approfondita conoscenza della lingua italiana che sarà accertata nel corso dello svolgimento delle prove di esame;
c) godimento dei diritti politici. I cittadini degli Stati membri dell’Unione europea diversi dall’Italia devono godere dei diritti politici anche nello Stato di appartenenza o provenienza;
d) idoneità fisica all’impiego valutata in relazione ai compiti della qualifica funzionale dei posti messi a concorso; il Garante ha la facoltà di far sottoporre a visita medica di controllo i vincitori del concorso in base alla normativa vigente;
e) conoscenza approfondita della lingua inglese.
Ai fini del possesso del requisito dell’esperienza di cui alla lettera a) i periodi prestati in diversi ambiti di attività sono cumulabili. Qualora più attività siano state svolte contemporaneamente, si terrà conto, ai fini del cumulo dei periodi, di una sola di esse.
Non possono essere ammessi al concorso coloro che:
– siano stati esclusi dall’elettorato attivo;
– siano stati destituiti, licenziati o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione, ovvero siano stati dichiarati decaduti o licenziati senza preavviso per aver conseguito l’impiego mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile o, comunque, con mezzi fraudolenti;
– abbiano riportato condanne penali passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici.
Tutti i requisiti per l’ammissione al concorso devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione della domanda; i requisiti di cui alle lettere b e c devono essere posseduti alla data dell’assunzione in ruolo.
L’Ufficio si riserva di accertare anche d’ufficio il possesso dei requisiti di ammissione in ogni momento, anche successivo allo svolgimento delle prove concorsuali e all’eventuale instaurazione del rapporto di impiego, e di disporre, con provvedimento motivato, l’esclusione dal concorso o non dare seguito all’assunzione ovvero di procedere alla risoluzione del rapporto di impiego dei soggetti che risultino sprovvisti di anche uno solo dei requisiti prescritti.
Domande di ammissione. Termine per la presentazione
Le domande di ammissione dovranno essere redatte secondo il modello allegato, firmate digitalmente ed inviate con messaggio di posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo PEC: protocollo@pec.gpdp.it, ovvero, in alternativa, dovranno essere redatte in carta semplice secondo il modello allegato, sottoscritte e inviate a mezzo raccomandata, ovvero consegnate direttamente a mano, all’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali – Piazza Venezia, n. 11 – 00187 Roma; le domande devono essere inviate o consegnate, a pena di esclusione, entro e non oltre 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso relativo al presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. A tal fine, farà fede la ricevuta di consegna in caso di spedizione tramite PEC o, in caso di spedizione tramite raccomandata, la data del timbro postale dell’Ufficio postale accettante ovvero il timbro a data posto dall’Ufficio stesso. In caso di trasmissione telematica, tutti i documenti allegati dovranno essere firmati digitalmente e trasmessi come allegato al messaggio PEC in file compatibile con il formato “PDF”.
Nella domanda, redatta in conformità allo schema allegato, gli aspiranti dovranno dichiarare ai sensi dell’art. 46 e segg. del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e consapevoli delle sanzioni penali previste dal successivo art. 76 per le ipotesi di falsità in atti e di dichiarazioni mendaci:
1. il nome e cognome, il luogo e la data di nascita, il codice fiscale e la residenza;
2. il possesso della cittadinanza italiana o di altro Paese dell’Unione europea di cui all’articolo 2;
3. il comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti, ovvero i motivi della non iscrizione o cancellazione dalle liste medesime; i cittadini di altri Stati membri dell’Unione Europea devono altresì dichiarare di godere dei diritti politici anche nello stato di appartenenza o di provenienza e di avere approfondita conoscenza della lingua italiana;
4. le eventuali condanne penali riportate (la dichiarazione va resa anche se negativa) con l’indicazione degli estremi del provvedimento di condanna, di applicazione dell’amnistia, dell’indulto o del perdono giudiziale e i relativi titoli di reato;
5. gli eventuali procedimenti penali pendenti a proprio carico in Italia e all’estero;
6. di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento e di non essere stato licenziato da altro impiego pubblico ai sensi della normativa e delle disposizioni contrattuali vigenti, di non aver conseguito l’impiego o sottoscritto il contratto individuale di lavoro mediante produzione di documenti falsi o, comunque, con mezzi fraudolenti; in caso contrario il candidato deve indicare la causa di risoluzione del rapporto d’impiego;
7. di essere in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale siano stati eventualmente chiamati;
8. l’idoneità fisica all’impiego;
9. il diploma di laurea posseduto, con l’indicazione della data del conseguimento, del voto riportato e dell’Università che lo ha rilasciato, corredato dell’eventuale provvedimento di equipollenza con uno dei diplomi di laurea di cui all’art. 2 o della dichiarazione di equipollenza rilasciata dalla competente autorità in caso di conseguimento all’estero;
10. il possesso dei requisiti di cui all’art. 2 del presente bando con l’indicazione della durata complessiva delle relative attività e la data di inizio e termine delle stesse;
11. i servizi eventualmente prestati presso organi costituzionali o di rilievo costituzionale o pubbliche amministrazioni e le relative cause di risoluzione del rapporto;
12. l’eventuale diritto alla riserva dei posti di cui all’art. 1 del presente bando;
13. l’eventuale diritto alle riserve di posti previste dalle vigenti disposizioni di legge vincolanti per il Garante;
14. l’eventuale condizione di portatore di handicap;
15. l’eventuale possesso di titoli di precedenza o preferenza;
16. la conoscenza approfondita della lingua inglese;
17. la conoscenza di tutte le clausole del bando, nonché delle condizioni di ammissione al concorso.
I candidati devono indicare il recapito presso il quale desiderano che il Garante effettui, mediante posta elettronica certificata o raccomandata A/R, le comunicazioni relative al presente concorso. Eventuali variazioni del predetto recapito dovranno essere comunicate tempestivamente con le stesse modalità.
Il Garante non assume alcuna responsabilità per la dispersione delle comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte dell’aspirante, oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento del recapito indicato nella domanda, o per eventuali disguidi imputabili a fatto di terzi, caso fortuito o forza maggiore.
I candidati portatori di disabilità che intendano fruire dei benefici previsti dall’art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (“Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate”) devono allegare alla domanda di ammissione al concorso un certificato rilasciato da apposita struttura sanitaria recanti dichiarazione di conformità all’originale, ai sensi dell’art. 19 del d.P.R. 28 dicembre 2000 che indichi gli elementi essenziali della specifica condizione di svantaggio, al fine di garantire all’Ufficio del Garante di predisporre tempestivamente gli ausili e/o l’erogazione dei tempi aggiuntivi atti a garantire ai candidati disabili la regolare partecipazione alle prove d’esame.
I candidati affetti da invalidità pari o superiore all’80% non sono tenuti ad effettuare l’eventuale prova preselettiva e sono ammessi alle prove scritte, previa presentazione della documentazione comprovante la patologia da cui il candidato è affetto ed il grado di invalidità. A tal fine i candidati dovranno dichiarare nella domanda di avvalersi del presente beneficio.
Alla domanda va allegata una copia dei seguenti documenti:
1. l’elenco dei titoli valutabili di cui all’articolo 7;
2. l’elenco dell’eventuale documentazione allegata;
3. copia di un documento di identità in corso di validità.
La busta contenente la domanda cartacea o l’oggetto del messaggio di posta certificata dovranno recare la seguente indicazione: “CONCORSO PUBBLICO, PER TITOLI ED ESAMI, A DUE POSTI DI DIRIGENTE CON PROFILO GIURIDICO-AMMINISTRATIVO”.
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