La Suprema Corte ha stabilito che per i genitori che non siano stati informati della malformazione della figlia, oltre al danno da nascita indesiderata, spetta anche il risarcimento per il danno alla persona che deriva dall’invalidità permanente.
Qualora sia stato correttamente provato dai danneggiati il danno subito, i medici e la struttura colpevoli della mancata informazione sono onerati di risarcire sia il pregiudizio patrimoniale sia quello morale, da tenere distinti dalla “liquidazione” prevista in caso di “nascita indesiderata”.
La decisione della Corte di Cassazione
La Cassazione (sentenza 16892), accoglie sul punto, il ricorso della coppia, sul base del fatto che nonostante le diverse ecografie svolte, non era stato rilevata alcune deformazione della figlia, la quale è nata con una malformazione che impediva lo sviluppo del braccio sinistro.
La Corte d’Appello aveva circoscritto il ristoro alla nascita indesiderata, respingendo la richiesta ulteriore di risarcimento motivata dall’invalidità permanente della piccola.
Per la Cassazione, invece, la richiesta dei genitori è legittima, e va accolta in conseguenza dell’omessa diagnosi. I giudici ricordano il peso “autonomo” del consenso informato, diritto fondamentale della persona. Nello specifico l’assenza della “notizia” fa scattare il diritto a tutti i danni provocati.
Volume consigliato
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento