Provvedimento Garante Privacy n. 66 del 2 aprile 2020 (in allegato)
Premessa
Tra le misure adottate dal Governo per fronteggiare la grave crisi sanitaria che ha coinvolto il nostro paese nell’ultimo periodo a causa della diffusione del Covid-19 (meglio noto come Coronavirus), vi sono anche quelle finalizzate a semplificare le modalità di trasmissione alle farmacie delle ricette mediche necessarie per acquistare quei farmaci la cui vendita è possibile solo attraverso una prescrizione medica.
In particolare, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, unitamente al Ministero della Salute, dopo aver adottato un primo decreto ( D.M 25 marzo 2020) che disciplinava il promemoria dematerializzato delle prescrizioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ha elaborato uno schema di decreto, composto da tre articoli – per quanto qui di nostro interesse – avente ad oggetto (art. 2) la dematerializzazione della ricetta medica per le prestazioni farmaceutiche non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, (art.3) le modalità di consultazione da parte dell’assistito del promemoria dematerializzato della ricetta elettronica, ed infine ( art 4) le modalità di trasmissione della ricetta elettronica in farmacia durante lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19.
A seguito dell’elaborazione di quest’ultimo schema di decreto, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha scelto di inviare il testo ancora non definitivo all’Autorità Garante affinché questa potesse valutare la conformità delle misure adottate alle disposizioni regolamentari in materia di trattamento dei dati personali.
Volume consigliato
La tutela della privacy in ambito sanitarioL’opera mira a fornire agli operatori del settore sanitario, pubblico e privato, gli strumenti per comprendere in modo chiaro e semplice la copiosa normativa relativa al trattamento dei dati sanitari, in modo che gli stessi possano adempiere con tranquillità agli obblighi su di loro gravanti, volti alla cura e alla protezione dei dati personali dei loro assistiti. In particolare, l’Autore, dopo aver illustrato le caratteristiche principali dei dati sanitari, necessarie per poter individuare quali informazioni rientrano in detta categoria, si dedica all’esame di tutte le disposizioni che incidono sul loro trattamento: dal codice privacy fino al GDPR, passando per le linee guida adottate dal Garante nel corso degli anni in tema di dossier sanitario, siti web dedicati alla salute, referti on-line, indagini di customer satisfaction nonché per la normativa in tema di fascicolo sanitario elettronico. Il trattamento dei dati in ambito sanitario, in considerazione della delicatezza delle informazioni che riguardano lo stato di salute degli interessati, è sempre stato estremamente pericoloso. L’opera si rende ancor più utile oggi, in un mondo in cui anche nell’ambito sanitario i dati personali assumono un’importanza fondamentale e vengono trattati attraverso diversi strumenti tecnologici ed elettronici, rientrando la protezione di tali dati tra i principali adempimenti che i professionisti e le strutture sanitarie debbono curare per poter fornire le proprie prestazioni senza preoccupazioni di incorrere in responsabilità.Pier Paolo Muià Si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Firenze. Esercita la professione di avvocato tra Firenze, Prato e Pistoia, occupandosi in particolare di responsabilità medica, diritto di internet, privacy e IP. È autore di numerose pubblicazioni sulle principali riviste giuridiche nazionali e collabora stabilmente con il portale giuridico Diritto.it. È stato relatore in diversi convegni, anche per ordini professionali medici. Pier Paolo Muià | 2018 20.00 € 16.00 € |
Il funzionamento della dematerializzazione della prescrizione medica.
A tal fine il Ministero ha inviato al Garante una nota nella quale ha spiegato in modo dettagliato le modalità di funzionamento della dematerializzazione della prescrizione medica, per i farmaci vendibili al pubblico solo previa presentazione della ricetta nonché del funzionamento del promemoria dematerializzato della ricetta elettronica.
In riferimento al primo punto, secondo quanto riferito dal Ministero, la prescrizione medica elettronica sarà individuata in modo univoco attraverso un numero di Ricetta Ripetibile Elettronico, assegnato dal Sistema di accoglienza centrale in fase di compilazione della ricetta da parte del medico che la prescrive.
In riferimento, invece, al promemoria dematerializzato della prescrizione medica il Ministero spiega che questo potrà essere trasmesso all’assistito, con le stesse modalità previste per il promemoria dematerializzato delle prescrizioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale, descritte nel decreto ministeriale del 25 marzo 2020. Ed in particolare, l’assistito potrà accedere con le credenziali Spid o con la carta nazionale dei servizi al portale Sistema Tessera Sanitaria per consultare e scaricare le proprie ricette elettroniche e i relativi promemoria dematerializzati, nonché per richiedere di utilizzare il promemoria dematerializzato presso una determinata farmacia.
Il Ministero, poi, ha disciplinato nello schema di decreto anche l’ipotesi in cui il cittadino non fosse dotato di SPID o della carta nazionale dei servizi, disponendo che in quel caso il cittadino potrà consultare e scaricare le proprie ricette elettroniche e i relativi promemoria dematerializzati, nonché richiedere di utilizzare il promemoria dematerializzato presso una determinata farmacia accedendo a un’area libera del portale del Sistema Tessera Sanitaria e inserendo il numero della ricetta elettronica, il codice fiscale e la data di scadenza della propria Tessera Sanitaria.
Inoltre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze nella sua nota aggiunge che, analogamente a quanto previsto per le prescrizioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale, i dati relativi all’avvenuta erogazione del farmaco saranno disponibili alle ASL di competenza e, con forme di pseudonimizzazione, all’AIFA, al Ministero della salute e alle regioni e province autonome. Il Ministero si è riservato, però, di stabilire le modalità solo dopo il parere del Garante.
Oltre a tutto quanto detto sopra nello schema di decreto presentato dal Ministero all’Autorità Garante è stata inserita anche una disposizione volta ad individuare, per la durata dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, le misure per agevolare l’uso delle modalità semplificate di acquisizione del promemoria dematerializzato o del numero di ricetta elettronica previste dall’Ordinanza della Protezione civile n. 651 del 19 marzo 2020, valide fino al termine dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri in data 31 gennaio 2020.
In particolare, il Ministero, al fine di facilitare l’uso delle modalità semplificate di acquisizione del promemoria dematerializzato e del numero di ricetta ha previsto che, fino al perdurare dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, l’assistito che abbia ricevuto la ricetta elettronica da parte del medico curante può inoltrare gli estremi della ricetta alla farmacia prescelta, o delegare, anche solo telefonicamente, il medico all’invio del promemoria dematerializzato direttamente alla farmacia indicata dall’assistito stesso. Nel caso in cui l’assistito scelga di inoltrare personalmente la ricetta medica alla farmacia potrà comunicare i dati della stessa unitamente al proprio codice fiscale con un messaggio di posta elettronica o un sms.
Nel caso in cui, invece, l’assistito scelga di delegare il medico di famiglia all’invio del promemoria dematerializzato alla farmacia prescelta sarà sufficiente autorizzarlo a ciò telefonicamente al momento della compilazione della ricetta elettronica. L’invio degli estremi della ricetta elettronica, da parte del medico di famiglia, direttamente alla farmacia potrà avvenire tramite l’invio di un messaggio di posta elettronica o attraverso una specifica funzionalità che consentirà di abbinare la singola prescrizione alla farmacia prescelta dall’interessato. L’assistito in tal modo potrà recarsi direttamente in farmacia e ritirare il farmaco, senza dover preoccuparsi di ricevere ed esibire alla farmacia il promemoria dematerializzato della ricetta.
La decisone del Garante
L’Autorità Garante, dopo aver ricevuto le note da parte del Ministero con le quali si fornivano tutte le informazioni circa il funzionamento della dematerializzazione delle prescrizioni non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, del promemoria dematterializzato della ricetta medica e l’invio della ricetta medica dematerializzata alla farmicia durante la fase di emergenza Covid 19 si è espresso favorevolmente verso tutte le misure adottate dal Governo, ritenendole conforme alle regole adottate a livello Europeo per la protezione dei dati personali.
Ciò detto il Garante, a conclusione del suo parere, ha offerto al Ministero un suggerimento per la fase di emanazione del decreto, al fine di rendere ai cittadini più comprensibili le norme poste al suo interno. Il Garante ha, infatti, proposto di allegare alle disposizioni contenute nello schema di decreto un documento informativo rivolto agli assistiti del Servizio Sanitario Nazionale che spieghi, in modo semplice, completo ed efficace, tutte le misure di semplificazione che in questo periodo di emergenza sanitaria il Governo ha posto in essere con riguardo, appunto, alle prescrizioni farmaceutiche.
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