Il nuovo Governo ha evidenziato la necessità di ricorrere ad un team di esperti al fine di realizzare una riforma organica e complessiva di tutto il sistema fiscale italiano. Il modello che ha ispirato il premier in ambito fiscale è sicuramente quello danese, basato su un intervento complessivo al fine di attuare le riforme della tassazione. Tra gli obiettivi sottolineati dal Governo vi è la revisione dell’IRPEF e la lotta all’evasione.
Il governo draghi prevede tra i propri obiettivi una riforma organica e complessiva del sistema fiscale da affidare ad esperti
Sono due i punti su cui si baserà la riforma fiscale del nuovo Governo e cioè da un lato si provvederà ad effettuare una riforma organica e complessiva dell’intero sistema fiscale da attuare attraverso la rivisitazione del sistema tributario; mentre dall’altro si ricorrerà alla nomina di esperti in materia, i quali a seguito di incontri con i partiti e le parti sociali provvederanno ad attuare una riforma della tassazione.
La riforma fiscale italiana ed il modello danese
Il Premier trae ispirazione dal modello Danese, il quale prevedeva un taglio della pressione fiscale pari a due punti del P.I.L.. L’aliquota marginale massima dell’imposta sul reddito veniva ridotta, mentre la soglia di esenzione veniva alzata. Tale metodo, afferma Draghi, non poteva considerarsi una novità per il sistema tributario italiano, poiché in Italia fu attuato agli inizi degli anni settanta, quando venne introdotta nel nostro Ordinamento l’imposta sul reddito delle persone fisiche.
La lotta all’evasione
Il Governo attraverso la revisione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, semplificherà e razionalizzerà il prelievo fiscale, oltre a ridurre il carico fiscale. A ciò si accompagnerà una concreta lotta all’evasione, favorendo l’utilizzo dei mezzi di pagamento elettronici ed introducendo nuovi limiti all’utilizzo del contante. Ciò consentirà al Governo di contrastare anche il reato di riciclaggio.
Volume consigliato
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento