In collegamento da remoto con circa 200 membri delle sottocommissioni, la Guardasigilli, riferendosi alla prima prova orale su un quesito pratico-applicativo, sostitutiva delle tre tradizionali prove scritte, ha ricordato come la pandemia “ci abbia costretti ad innovare” e ha invitato a “considerare questa nuova prova anche come un’opportunità, poiché quello che la professione forense richiede è di sviluppare un ragionamento giuridico risolvendo con prontezza un quesito. Abbiamo cercato – ha aggiunto la Ministra Cartabia – di dare alle prove una veste consona che consenta a candidati ed esaminatori di testare ciò che conta nella professione”.
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