L’Accessibility Act è una direttiva europea (n. 2019/882) che mira a creare un ambiente digitale accessibile a tutti, includendo le persone con disabilità. La direttiva, introduce quindi una serie di nuovi requisiti minimi di accessibilità a livello europeo per una serie di prodotti e servizi, e a partire dal 28 giugno 2025 sarà obbligatorio per tutte le aziende assicurare che vengano rispettati. Come applicare queste nuove regole ai prodotti e servizi del settore legale? Facciamo un punto in questo articolo.
Indice
1. L’Accessibility act: cos’è e cosa prevede
L’Accessibility Act, direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi, si occupa, come da titolo, di armonizzare le normative in materia di accessibilità nei diversi Stati membri dell’UE, promuovendo una maggiore inclusione nei prodotti e nei servizi del mercato interno. In Italia è stata implementata dal d.lgs. 82/2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana il 1° luglio 2022 e entrato in vigore il 16 luglio 2022.
La Direttiva si applicherà, dopo il 28 giugno 2025, a una vasta gamma di prodotti e servizi, tra cui prodotti tecnologici come terminali per bancomat, biglietterie automatiche, e-commerce, terminali di pagamento e dispositivi di comunicazione elettronica, servizi digitali come quelli legati alle telecomunicazioni, alla trasmissione televisiva, ai servizi bancari online e ai libri elettronici. Tra questi, i professionisti legali potrebbero essere interessati a:
- Libri elettronici (art.2 c.2 e)
- Siti web e servizi che forniscono accesso a servizi di media audiovisivi (art.2 c.2 b)
Le previsioni non si applicano invece a
- media basati sul tempo preregistrati pubblicati prima del 28 giugno 2025;
- formati di file per ufficio pubblicati prima del 28 giugno 2025
- contenuti di terzi che non sono né finanziati né sviluppati dall’operatore economico interessato né sottoposti al suo controllo;
- contenuti di siti web e applicazioni mobili considerati archivi, nel senso che contengono soltanto contenuti che non sono stati aggiornati o rielaborati dopo il 28 giugno 2025.
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2. I requisiti dell’Accessibility Act
Le nuove linee guida, in linea generale, prevedono che i prodotti e i servizi debbano:
- Essere facilmente percepibili attraverso tutti i sensi. Ad esempio, i contenuti devono essere disponibili in formati alternativi per persone con disabilità visive o uditive.
- Poter essere utilizzati in modo semplice, anche attraverso tecnologie assistive come i lettori di schermo o le tastiere speciali.
- Presentare informazioni e operazioni chiare e intuitive.
- Essere compatibili con le tecnologie assistive e garantire un elevato grado di usabilità nel tempo, considerando eventuali aggiornamenti o modifiche tecnologiche.
3. Implementazione pratica dei requisiti di accessibilità: l’adeguamento dei prodotti
Per adeguarsi all’Accessibility Act, i professionisti legali devono assicurarsi che i prodotti utilizzati per fornire i loro servizi, come siti web e piattaforme digitali, rispettino i requisiti di accessibilità delineati dalla Direttiva. In pratica, un professionista deve apportare diverse modifiche tecniche per rendere il suo sito web accessibile. Le principali azioni da intraprendere includono:
- Fornire alternative testuali per le immagini: Questo permette a chi utilizza un lettore di schermo di comprendere il contenuto visivo.
- Aggiungere sottotitoli e descrizioni audio ai video: Così facendo, i contenuti video diventano accessibili anche a utenti con disabilità uditive o visive.
- Garantire la navigazione tramite tastiera: Il sito deve essere completamente navigabile senza l’uso del mouse, per venire incontro agli utenti con disabilità motorie.
- Evitare elementi interattivi complessi: Ridurre l’uso di piccoli pulsanti o comandi che richiedono precisione motoria.
- Alternare i colori con descrizioni testuali: Gli elementi che usano colori per trasmettere informazioni devono avere un’alternativa testuale, utile per utenti con daltonismo.
Per garantire la conformità dei dispositivi utilizzati nei servizi, come terminali self-service o ebook, è necessario assicurarsi che rispettino criteri specifici, tra cui:
- Compatibilità con tecnologie assistive: Ad esempio, i terminali devono supportare cuffie per migliorare la privacy e fornire funzionalità di sintesi vocale.
- Controllo del volume e della velocità audio: Questo rende il dispositivo adattabile alle esigenze degli utenti con disabilità uditive.
- Flessibilità del contrasto visivo: Dispositivi come terminali o lettori di ebook devono permettere la regolazione del contrasto e della luminosità.
In sintesi, l’adeguamento dei prodotti e dei siti web richiede interventi tecnici e una pianificazione dettagliata per garantire che siano percepibili, operabili, comprensibili e robusti. Grazie a queste misure, i professionisti legali possono non solo rispettare la normativa, ma anche migliorare l’accessibilità e l’usabilità dei loro servizi per un pubblico più ampio.
4. Implementazione pratica dei requisiti di accessibilità: la formazione dei professionisti
La formazione dei professionisti legali è un altro aspetto fondamentale per l’implementazione dell’Accessibility Act. Per garantire che i prodotti e i servizi siano utilizzati e mantenuti conformi, è importante che tutti i membri dello studio legale siano adeguatamente formati sui requisiti di accessibilità e su come applicarli nella pratica quotidiana.
Il primo passo consiste nel fornire al personale una formazione mirata sui concetti chiave dell’Accessibility Act, con particolare attenzione alla progettazione inclusiva e alle tecnologie assistive. I professionisti devono acquisire competenze pratiche nell’uso di strumenti di accessibilità, come i lettori di schermo, le tastiere alternative, e le funzioni di sintesi vocale. Una buona comprensione di questi strumenti permette di valutare l’efficacia dell’accessibilità dei prodotti e di adottare soluzioni che rispettino i requisiti di legge.
Inoltre, la formazione deve includere moduli sulle modalità di interazione con i clienti che utilizzano tecnologie assistive. I professionisti legali devono essere preparati a comunicare in maniera chiara e accessibile, utilizzando, se necessario, canali di comunicazione alternativi per rispondere efficacemente alle esigenze specifiche di ogni cliente. Infine, è consigliabile che gli studi legali organizzino periodicamente sessioni di aggiornamento, per mantenere alta l’attenzione sulle pratiche di accessibilità e adeguarsi alle eventuali novità normative.
Attraverso una formazione adeguata e continua, i professionisti legali possono non solo migliorare la qualità del servizio offerto, ma anche contribuire in modo significativo a una società più inclusiva e rispettosa delle necessità di tutti.
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