Concorso in vista Agenzia Entrate: 250 risorse per l’adempimento collaborativo

Lorena Papini 04/09/24

L’Agenzia delle Entrate si prepara ad aprire un concorso pubblico per la selezione di 250 nuove risorse specializzate. Questo concorso, di prossima emanazione, mira a rafforzare le capacità di controllo e analisi fiscale dell’Agenzia, in un periodo di grandi cambiamenti nel panorama normativo e organizzativo. Le nuove figure professionali saranno destinate a potenziare la Direzione Centrale Grandi Contribuenti e Internazionale, nonché la Divisione Contribuenti, con un focus particolare sulle attività di tax framework compliance.
L’introduzione di queste risorse rientra in un ampio progetto di rinnovamento e consolidamento delle attività fiscali, in particolare attraverso il rafforzamento della cooperative compliance, un regime che punta a migliorare il dialogo tra l’Agenzia e le imprese, soprattutto quelle di grandi dimensioni. Sebbene il bando non sia ancora stato ufficialmente pubblicato, già si delineano alcune delle caratteristiche principali delle posizioni che saranno messe a concorso.

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Indice

1. I profili ricercati per il nuovo concorso


Le 250 nuove assunzioni, che verranno distribuite tra le sedi di Milano (130 posti) e Roma (120 posti), rappresentano un’importante opportunità per i professionisti interessati a lavorare nel campo della compliance fiscale. Le figure ricercate dovranno occuparsi di attività strategiche per il monitoraggio, l’analisi e la gestione della conformità alle normative fiscali, con particolare riferimento al regime della cooperative compliance. Questo sistema, che coinvolge grandi e medie imprese, permette di instaurare un dialogo continuo tra contribuenti e Amministrazione fiscale, al fine di prevenire contenziosi e migliorare la trasparenza.
Per partecipare al concorso, è probabile che vengano richiesti titoli di studio specifici, con un’attenzione particolare alle discipline giuridiche, economiche e amministrative. Si ipotizza, sulla base di altri concorsi per profili simili, che tra i titoli richiesti vi saranno la Laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici (L-14), Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione (L-16), Scienze politiche e delle relazioni internazionali (L-36), Scienze economiche (L-33) e Scienze dell’Economia e della gestione aziendale (L-18). Saranno probabilmente accettati anche diplomi di laurea in Giurisprudenza, Scienze politiche, Economia e commercio o titoli equipollenti, così come lauree specialistiche o magistrali equiparate.
Le materie su cui sarà basata la selezione potranno comprendere ambiti come il Diritto tributario, Diritto civile e commerciale, Diritto amministrativo, Contabilità aziendale, ed elementi di Diritto penale focalizzati sui reati contro la pubblica amministrazione e i reati tributari. Questo riflette la necessità di competenze approfondite nel settore fiscale e giuridico, necessarie per supportare le imprese nella conformità alle normative e per garantire una gestione trasparente ed efficiente delle imposte.

2. Nuovi immobili per le nuove risorse


Un aspetto cruciale di questo progetto di ampliamento è la disponibilità di spazi per accogliere le nuove risorse. L’Agenzia delle Entrate ha infatti incontrato alcune difficoltà logistiche, soprattutto nella città di Milano, dove le attuali sedi non sono sufficienti per ospitare il nuovo personale. La sede storica di Milano, situata in via Manin, non è più disponibile, e l’Agenzia è quindi alla ricerca di una soluzione alternativa.
La delibera che accompagna il concorso include la ricerca di un immobile di almeno 5000 metri quadrati, idoneo ad accogliere circa 200 nuove postazioni di lavoro. Questo nuovo spazio dovrà essere situato in prossimità dell’attuale sede di via Moscova, preferibilmente entro i 250 metri da una fermata della metropolitana, per garantire la massima accessibilità al personale. Il contratto di locazione, che si stima potrebbe raggiungere i 17 milioni di euro per una durata di nove anni, sarà un elemento fondamentale per permettere l’inserimento delle nuove risorse in un ambiente di lavoro adeguato ed efficiente.

3. Ipotesi sullo svolgimento del concorso


Sebbene i dettagli ufficiali del concorso non siano ancora stati pubblicati, è possibile fare alcune previsioni sulla struttura e i requisiti della selezione sulla base di altri concorsi per profili simili. È probabile che la partecipazione al concorso sarà riservata a candidati in possesso di uno dei titoli di studio sopra menzionati, e che le prove verteranno su un’ampia gamma di materie giuridiche ed economiche.
I candidati dovranno dimostrare una solida preparazione in Diritto tributario, con particolare riguardo alla normativa fiscale italiana e internazionale. Altre materie centrali saranno il Diritto civile e commerciale, utile per comprendere i contratti e le obbligazioni, e il Diritto amministrativo, essenziale per chi dovrà lavorare in un contesto di amministrazione pubblica. Contabilità aziendale sarà un altro argomento rilevante, soprattutto per coloro che dovranno analizzare e verificare i bilanci delle imprese. Infine, non mancheranno probabilmente domande su Diritto penale, in particolare sui reati contro la pubblica amministrazione e i reati tributari, settori cruciali per la prevenzione e la gestione delle frodi fiscali.
Il concorso potrebbe prevedere una prova scritta e una orale, con un’attenzione particolare alla capacità di analisi e risoluzione di casi pratici. Gli aspiranti funzionari saranno chiamati a risolvere problemi di conformità fiscale e a fornire soluzioni in linea con la normativa vigente. Inoltre, la conoscenza dell’inglese o di altre lingue straniere potrebbe rappresentare un valore aggiunto, considerata la crescente internazionalizzazione delle imprese e delle normative fiscali.

4. Come rimanere informati sui bandi in uscita


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