Affitti a breve termine: il nuovo regolamento dell’Unione Europea

Il volume dei servizi di noleggio di alloggi tramite affitti a breve termine è aumentato con l’espansione di piattaforme online, quali Airbnb, Booking, Expedia e TripAdvisor, andando a occupare circa un quarto del totale degli alloggi turistici nell’UE. Essendovi differenze significative nei sistemi di registrazione per affitti a breve termine fra i Paesi dell’UE, l’Europarlamento ha licenziato un nuovo Regolamento, che sarà in vigore tra circa due anni.

Indice

1. Il regolamento sugli affitti a breve termine


Il 29 febbraio 2024 il Parlamento dell’Unione Europa ha adottato in via definitiva, con 493 voti favorevoli, 14 contrari e 33 astensioni, i nuovi requisiti sulle modalità di raccolta e condivisione dei dati afferenti ai servizi di locazione a breve termine, già concordati con i governi degli Stati membri. Una volta che il Consiglio adotterà il testo, sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore dopo 2 anni.

2. Gli obiettivi


Tramite il nuovo regolamento, si punta a promuovere un’economia delle piattaforme trasparente e responsabile, tutelando, nel contempo, i consumatori dalle offerte fraudolente relative agli affitti a breve termine.

Potrebbero interessarti anche:

3 La procedura di registrazione


Le piattaforme online che agevolano i servizi di locazione a breve termine per le proprietà che dichiarano di trovarsi negli Stati ove risulta già in vigore un processo di registrazione, fra cui l’Italia, saranno tenute a rispettare i nuovi obblighi di registrazione e di condivisione dei dati. Una procedura di registrazione online permetterà alle autorità competenti di identificare l’ospite e l’unità nonché di riscontrare le informazioni.

4. I servizi di locazione saranno più sicuri


Sulle piattaforme online ricade l’onere di assicurare che le informazioni fornite dai locatori siano affidabili e complete, e che il numero di registrazione risulti esplicitamente visibile. Saranno tenute, altresì, a effettuare controlli casuali delle informazioni. Le autorità competenti potranno sospendere i numeri di registrazione, chiedere alle piattaforme di rimuovere annunci illegali ovvero imporre sanzioni a piattaforme o a locatori non conformi.

5. Lo scambio dei dati


I paesi membri dell’UE istituiranno un unico punto di ingresso digitale finalizzato a ricevere dati dalle piattaforme su base mensile (come, ad esempio, il numero di notti prenotate, il numero di ospiti, l’indirizzo specifico, il numero di registrazione, l’URL relativo all’alloggio). La raccolta dei dati siffatti consentirà alle autorità di monitorare il rispetto dei procedimenti di registrazione degli ospiti e, inoltre, consentirà di attuare politiche adeguate nell’ambito dell’affitto di alloggi a breve termine.

Vuoi ricevere aggiornamenti costanti?


Salva questa pagina nella tua Area riservata di Diritto.it e riceverai le notifiche per tutte le pubblicazioni in materia. Inoltre, con le nostre Newsletter riceverai settimanalmente tutte le novità normative e giurisprudenziali!

Iscriviti alla newsletter
Iscrizione completata

Grazie per esserti iscritto alla newsletter.

Seguici sui social


Avv. Biarella Laura

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento