Affitti brevi: stop al check-in online per maggiore sicurezza

La recente circolare del Ministero dell’Interno ha sancito la fine del check-in remoto per le strutture ricettive.

Lorena Papini 04/12/24
Allegati

La recente circolare del Ministero dell’Interno ha sancito la fine del check-in remoto per le strutture ricettive. Questa modalità, che permetteva agli ospiti di accedere agli alloggi senza interazioni personali, tramite l’invio telematico dei documenti e codici di accesso, non è più ritenuta conforme agli standard di sicurezza richiesti dall’art. 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS). La decisione segna un passo importante verso un maggiore controllo e trasparenza nel settore degli affitti brevi. Per approfondire consigliamo il volume  Il danno da vacanza rovinata – La guida al risarcimento

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Indice

1. Le motivazioni della circolare


Sottoscritto dal capo della Polizia Vittorio Pisani e indirizzato a tutte le Prefetture, il documento evidenzia che l’identificazione degli ospiti all’arrivo nella struttura deve avvenire di persona, per verificare la corrispondenza tra i documenti forniti e l’effettiva identità degli alloggiati. Il Ministero ha espresso preoccupazione per i rischi legati alla prassi dell’identificazione da remoto, una modalità che, sebbene comoda, potrebbe consentire l’occupazione degli alloggi da parte di individui non registrati o identificabili.
La Corte Costituzionale, richiamata nella circolare, ha ribadito che l’obbligo di comunicare le generalità degli alloggiati è strettamente connesso a esigenze di sicurezza pubblica. La mancata verifica personale compromette tale obbligo, rendendo più difficile per le autorità intervenire rapidamente in caso di necessità. Per approfondire consigliamo il volume  Il danno da vacanza rovinata – La guida al risarcimento

FORMATO CARTACEO

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2. Ambiti di applicazione: case vacanze, scambi di alloggi e Marina resort


La normativa coinvolge diverse tipologie di strutture ricettive, inclusi:

  • Affitti brevi e case vacanze: La circolare sottolinea che anche le piattaforme come Airbnb devono conformarsi alle disposizioni, eliminando il self check-in automatizzato.
  • Scambi di alloggi su piattaforme come HomeExchange: È richiesto che i dati delle persone coinvolte vengano registrati sul portale Alloggiati Web per evitare l’inserimento di informazioni false.
  • Marina resort: Queste strutture, che offrono pernottamento su unità navali ormeggiate, devono rispettare le stesse regole previste per gli alloggi tradizionali, poiché equiparate a strutture ricettive ai fini fiscali e normativi.

La circolare precisa che eventuali eccezioni sollevate dai gestori di tali attività sono considerate infondate rispetto alla ratio della normativa.

3. Un cambio di passo: allerta e nuove responsabilità per i Prefetti


Il provvedimento riflette un contesto di allerta elevata in materia di sicurezza pubblica. La necessità di un controllo più rigoroso risponde a una visione preventiva, volta a garantire che ogni ospite sia identificabile e che le strutture siano consapevoli delle responsabilità che derivano dalla gestione degli alloggi.
I Prefetti avranno il compito di informare gli enti locali e le Camere di Commercio, facilitando l’adeguamento alle nuove disposizioni. L’obiettivo è assicurare un’applicazione uniforme della normativa, eliminando eventuali dubbi interpretativi.

4. Implicazioni per i gestori e gli ospiti del check-in online


Questo cambio normativo comporta diverse conseguenze:

  • Per i gestori: Maggiore impegno nell’identificazione degli ospiti e nella gestione delle pratiche burocratiche. Sarà necessario predisporre sistemi di accoglienza in presenza e formare il personale per garantire la conformità alle disposizioni.
  • Per gli ospiti: Una possibile riduzione della flessibilità negli orari di check-in, ma con la garanzia di maggiore sicurezza e tutela durante il soggiorno.

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