Dopo l’ordinanza n. 1744/08 dei giudici di Palazzo Spada, con cui la Dc di Pizza era stata riammessa alla prossima competizione elettorale, il rappresentante della lista ha rinunciato al giudizio con reviviscienza degli effetti della ordinanza con cui il TAR Lazio aveva respinto il ricorso
avverso il provvedimento di esclusione della lista, adottato dall’ufficio elettorale del Viminale.
Come si ricorderà, Pizza aveva presentato ricorso in Cassazione avverso l’esclusione della lista, e l’8 marzo l’ufficio centrale elettorale lo ha
respinto.
Pizza si era quindi rivolto a questo punto al Tar Lazio, sostenendo l’illegittimità dell’esclusione. Il tribunale amministrativo, però, a sua volta ha confermato la decisione della Cassazione.
Quindi il ricorso al Consiglio di Stato, e la decisione che ha ribaltato le precedenti precisando che rientrano nella giurisdizione cd. "domestica", le questioni relative alla verifica dei titoli di ammissione dei componenti, ma non quelle concernenti l’ammissione delle liste atteso che tali controversie, in quanto aventi ad oggetto atti amministrativi, devono ritenersi rientranti nella giurisdizione del GA. Di conseguenza il CdS avevava ordinato la riammissione della lista DC alla competizione elettorale del 13 e 14 aprile.
All’udienza dell’8.4.08 la DC di Pizza ha definitivamente rinunciato all’appello e la V sezione del CdS non ha potuto che dichiarare la
estinzione del giudizio di appello.
- qui la sentenza
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