Banche dati per sentenze in materia civile e tributaria: trasparenza e prevedibilità

Lorena Papini 21/11/23
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In arrivo due banche dati per sentenze di merito, finanziate anche con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L’obiettivo è quello di garantire la trasparenza delle decisioni e favorire la loro prevedibilità, mettendo a disposizione gratuitamente e liberamente le sentenze.

Indice

1. Lo sviluppo del progetto delle banche dati


I due progetti, sia nel civile che nel tributario, sono attesi entro fine anno: la banca dati delle sentenze civili di merito sarà rilasciata a dicembre, in linea con la scadenza fissata dal Pnrr a fine anno; il database con le sentenze tributarie, invece, è in scadenza a gennaio 2024, anche se, secondo il Sole 24Ore, “di fondo serpeggia la preoccupazione degli osservatori, anche interni alla Commissione nominata per elaborare la banca dati”.
Entrambi i database dovrebbero essere potenziati con intelligenza artificiale a linguaggio naturale: essa dovrebbe aiutare nella ricerca, ma anche a generare degli estratti delle pronunce, e offrire anche i precedenti dell’ufficio per mettere in luce l’orientamento, e i collegamenti con decisioni nei vari gradi di giudizio.


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2. I progetti pilota e per i database nazionali di civile e tributario


Sebbene i due database siano ancora in via di sviluppo, esiste un progetto che potrebbe fungere da precursore, messo a punto dalla Corte d’appello e dalla Procura generale di Perugia: «Abbiamo creato una banca dati – spiega il Procuratore generale di Perugia al Sole 24ore, Sergio Sottani – che mira a raccogliere tutte le sentenze del distretto, sia civili sia penali. Finora sono stati immessi oltre 2mila testi integrali, ma abbiamo a disposizione un programma per l’anonimizzazione delle pronunce civili, che ci consentirà di aprirle agli utenti esterni, a partire dagli avvocati. Stiamo anche inserendo le decisioni della Cassazione sui ricorsi contro le nostre pronunce». Esso include le massime, per ora elaborate dagli uffici.
Altri progetti interessanti sono quello realizzato a Brescia da Corte d’appello, Tribunale e Università sotto la guida del Presidente della Corte d’appello, che contiene 250 sentenze ed è in crescita, e quello della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con i Tribunali di Genova e di Pisa, che, secondo le parole del responsabile scientifico del Lider-Lab del Sant’Anna, Giovanni Comandè, “sta allenando l’algoritmo per annotare semanticamente le sentenze.”

3. Come funzioneranno i database


Come per il progetto di Perugia, la banca dati nazionale focalizzata sulle pronunce civili di merito dovrebbe includere una chatbot per la ricerca, un servizio di massimizzazione delle sentenze e il collegamento a precedenti e procedure. Intanto il ministero sta portando avanti la digitalizzazione di 3,5 milioni di fascicoli dei processi civili degli ultimi dieci anni di tribunali e corti d’appello e dei procedimenti in Cassazione per il caricamento nel database.
Stessi progetti sono previsti per il database di diritto tributario, a cui è stato dato il nome di Pro.di.gi.t., (processo digitale giustizia tributaria). In più, è prevista la creazione di una piattaforma di collegamento tra il Consiglio di presidenza della Giustizia tributaria e gli attori del contenzioso. I giudici avranno accesso diretto al proprio fascicolo, agli studiosi sarò dedicata una sezione relativa alla formazione, mentre i contribuenti potranno reperire informazioni sui propri procedimenti.

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