Bonus 80 euro: chi deve restituirlo?

Redazione 06/02/17

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Chi dovrà restituire nel 2017 il bonus di 80 euro voluto dal governo Renzi? Come l’anno scorso, saranno molti i contribuenti italiani che si troveranno a dover rinunciare al bonus Irpef percepito nel corso dei dodici mesi precedenti. La ragione è da ricercarsi nei limiti di reddito percepito, sia minimi che massimi, e in alcuni casi in errori nella presentazione del Modello 730.

Vediamo allora chi sarà tenuto nel 2017 a restituire il bonus da 80 euro e perché.

 

Come funziona il bonus di 80 euro?

Facciamo innanzitutto chiarezza: il famoso bonus di 80 euro, o “bonus Renzi“, è stato introdotto nel 2014 ed è riservato ai lavoratori dipendenti e a chi percepisce redditi assimilati da lavoro dipendente. Si tratta, per l’esattezza, di un credito Irpef che viene riconosciuto ogni mese direttamente in busta paga.

Normalmente, quindi, chi percepisce il bonus ha diritto a 960 euro in più all’anno (dodici mesi). Bisogna però sapere che l’incentivo viene rapportato ai mesi in cui si è effettivamente lavorato: chi lavora, ad esempio, per sei mesi percepirà solo 480 euro.

 

A chi spetta il bonus di 80 euro?

Non basta, tuttavia, essere lavoratori dipendenti per usufruire della misura.

Il bonus 80 euro è infatti riservato, nella sua forma piena, ai contribuenti che hanno un reddito annuo lordo complessivo (e quindi contando anche le altre entrate che esulano dal lavoro dipendente) compreso tra gli 8.000 e i 24.000 euro.

Chi percepisce tra i 24.000 e i 26.000 euro l’anno riceverà il bonus in maniera proporzionalmente ridotta; i dipendenti con reddito superiore a 26.000 euro perdono invece l’intero bonus. Similmente, non ha diritto a nessun bonus chi ha un reddito lordo inferiore agli 8.000 euro: questo perché per chi ha un reddito così basso le detrazioni da lavoro dipendente sono maggiori rispetto all’intero importo Irpef dovuto (incapienza d’imposta).

 

Chi dovrà restituire il bonus nel 2017?

Chi sarà costretto, allora, a restituire il bonus di 80 euro percepito durante il 2016?

Innanzitutto, come abbiamo visto, chi ha superato le soglie di reddito previste dalla legge. Non di rado i contribuenti che avrebbero diritto al bonus considerando il solo reddito da lavoro dipendente sono poi costretti a restituire al Fisco le somme erogate perché hanno superato durante l’anno la soglia dei 24.000 (o dei 26.000) euro a causa di altri redditi.

Si ricorda a tali contribuenti che sfortunatamente la somma percepita durante tutto l’anno andrà restituita non a rate ma in un’unica soluzione.

 

Gli errori nella dichiarazione dei redditi

C’è poi una seconda categoria di contribuenti che si troverà suo malgrado a dover restituire il bonus di 80 euro percepito nel 2016: i lavoratori che hanno commesso degli errori nella compilazione del Modello 730 precompilato.

Inesattezze ed errori nei campi relativi alle indicazioni dei bonus e delle detrazioni fiscali possono infatti portare alla fuoriuscita dai parametri previsti per l’erogazione del bonus. E questo, è bene sottolineare, anche se gli errori sono stati commessi dall’Agenzia delle Entrate e sono poi sfuggiti al controllo del contribuente.

È necessario, insomma, prestare la massima attenzione in sede di compilazione e revisione del Modello 730. Anche quando l’errore non sia stato commesso dal lavoratore.

Redazione

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