Sul punto la Corte Costituzionale aveva già precisato:”che l’attuale assetto normativo concernente il fine vita lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione e da bilanciare con altri beni costituzionalmente rilevanti», aveva deciso di rinviare la decisione di circa un anno (fissando due udienze per il 24 e il 25 settembre scorso) al fine di «consentire in primo luogo al Parlamento di intervenire con un’appropriata disciplina“.
In calce il comunicato stampa.
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