Cartabia, Ufficio del Processo grande opportunità
”Questi incontri nelle Corti di Appello sono di un’utilità straordinaria per mettere a fuoco le urgenze nella giustizia” – ha specificato la Guardasigilli – “Abbiamo tutti sulla spalle un’eredità molto pesante, ci siamo trovati una storia pregressa che ci ha consegnato una serie di difficoltà. Qualcosa però si è avviato, c’è tanto cammino ancora da fare, sono processi lunghi”.
Ripercorrendo tutto quello che si sta compiendo sul fronte giustizia, la Ministra ha parlato anche dei prossimi concorsi in atto, dalla ricerca di nuove figure (5.410 tra laureati e diplomati) ma anche e soprattutto al prossimo bando per la ricerca di 500 nuovi magistrati.
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Considerazioni sul concorso in magistratura
“Il numero di magistrati che c’è nel nostro paese è veramente troppo basso non so se lo guardiamo in percentuale per numero di abitanti rispetto al resto d’Europa, abbiamo un livello assolutamente inaccettabile insufficiente. Io non dico che sia solo questa la strada, ma sicuramente se c’è una domanda di Giustizia più alta è evidente che anche la possibilità di rispondere deve essere più adeguata per questo abbiamo.
Immediatamente in piena pandemia nel pieno inverno scorso riattivato il concorso per la magistratura quello che era fermo era stato bandito e 310 posti e poi adesso ce n’è un altro in gestazione concorsone da 500 posti, ma anche questo non basterà se non viene accompagnato anche da una riflessione sulla formazione del giurista a livello universitario e sulla preparazione degli aspiranti magistrati, perché è inutile ampliare le piante organiche se i concorsi che noi facciamo non selezionano mai nemmeno un numero sufficiente di posti i vincitori che possano coprire tutti i posti messi a bando, c’è qualche cosa da sbloccare in questo elemento perché se noi mettiamo a bando 300 posti e i vincitori sono 250 non lo so e non sto dicendo cose reali perché non so quali saranno gli esiti della commissione che sta ancora lavorando o se ne metteremo 500 e superano il concorso in 300 vuol dire che non è neanche un problema di piante organiche c’è prima qualche elemento che ci deve far interrogare se l’accesso alla magistratura e la formazione degli studi giuridici sia attuale adeguata oppure se le forme concorsuali che abbiamo immaginato siano corrispondenti con la realtà che oggi”.
Il volume d’approfondimento per il Concorso dell’Ufficio del Processo
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