Ceto bancario

Favorevole al ceto bancario: il Tribunale di Catania ha emesso un’importante sentenza di condanna di una società correntista al risarcimento in favore della Banca per lite temeraria; dichiarata “generica” l’eccezione di usurarietà se non indicato in quali trimestri ed in che misura; definita la non unicità dei conti correnti in presenza di precise condizioni

Il fatto

La Banca ha ottenuto un importante riconoscimento per l’intero ceto bancario.
In data 30.10.2018, il Tribunale di Catania, in un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, ha emesso la sentenza n. 4287/2018 con cui ha rigettato in toto l’opposizione e condannato la società correntista alle spese di causa ed al risarcimento in favore della Banca per lite temeraria.

La decisione

Tale Sentenza segna una decisa battuta di arresto per per il popolo dei correntisti che sempre più frequentemente si affidano ad atti di citazione impersonali, spesso non assistiti da perizie di parte e che presumono di poter affidare al Ctu l’onere di provare la pretesa postulata.

In tale Sentenza il Magistrato dà atto della indicazione nella contrattualistica dei tassi di interesse e delle altre condizioni economiche, ivi incluso della cms ritenuta “espressamente fissata” e dunque riconosciuta.

Importante anche la posizione assunta in merito alla presunta usurarietà: viene infatti dichiarata “generica” la deduzione in ordine al presunto superamento dei tassi fissati dalla L.108/96, giacchè il correntista non ha indicato in quali trimestri e in che misura la banca avrebbe applicato interessi superiori al limite fissato dalla citata normativa.

Un’altra importante pietra miliare viene posta in merito alla “unicità dei rapporti” che il Magistrato catanese esclude in quanto non riscontrata la “coincidenza della data di accensione del secondo rapporto con la data chiusura del primo” ed inoltre perchè “non è provato che il saldo del rapporto più risalente sia stato girocontato sul conto di più recente apertura” ed infine “per la mancanza del requisito di identità degli intestatari del primo e del secondo conto”.

Volume consigliato

Come difendere il contraente debole nel contenzioso bancario

Questa nuovissima Opera è un’analisi operativa degli aspetti sostanziali e processuali della disciplina bancaria, alla luce della più recente giurisprudenza e delle ultime novità del settore sulla polizza assicurativa nel calcolo del TAEG, il trattamento dell’usura sopravvenuta e la tutela della concorrenza e nullità contrattuale. Strumento indispensabile per il Professionista che deve affrontare le questioni più controverse, il testo esamina le fattispecie più comuni quali l’usura e l’anatocismo e quelle meno note ma di significativa importanza, in particolare i contratti di cessione del quinto, le clausole di chargeback, il prestito vitalizio ipotecario e il pegno mobiliare non possessorio.Il volume fornisce all’operatore del diritto, nella seconda e terza parte della trattazione, gli strumenti normativi ed operativi per una gestione efficace della controversia e per impostare la migliore strategia per la tutela del contraente debole in sede di giudizio, a partire dall’analisi del diritto bancario e diritto processuale bancario. Arricchisce la trattazione, l’accesso gratuito per 30 giorni alla piattaforma Diritto e Contenzioso Bancario DCB, il più innovativo strumento professionale per quanti operano in ambito bancario, una banca dati con news, pubblicazioni, normativa e giurisprudenza, che supporta il Professionista nella consultazione dei documenti e suggerisce i materiali collegati.Andrea Agnese, Avvocato in Milano con master in Giurista di Impresa.

Andrea Agnese | 2018 Maggioli Editore

87.00 €  82.65 €

silvana mascellaro

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento