Clausole ESG nei contratti: criteri di sostenibilità nel commercio

L’integrazione dei criteri ESG attraverso clausole nei contratti commerciali è un passo fondamentale per le aziende orientate alla sostenibilità.

Lorena Papini 14/11/24
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L’integrazione dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance) nei contratti commerciali rappresenta un passo fondamentale per le aziende orientate alla sostenibilità. Questo articolo esplora cosa siano le ESG, la normativa di riferimento, l’inclusione di clausole ESG negli statuti societari e nei contratti commerciali. Per approfondire questo tema abbiamo organizzato il corso Percorso Sostenibilità ESG. Strumenti pratici per le professioni

Indice

1. Cosa sono le ESG?


Le ESG, acronimo di Environmental, Social, e Governance, rappresentano un insieme di criteri per valutare le prestazioni ambientali, sociali e di governance delle aziende. Secondo quanto riportato in questo articolo, le ESG offrono un approccio sistematico per comprendere e misurare l’impatto delle attività aziendali su temi cruciali come il cambiamento climatico, i diritti umani e la gestione responsabile. Tali criteri sono diventati essenziali non solo per la valutazione del valore delle aziende ma anche per soddisfare le aspettative di investitori e consumatori sempre più attenti alla sostenibilità. L’adozione di criteri ESG nelle pratiche aziendali risponde anche all’esigenza di trasparenza, responsabilità e innovazione sociale, contribuendo a costruire un modello di impresa più resiliente e orientato al futuro.

2. I più importanti interventi legislativi sulle ESG


La legislazione ESG è in continua evoluzione, con l’obiettivo di regolamentare e promuovere pratiche aziendali sostenibili. Di particolare importanza risultano normative come la Direttiva Europea sulla rendicontazione non finanziaria (NFRD) e la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che impongono alle aziende di fornire informazioni dettagliate sulle loro pratiche ESG. Queste normative obbligano le società a rendere pubblici i dati riguardanti le loro performance ambientali e sociali, l’impatto sulla comunità e i processi di governance. Inoltre, la legge italiana prevede specifiche linee guida per il rating ESG, che determina l’aderenza delle aziende agli standard di sostenibilità, e la recente normativa CS3D impone anche obblighi di due diligence per la catena di fornitura, enfatizzando la necessità di controllare i fornitori in base a criteri etici e ambientali.

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3. Clausole ESG nello statuto societario


L’integrazione delle clausole ESG nello statuto societario è una pratica emergente che ridefinisce il concetto di profitto, ponendo le basi per una responsabilità sociale più marcata. Inserire clausole ESG nello statuto consente alle aziende di formalizzare il proprio impegno verso la sostenibilità, vincolando gli amministratori al rispetto di obiettivi etici e ambientali. Tali clausole possono comprendere, ad esempio, impegni sulla riduzione delle emissioni di carbonio, sulla parità di genere e sul rispetto dei diritti umani. L’inclusione di queste clausole nello statuto non solo rafforza l’immagine sostenibile dell’azienda, ma crea anche un quadro normativo interno che regola il comportamento degli stakeholder e ne indirizza le decisioni verso il rispetto di standard ambientali e sociali.

4. Clausole ESG nei contratti commerciali


Le clausole ESG nei contratti commerciali rappresentano uno strumento fondamentale per garantire la conformità e l’impegno dei partner commerciali a rispettare gli standard di sostenibilità. Sempre più aziende inseriscono nei contratti clausole di sostenibilità che richiedono ai fornitori di adottare pratiche responsabili. Queste clausole stabiliscono obblighi specifici per i partner riguardo alla gestione dei rifiuti, alla riduzione dell’impatto ambientale e al rispetto dei diritti dei lavoratori. Inoltre, le clausole ESG consentono alle aziende di monitorare e verificare il rispetto di tali obblighi da parte dei fornitori, prevedendo anche sanzioni in caso di violazioni. Questo approccio promuove una gestione etica della catena di fornitura e contribuisce a migliorare la reputazione aziendale.

Percorso Sostenibilità ESG. Strumenti pratici per le professioni


Per approfondire questo tema abbiamo organizzato il corso Percorso Sostenibilità ESG. Strumenti pratici per le professioni.
Il percorso formativo si propone come un percorso formativo altamente operativo e specializzato per i professionisti e figure manageriali che devono affrontare la sfida della sostenibilità e della rendicontazione ESG all’interno di aziende, studi legali, organizzazioni pubbliche e private. Attraverso 15 ore di formazione suddivise in 4 incontri, i partecipanti acquisiranno competenze specifiche e strumenti pratici per applicare le normative, integrare i criteri ESG nei processi aziendali e investire nella sostenibilità come vantaggio competitivo per creare valore a lungo termine.
Il ciclo di webinar si distingue per il taglio operativo e per l’uso di un approccio concreto che i partecipanti potranno trasferire nei propri contesti professionali, con riferimento agli aspetti della rendicontazione, ai profili di interesse propri delle professioni legali, tecnico-ingegneristiche e del management delle imprese pubbliche e private. I temi trattati spaziano dalla rendicontazione ESG ai nuovi obblighi normativi, dalle opportunità strategiche alle tecnologie che favoriscono l’implementazione della sostenibilità, consentendo ad ogni professionista di approfondire e ampliare le competenze anche in un’ottica interdisciplinare.
 
Obiettivi Formativi
– Redigere un report di sostenibilità secondo il VSME ESRS, utilizzando la versione completa composta dal Modulo Base, il Modulo PAT (Policies, Actions and Targets) e il Modulo BP (Business Partners).
– Fornire consulenza strategica alle PMI per integrare la sostenibilità nella loro operatività, migliorare le relazioni con gli stakeholder e facilitare l’accesso a finanziamenti sostenibili.
– Integrare i fattori ESG nelle pratiche di governance aziendale e nella compliance, con particolare attenzione al D.Lgs. 231/2001, gestendo i rischi legati a salute, sicurezza, anticorruzione e reati ambientali.
– Identificare e mitigare i rischi legali legati agli ESG, prevenendo contenziosi e sanzioni regolamentari.
– Progettare e implementare strategie di edilizia sostenibile, con particolare focus sulla normativa europea (EPBD, Green Deal, Case Green).
– Applicare i principi di sostenibilità nel proprio ambito professionale, sfruttando le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione, per innovare processi e modelli di business sostenibili.

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