Codice Contratti Pubblici: principi di risultato e fiducia

Con il D. Lgs 31 marzo 2023 n. 36 è stato emanato il nuovo codice dei Contratti Pubblici che sostituisce il D. Lgs 18 aprile 2016 n. 50.
Tra le novità più rilevanti vi sono 11 principi generali che sono contenuti nella parte prima del titolo I del Codice.
Nel Nuovo Codice si prefigura, quindi, una diversa impostazione normativa che orienterà tutta l’attività contrattuale dei soggetti pubblici nel rispetto, tra l’altro, del principio del risultato e della fiducia.

Per l’approfondimento consigliamo: Le principali novità del Codice dei contratti pubblici

Indice

1. Nuovo Codice dei Contratti Pubblici


Il Codice del Contratti Pubblici del 2023, derivante dagli impegni assunti dal nostro Paese con l’Unione Europea, ha avuto il merito di aggiungere la possibilità per la Pubblica Amministrazione di stipulare qualsiasi tipo di contratto non solo, come era per il passato, con un diretto collegamento ad un interesse pubblico.
Invero, viene definito come “Contratto Pubblico”, anche quello diverso da appalti e concessioni, conclusi da una stazione appaltante o da un ente concedente.
Oggi, infatti, il Nuovo Codice, nel novellata e completa articolazione che entrerà effettivamente in vigore il 1° gennaio 2024 (si ricordi che, parzialmente, l’entrata in vigore è riferibile al 1° luglio 2023), si pone come obiettivo di attuare, nel concreto:

  • Accelerazione: intesa come massima velocizzazione delle procedure ma non solo “sulla carta”;
  • Semplificazione: aumento della discrezionalità delle amministrazioni;
  • Digitalizzazione: traduzione in forma digitale di tutte le procedure;
  • Tutela: realizzata a protezione dei lavoratori e delle imprese.

Nella nuova impostazione, dunque, si tende a garantire il rispetto del principio del risultato e della fiducia.


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2. Principio del risultato


Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti perseguono il risultato dell’affidamento del contratto pubblico e della sua esecuzione con la massima tempestività ed il migliore rapporto possibile tra qualità e prezzo
Invero tali obiettivi dovranno essere perseguiti dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti nel rispetto dei principi di legalità (rispetto della normativa vigente), trasparenza (massima semplicità e celerità nella corretta applicazione delle regole del codice e ne assicura la piena verificabilità) e concorrenza (tra gli operatori economici per a conseguire il miglior risultato possibile per l’affidamento e l’esecuzione dei contratti).
Il principio del risultato costituisce, dunque, un criterio prioritario per l’esercizio del potere discrezionale e per valutare la responsabilità del personale che svolge funzioni amministrative o tecniche nelle fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti, oltreché per l’attribuzione degli incentivi (secondo le modalità previste dalla contrattazione collettiva e dai regolamenti).
Il principio permetterà, secondo il legislatore, di dare una migliore attuazione, nel settore dei contratti pubblici, al principio del buon andamento e dei correlati principi di efficienza, efficacia ed economicità per perseguire interessi concreti della comunità e per il raggiungimento degli obiettivi dell’Unione europea.

3. Principio della fiducia


Il legislatore, con tale principio, ha voluto affermare che, nel settore dei contratti pubblici, l’attribuzione e l’esercizio del potere, dovrà fondarsi sulla fiducia reciproca tra i funzionari, i cittadini e gli operatori economici.
Il principio della fiducia, invero, dovrà favorire e valorizzare l’iniziativa e l’autonomia decisionale dei funzionari pubblici, con particolare riferimento alle valutazioni e alle scelte per l’acquisizione e l’esecuzione delle prestazioni secondo il principio del risultato.
Ebbene nell’ambito delle attività svolte nelle fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti, costituirà colpa grave la violazione di norme di diritto e degli auto-vincoli amministrativi, nonché la palese violazione di regole di prudenza, perizia e diligenza e l’omissione delle cautele e verifiche preventive normalmente richieste nell’attività amministrativa.
Non costituirà colpa grave la violazione o l’omissione determinata dal riferimento a indirizzi giurisprudenziali prevalenti o a pareri delle autorità competenti.
La norma ed i principi, dunque, si pongono l’obiettivo di creare un rapporto di fiducia tra i cittadini (fruitori dei servizi pubblici) e la una pubblica amministrazione (che dovrà operare in modo trasparente, corretta e competente).

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Le principali novità del Codice dei contratti pubblici

Il volume ha lo scopo di fornire dei focus specifici sulle più rilevanti modifiche introdotte dal nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36), entrato in vigore il 1° aprile 2023 ed efficace, pur se non integralmente, dal 1° luglio 2023.La trattazione è stata pensata, e sviluppata, in modo differente rispetto alla classica manualistica; si sono infatti voluti evitare gli appesantimenti dottrinali, limitando al massimo i richiami normativi e riportando solamente quelli indispensabili per meglio inquadrare le principali novità rispetto al precedente Codice degli appalti (D.Lgs. 50/2016).In particolare, l’Autore illustra i nuovi principi del “risultato”, della “fiducia” e dell’“accesso al mercato”, la valorizzazione della semplificazione, dell’accelerazione e della digitalizzazione, la nuova figura del RUP (che da Responsabile Unico del Procedimento assume il ruolo di Responsabile Unico di Progetto), per poi ripercorrere tutte le innovazioni seguendo lo sviluppo della procedura di gara, dalla progettazione/programmazione all’esecuzione del contratto.Il taglio della pubblicazione, che si articola attraverso brevi approfondimenti degli istituti e un apparato di essenziali considerazioni pratico-operative, rende il volume adatto non solo a chi si occupa di appalti nella pubblica amministrazione e negli uffici gare delle imprese, ma anche a chi intendesse approfon- dire la conoscenza in vista di esami e/o concorsi per il pubblico impiego.Stefano UsaiVice segretario, responsabile dei servizi: Staff e direzione; Gestione delle risorse finanziarie e umane. Responsabile per la trasparenza ai sensi del D.Lgs. 33/2013 e dell’accesso civico; funzionario sostituto ai sensi dell’art. 2 della legge 241/1990. Formatore in materia di appalti e attività degli Enti locali in genere, autore di articoli e di numerose pubblicazioni in materia.

Stefano Usai | Maggioli Editore 2023

Carmine Di Monaco

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