I telegiornali e le grandi testate giornalistiche ci tengono aggiornati, minuto per minuto, sull’evoluzione di questo conflitto che, inevitabilmente ci riporta a circa 80 anni fa, alla seconda guerra mondiale.
Come sta intervenendo l’Italia?
Ad oggi sono stati emanati due decreti legge che predispongono misure urgenti per la crisi in Ucraina.
Vediamoli nel dettaglio.
Il Decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14:
- autorizza fino al 30 settembre 2022 la partecipazione di personale militare alle iniziative della NATO nella Very High Readiness Joint Task Force (VJTF);
- autorizza la partecipazione di personale militare per il potenziamento dell’Alleanza NATO, come la presenza in Lettonia, la sorveglianza dello spazio aereo dei paesi alleati, la sorveglianza navale nell’area sud dei Paesi NATO e della missione Air policing;
- autorizza la spesa di 12.000.000 di euro per la cessione, a titolo gratuito, di mezzi e materiali di equipaggiamento militari non letali di protezione alle autorità governative dell’Ucraina;
- autorizza, in deroga alla legge 11 agosto 2014, n. 125, il Ministro degli affari esteri a disporre interventi di assistenza o di cooperazione in favore delle autorità e della popolazione dell’Ucraina, fino al 31 dicembre 2022;
- incrementa di 10 milioni di euro per il 2022 la dotazione finanziaria delle ambasciate e degli uffici consolari, al fine di potenziare la protezione degli uffici all’estero e del relativo personale e degli interventi a tutela dei cittadini.
Aggiornamento del 14 aprile 2022:
Il Decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14 è stato convertito nella Legge 5 aprile 2022, n. 28.
>> Clicca QUI per leggere il testo coordinato del decreto con le modifiche apportate in sede di conversione
Il Decreto-legge 28 febbraio 2022, n. 16:
- autorizza fino al 31 dicembre 2022, la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina;
- autorizza misure finalizzate all’aumento della disponibilità di gas e alla riduzione programmata dei consumi di gas previste dal Piano di emergenza del sistema italiano del gas naturale di cui al decreto 18 dicembre 2019. Il fine è quello di fronteggiare l’eccezionale instabilità del sistema nazionale del gas naturale derivante dalla guerra in Ucraina anche allo scopo di consentire il riempimento degli stoccaggi di gas dell’anno termico 2022-2023;
- incrementa di 54.162.000 euro i fondi per i centri di trattenimento e di accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina;
- istituisce un apposito fondo con una dotazione pari a 500.000 euro per misure a sostegno degli studenti, dei ricercatori e dei docenti di nazionalità ucraina che svolgono attività di studio o ricerca presso le università, le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e gli enti di ricerca.
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