Come ogni anno, nell’attesa delle vacanze estive, ci chiediamo come vivere questo periodo in piena sicurezza della privacy. Il Garante per la privacy ha pubblicato un elenco di suggerimenti per vivere le vacanze estive. In particolare, tra i diversi consigli proposti ha fornito diverse raccomandazioni sulla condivisione social di selfie e foto, sull’utilizzo di smartphone e tablet nelle connessioni wi-fi offerte da bar, ristoranti, stabilimenti balneari e hotel.
Ascolta anche il nostro podcast in materia: PODCAST -Sicurezza in vacanza: difendi la tua privacy in 10 punti
Per una lettura leggera ed interessante sul mondo della privacy, consigliamo: Non ERA un Libro per Hacker”, che presenta una brillante raccolta di fatti realmente accaduti e storie avvincenti sul mondo della cybersicurezza.
Indice
1. Condivisione di foto e video delle vacanze
Chi in vacanza non ama condividere foto o video? Ormai è un’abitudine diffusa pubblicare sui social foto e video delle proprie ferie estive, ma bisogna stare attenti a non violare la privacy altrui. Non tutti vogliono apparire on line, essere riconosciuti o far sapere dove e con chi si trovano durante le ferie estive. Se si postano foto o video in cui compaiono altre persone, è sempre meglio prima accertarsi che queste siano d’accordo, specie se si inseriscono poi anche dei tag con nomi e cognomi.
Su indicazione del Garante è bene poi stare attenti a foto e video dei propri figli, perché le immagini dei minori pubblicate on line possono finire anche nelle mani di malintenzionati: meglio quindi evitare di “postarle”, oppure almeno utilizzare alcune accortezze, come rendere irriconoscibile il viso del minore (ad esempio, utilizzando programmi di grafica per “pixellare” i volti, semplici da usare e disponibili anche gratuitamente online, o posizionando semplicemente sopra una “faccina” emoticon), oppure limitare le impostazioni di visibilità delle immagini solo alle persone fidate.
2. Utilizzo del wi-fi offerto da bar, hotel, ristoranti
Se si usano le connessioni wi-fi offerte da bar, ristoranti, stabilimenti balneari e hotel e non si è certi degli standard di sicurezza impostati per proteggere il wi-fi da virus e rischi di intrusione, meglio adottare alcune accortezze, come:
– evitare di accedere a servizi online che richiedono credenziali di accesso (ad esempio, alla propria webmail, ai social network, ecc.),
– fare acquisti on line con la carta di credito
– utilizzare il conto bancario on line.
3. Altri consigli in materia di privacy in vacanza
Disattivare la geolocalizzazione di smartphone e tablet. Per gli amanti della riservatezza che non vogliono far sapere dove sono durante le vacanze estive, il suggerimento è disattivare le opzioni di geolocalizzazione di smartphone e tablet (se non indispensabili per specifici servizi), oltre a quelle dei social network utilizzati.
Attenzione ai post social che fanno sapere ad eventuali malintenzionati che la propria casa è vuota. Il pericolo aumenta se poi si scrive anche quando si parte e per quanto tempo si resterà in ferie. Il suggerimento del Garante è innanzitutto quello di evitare di diffondere on line informazioni molto personali, come ad esempio l’indirizzo di casa o le foto del proprio appartamento.
Utilizzo di prodotti e sistemi domotici: rischio di attacchi informatici. Se sono presenti in casa prodotti e sistemi domotici, è importante ricordare che questi utili dispositivi – al pari di tutte le tecnologie connesse online – possono essere esposti ad attacchi informatici, virus e malware. Laddove possibile, è quindi bene assicurarsi che siano protetti, ad esempio impostando password sicure e aggiornando costantemente il software per garantire una maggiore protezione.
Controllare le impostazioni privacy dei social network. Anche in vacanza, è bene controllare le impostazioni privacy dei social network utilizzati, limitando magari la visibilità e la condivisione dei post ai soli amici. Altra buona regola è fare attenzione a non accettare sconosciuti nella cerchia di amicizie on line. In generale, se disponibili, è bene attivare particolari misure di sicurezza come, ad esempio, il controllo degli accessi al proprio profilo social o un codice di sicurezza da ricevere via sms o e-mail nel caso si acceda ai social network da dispositivi diversi da quelli abituali. In questo modo è possibile accorgersi in tempo di eventuali accessi abusivi alle proprie pagine social personali e di furti di identità.
Utilizzo del pc di alberghi, bar, Internet cafè. Durante un viaggio può capitare di utilizzare il pc di un Internet café o una postazione web messa a disposizione dall’albergo per controllare l’e-mail personale o i propri profili social. È importante in questi casi ricordare – una volta terminata la consultazione – di “uscire” dagli account, rimuovendo così ogni impostazione che consenta di salvare le proprie credenziali nei browser di navigazione.
Utilizzo della domotica in casa. Se sono presenti in casa prodotti e sistemi domotici, è importante ricordare che questi utili dispositivi – al pari di tutte le tecnologie connesse online – possono essere esposti ad attacchi informatici, virus e malware. Laddove possibile, è quindi bene assicurarsi che siano protetti, ad esempio impostando password sicure e aggiornando costantemente il software per garantire una maggiore protezione. Prima di partire si può decidere di spegnere o disconnettere i dispositivi smart che non è strettamente necessario restino attivi. Per quelli che restano operativi, si possono eventualmente impostare sistemi di alert per controllare anche a distanza il loro funzionamento e magari monitorare anche lo stato della casa.
Offerte di viaggi: attenzione ai click e a fornire informazioni. È bene fare attenzione a eventuali messaggi che contengono offerte straordinarie riguardo viaggi e affitti di case per le vacanze da ottenere, ad esempio, cliccando su link che richiedono dati personali o bancari.
Virus informatici, software spia, ransomware e phishing possono essere in agguato.
In generale, se si utilizzano servizi online per prenotare hotel, viaggi aerei, automobili a noleggio, ecc., è più prudente:
– usare carte di credito prepagate o altri sistemi di pagamento che permettono di evitare la condivisione di dati del conto bancario o della carta di credito,
– impostare sistemi di alert che avvisano in tempo reale delle transazioni che avvengono sul conto o sulla carta di credito, per accorgersi di eventuali addebiti non autorizzati e, nel caso, rivolgersi subito alla propria banca o al gestore delle carte,
– controllare che l’indirizzo internet dei siti su cui si fanno pagamenti on line non appaia anomalo (ad esempio, verificare se non corrisponde al nome dell’azienda che dovrebbe gestirlo),
– controllare che vengono rispettate le procedure di sicurezza standard per i pagamenti on line (ad esempio, la URL – cioè l’indirizzo – del sito deve iniziare con “https” e avere il simbolo di un lucchetto).
Attenzione al download di app per giochi, film e suggerimenti turistici. In vacanza molti utenti di smartphone e tablet scaricano film, app per giochi, suggerimenti turistici, ecc.. Questi prodotti possono anche nascondere virus o malware (cioè, software pericolosi).
Per proteggersi, si possono mettere in pratica alcune precauzioni di base:
– scaricare le app dai market ufficiali;
– leggere con attenzione le descrizioni delle app (se, ad esempio, nei testi sono presenti errori e imprecisioni, c’è da sospettare);
– consultare eventuali recensioni degli altri utenti per verificare se sono segnalati problemi di sicurezza dei dati nell’uso di una determinata app, di una piattaforma per il download di film, di un sito, ecc.;
– evitare che i minori possano scaricare film, app o altri prodotti informatici da soli, magari impostando limitazioni d’uso sul loro smartphone o creando profili con impostazioni d’uso limitate se usano quello dei genitori.
Ladri di tablet e smartphone non vanno mai in vacanza. Durante le vacanze, può purtroppo accadere che smartphone e tablet siano smarriti o vengano rubati. È quindi bene seguire alcune accortezze:
– non conservare dati troppo personali sui device (ad esempio, password o codici bancari)
– evitare che i browser e le app memorizzino le credenziali di accesso a siti e servizi (ad esempio, posta elettronica, social network, e-banking),
– impostare un codice di accesso sicuro e conservare con cura il codice IMEI, che si trova sulla scatola al momento dell´acquisto e che serve a bloccare il dispositivo a distanza,
– prima di partire potrebbe inoltre essere utile fare un backup di tutte le informazioni (numeri di telefoni, foto, ecc.).
Messaggi con allegati o link anomali. Alcuni messaggi che ci arrivano anche via whatsapp potrebbero contenere virus, malware o esporre al rischio di spam. È quindi sempre bene fare molta attenzione prima di scaricare programmi, aprire eventuali allegati o cliccare su link che possono essere contenuti nel testo o nelle immagini presenti all´interno dei messaggi ricevuti. Si possono poi adottare semplici precauzioni: ad esempio, non rispondere a messaggi provenienti da sconosciuti. Se si usa un pc, si può passare il mouse su un link senza cliccarlo e verificare – in basso a sinistra nel browser – la URL reale al quale si è indirizzati.
Utilizzo droni in vacanza. Se si fa volare a fini ricreativi un drone munito di fotocamera su una spiaggia o in un altro abituale luogo di vacanza, è meglio evitare di invadere gli spazi personali e l’intimità delle persone. La diffusione di riprese realizzate con il drone (sul web, sui social media, in chat) può avvenire solo con il consenso dei soggetti ripresi, fatti salvi particolari usi connessi alla libera manifestazione del pensiero, come quelli a fini giornalistici. Negli altri casi, quando è eccessivamente difficile raccogliere il consenso degli interessati, è possibile diffondere le immagini SOLO se i soggetti ripresi non sono riconoscibili, o perché ripresi da lontano, o perché si sono utilizzati appositi software per oscurare i loro volti.
Occorre poi evitare di riprendere e diffondere immagini che contengono dati personali come targhe di macchine, ecc. Le riprese che violano gli spazi privati altrui (es: la casa delle vacanze, la camera d’albergo, ecc.) sono invece sempre da evitare, anche perché si potrebbero violare norme penali. Non si possono usare droni per captare volontariamente conversazioni altrui. Per una lettura leggera ed interessante sul mondo della privacy, consigliamo: Non ERA un Libro per Hacker”, che presenta una brillante raccolta di fatti realmente accaduti e storie avvincenti sul mondo della cybersicurezza.
Non ERA un libro per Hacker
Tra falsi miti e storie gonfiate sul cybercrime si racconta tutto e il contrario di tutto, distorcendo la percezione della realtà del fenomeno.Il libro è stato scritto con l’obiettivo di raccontare fatti realmente accaduti e storie avvincenti dove la sicurezza informatica e le indagini digitali vengono raccontate usando un linguaggio semplice e divulgativo. Stefano, in ogni storia, racconta un pezzo di sé e della sua pluriennale esperienza nel settore.Attacchi informatici, indagini oltreoceano e virus sofisticati accompagneranno il lettore in una serie di avvincenti avventure i cui protagonisti sembrano a volte usciti da serie televisive e film campioni di incassi.Stefano FratepietroDefinito “hacker buono”, citato da “La Repubblica” tra le 50 persone della cybersecurity italiana da seguire, è conosciuto a livello internazionale come padre e fondatore del progetto DEFT Linux, uno dei sistemi per le indagini informatiche più usato nel mondo. Imprenditore, professore a contratto per l’Università degli Studi di Bologna e per il Consorzio CINEAS del Politecnico di Milano, ha partecipato come consulente tecnico a casi di fama nazionale ed internazionale come il caso “Volkswagen Dieselgate” e Telecom Italia – Sismi. È consulente di cybersecurity per realtà televisive e radiofoniche come “Report”, “Le Iene”, “Omnibus La7” e “Radio Rai”.
Stefano Fratepietro | Maggioli Editore 2024
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