Nella seduta di giovedì 26 ottobre la Camera ha approvato, con 190 voti favorevoli e nessuno contrario, il disegno di legge recante disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica (C. 1294-A) e le abbinate proposte di legge (C. 439-603-1245-1377). Il testo consta di 18 articoli.
Per approfondire si consiglia il volume: La violenza di genere e domestica
Indice
- 1. Rafforzamento delle misure in tema di ammonimento e di informazione alle vittime
- 2. Potenziamento delle misure di prevenzione
- 3. Misure in materia di formazione dei ruoli di udienza e trattazione dei processi
- 4. Trattazione spedita degli affari nella fase cautelare
- 5. Disposizioni in materia di attribuzioni del procuratore della Repubblica
- 6. Iniziative formative in materia di violenza contro le donne e violenza domestica
- 7. Termini per la valutazione delle esigenze cautelari
- Volume consigliato
1. Rafforzamento delle misure in tema di ammonimento e di informazione alle vittime
L’articolo 1 allarga l’ambito di operatività della normativa in ambito di ammonimento del questore sia d’ufficio che su richiesta della persona offesa. Si prevede che il prefetto possa adottare, a determinate condizioni, misure di vigilanza dinamica, nel caso di rischio di commissione di reati riguardanti la violenza di genere o domestica. Inoltre, amplia l’ambito oggettivo di applicazione degli obblighi informativi alle vittime di violenza da parte delle forze dell’ordine, dei presidi sanitari e delle istituzioni pubbliche.
2. Potenziamento delle misure di prevenzione
L’articolo 2 va a novellare in parte il codice antimafia e le misure di prevenzione (D. Lgs. 159/2011), ampliando l’operatività da parte della autorità giudiziaria delle misure di prevenzione personali (ad oggi applicabili ai soggetti indiziati dei delitti di atti persecutori nonché di maltrattamenti contro familiari e conviventi) pure ai soggetti indiziati di alcuni gravi reati che ricorrono nell’ambito dei fenomeni della violenza di genere e della violenza domestica. Inoltre, interviene sulla misura della sorveglianza speciale.
3. Misure in materia di formazione dei ruoli di udienza e trattazione dei processi
L’articolo 3 garantisce priorità assoluta nella formazione dei ruoli di udienza e nella trattazione dei processi pure afferenti ai reati di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa; di costrizione o induzione al matrimonio; di lesioni personali aggravate; di deformazione dell’aspetto della persona tramite lesioni permanenti al viso; diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti e di stato di incapacità procurato attraverso violenza laddove ricorrano le circostanze aggravanti ad effetto speciale, e pertanto il reo ha agito col fine di far commettere un reato, ovvero la persona resa incapace commette, in detto stato, un fatto previsto dalla legge come delitto.
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4. Trattazione spedita degli affari nella fase cautelare
L’articolo 4 prevede che, per i processi relativi ai delitti di violenza di genere e domestica, debba essere assicurata priorità pure all’istanza di misura cautelare personale nonché alla decisione sulla medesima.
5. Disposizioni in materia di attribuzioni del procuratore della Repubblica
L’articolo 5 contiene misure per agevolare la specializzazione degli uffici requirenti in materia di violenza di genere e domestica.
6. Iniziative formative in materia di violenza contro le donne e violenza domestica
L’articolo 6 prevede iniziative formative in materia di violenza contro le donne e violenza domestica.
7. Termini per la valutazione delle esigenze cautelari
L’articolo 7 interviene sul procedimento di applicazione delle misure cautelari nei procedimenti afferenti a delitti di violenza domestica e di genere, prevedendo che il PM debba richiedere l’applicazione della misura entro 30 giorni dall’iscrizione della persona nel registro delle notizie di reato e il giudice debba pronunciarsi sulla richiesta nei 20 giorni decorrenti dal deposito dell’istanza cautelare in cancelleria.
Volume consigliato
Il testo inquadra il fenomeno della violenza di genere dal punto di vista sociale e antropologico, investiga le modalità della violenza psicologica, analizza la normativa vigente e la sua evoluzione nel tempo, propone strumenti di indagine e di intervento nonché tecniche di audizione delle vittime.
La violenza di genere e domestica
Negli ultimi anni è decisamente cresciuta l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica verso il fenomeno della violenza contro le donne, anche perché non passa giorno, purtroppo, in cui non si abbia notizia di minacce, persecuzioni, lesioni o dell’uccisione di una donna da parte di un coniuge, fidanzato o convivente. Questo avviene nonostante ci siano, ormai da tempo, leggi e regolamenti per contrastare ciò che viene definita “violenza di genere”. In questa direzione, a completamento della necessaria attività di formazione per le Polizie Locali, si è ritenuto importante sistematizzare le conoscenze acquisite e le competenze sviluppate in una pubblicazione che possa rappresentare uno strumento utile per gli operatori, sia nello svolgere un ruolo attivo nell’attività di prevenzione, sia nell’attività di indagine e di supporto alle vittime che denunciano. Il testo inquadra il fenomeno della violenza di genere dal punto di vista sociale e antropologico, investiga le modalità della violenza psicologica, analizza la normativa vigente e la sua evoluzione nel tempo, propone strumenti di indagine e di intervento nonché tecniche di audizione delle vittime. Si sofferma poi anche sui reati in ambito di violenza di genere che possono essere compiuti mediante l’utilizzo di tecnologie telematiche e su un fenomeno poco conosciuto ed indagato quale quello della violenza in relazioni intime tra persone LGBTQ. Loredana Borinato Coordinatrice dei formatori per l’Area Politiche per la Sicurezza della SIPL, Ispettrice Capo della Polizia Locale di Torino. Simonetta Botti Responsabile dell’Area Comunicazione della SIPL, si occupa di management dei servizi rivolti alle persone fragili. Cinzia Mammoliti Criminologa specializzata in manipolazione relazionale e violenza psicologica. Simonetta Moro Psicologa e psicoterapeuta con perfezionamento in Psicologia Giuridica, Assistente Capo di Polizia Locale – Comune di Bologna. Luca Zigiotti Ispettore Capo Polizia Locale di Torino. Esperto in Polizia Giudiziaria, Digital Forensics, Data Analysis e Nuove Tecnologie.
Loredana Borinato, Simonetta Botti, Cinzia Mammoliti, Simonetta Moro, Luca Zigiotti | Maggioli Editore 2022
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