Contratto di conto corrente -Scheda di Diritto

Redazione 02/09/24

Il contratto di conto corrente è uno degli strumenti bancari più comuni e diffusi, utilizzato da privati, imprese e professionisti per gestire le operazioni finanziarie quotidiane. Esso può essere definito come un contratto attraverso il quale una banca si impegna a compiere, per conto del cliente (detto correntista), una serie di operazioni bancarie, registrando su un conto apposito i relativi movimenti sotto forma di accrediti e addebiti. La normativa principale che disciplina il contratto di conto corrente in Italia è contenuta negli articoli 1823-1833 del Codice Civile e nel Testo Unico Bancario (TUB), emanato con il Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385.

Indice

1. Parti del contratto


Le parti del contratto di conto corrente sono il correntista e la banca:

  • Il correntista: può essere una persona fisica o giuridica che decide di aprire un conto presso un istituto bancario per gestire i propri fondi.
  • La banca: è l’istituto di credito che offre il servizio di conto corrente, assumendosi l’obbligo di custodire le somme depositate e di eseguire le operazioni richieste dal correntista, secondo le condizioni pattuite.

2. Tipologie di conto corrente


Esistono diverse tipologie di conto corrente, ciascuna con caratteristiche specifiche che rispondono a esigenze differenti:

  • Conto corrente ordinario: è il tipo di conto più comune, utilizzato per le operazioni bancarie quotidiane, come il versamento dello stipendio, il pagamento delle bollette, e i bonifici.
  • Conto corrente vincolato: in questo tipo di conto, le somme depositate sono vincolate per un determinato periodo di tempo, durante il quale non possono essere prelevate. Di solito, questo tipo di conto offre tassi di interesse più elevati rispetto a un conto ordinario.
  • Conto corrente in valuta estera: è un conto denominato in una valuta diversa dall’euro, utilizzato da chi opera frequentemente con valute estere.

3. Funzionamento del conto corrente


Il funzionamento di un conto corrente si basa su una serie di operazioni di accredito e addebito che determinano il saldo del conto:

  • Saldo: è la differenza tra gli accrediti (somme depositate o trasferite sul conto) e gli addebiti (somme prelevate o pagamenti effettuati). Un saldo positivo indica che il correntista ha un credito nei confronti della banca, mentre un saldo negativo (scoperto) indica un debito.
  • Interessi: il saldo positivo può generare interessi attivi, ossia una remunerazione delle somme depositate, mentre un saldo negativo può comportare il pagamento di interessi passivi alla banca.
  • Spese: la banca applica delle spese di gestione del conto, che variano a seconda delle condizioni contrattuali. Queste spese possono includere commissioni per operazioni specifiche, come i bonifici o i prelievi presso sportelli automatici.

4. Obblighi e diritti delle parti


Obblighi della banca:

  • Custodia delle somme: la banca è tenuta a custodire le somme depositate dal correntista con la massima diligenza.
  • Registrazione delle operazioni: ogni operazione eseguita sul conto corrente deve essere correttamente registrata, garantendo trasparenza e chiarezza nei confronti del cliente.
  • Informazione e trasparenza: la banca ha l’obbligo di fornire al correntista tutte le informazioni necessarie riguardo alle condizioni economiche del contratto, inclusi tassi di interesse, spese e modalità di calcolo degli interessi.

Obblighi del correntista:

  • Mantenimento del saldo positivo: il correntista è tenuto a mantenere il conto corrente con un saldo positivo, salvo che non sia stato concordato un fido (ovvero la possibilità di andare “in rosso” fino a un certo limite).
  • Responsabilità sulle operazioni: il correntista è responsabile delle operazioni effettuate tramite il proprio conto, specialmente in caso di utilizzo di strumenti di pagamento come carte di credito o di debito.

5. Recesso e chiusura del conto corrente


Il contratto di conto corrente può essere sciolto da entrambe le parti, secondo le modalità previste dal contratto stesso:

  • Recesso unilaterale: sia la banca che il correntista possono recedere dal contratto, dando un preavviso secondo quanto stabilito dalle condizioni contrattuali. La banca può chiudere il conto anche in caso di gravi inadempimenti da parte del correntista, come il mancato pagamento di somme dovute.
  • Chiusura del conto: al momento della chiusura, il saldo del conto deve essere azzerato. La banca è tenuta a restituire al correntista eventuali somme positive presenti sul conto, al netto di eventuali debiti, spese o interessi dovuti.

6. Tutela del correntista


La legislazione italiana prevede diverse forme di tutela per il correntista:

  • Garanzia sui depositi: in caso di fallimento della banca, i depositi sono garantiti fino a un massimo di 100.000 euro per ogni correntista, grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
  • Trasparenza bancaria: le norme sulla trasparenza bancaria impongono alla banca di fornire al cliente informazioni chiare, accurate e facilmente comprensibili riguardo ai termini del contratto e alle condizioni economiche applicate.

7. Aspetti pratici


L’apertura di un conto corrente richiede la sottoscrizione di un contratto, che definisce tutte le condizioni operative ed economiche del servizio. Il conto può essere gestito in diversi modi: presso la filiale bancaria, attraverso i servizi di online banking, o tramite app mobile. La chiusura del conto, invece, richiede il saldo di eventuali debiti e la comunicazione del recesso alla banca, che procederà alla chiusura formale e alla restituzione del saldo rimanente al correntista.

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