L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ieri ha proclamato la pandemia da coronavirus. Ormai la situazione medica è gravissima ed investe l’intera comunità mondiale.
Bisogna, perciò, prendere provvedimenti straordinari ed urgenti, anche dal punto di vista fiscale ed economico, per evitare che ai gravi danni sanitari si aggiungano ulteriori e gravi danni di natura economica.
Questi provvedimenti eccezionali devono riguardare anche il processo tributario che, sino ad oggi, è stato affrontato in modo approssimativo e di spighetto, tanto è vero che gli articoli 1, ultimo comma, e 2, ultimo comma, Decreto Legge n. 11/2020 si limitano a richiamare, in quanto compatibili, le Commissioni Tributarie in modo generico e senza alcun coordinamento.
Si legga anche:”Coronavirus: urgenti modifiche al d.l. n. 11/2020 per la giustizia tributaria”
Secondo me, è opportuno che il Governo, che in questo particolare momento ha stanziato 25 miliardi per cercare di contenere le problematiche del coronavirus, deve emanare quanto prima un Decreto Legge che disciplini in modo organico e preciso il processo tributario, in modo da evitare confusioni e diverse e contrastanti interpretazioni a livello nazionale.
Secondo me, il Decreto Legge dovrebbe stabilire:
- la sospensione di tutti i termini processuali del Decreto Legislativo n. 546/1992 dal 09 marzo 2020 sino al 31 luglio 2020, in quanto oggi gli studi professionali hanno una ridotta capacità operativa e non possono rispettare i termini perentori previsti per contestare gli atti del fisco ed impugnare le relative sentenze;
- la sospensione di tutte le udienze, cautelari e di merito, sino al 31 luglio 2020, con la possibilità di rifissare le nuove udienze dall’01 ottobre 2020 fino al 31 dicembre 2020;
- la sospensione d’ufficio, in automatico, di tutte le iscrizioni provvisorie, almeno sino a quando saranno fissate le nuove udienze di sospensiva in primo grado ed in appello a partire dall’01 ottobre al 31 dicembre 2020.
Con queste necessarie ed urgenti sospensioni d’ufficio dal 09 marzo 2020 sino al 31 luglio 2020 ed oltre, finalmente i contribuenti non saranno assillati dalla scadenza di termini processuali perentori, che oggi gli studi professionali non sono in grado di garantire.
Infine, quando sarà passata “a nuttata” (De Filippo), si dovrà finalmente riformare strutturalmente la giustizia tributaria, tenendo conto dei vari disegni di Legge oggi in discussione presso le Commissioni Seconda e Sesta del Senato in sede redigente, con la possibilità di un condono fiscale per tutte le liti pendenti per chiudere tutto il contenzioso tributario del passato.
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La storia ci insegna che da sempre le società umane combattono, ciclicamente, la loro guerra contro le epidemie, questo nemico astuto, insidioso, implacabile, e soprattutto, privo di emozioni e scrupoli. Eppure, le società umane hanno sempre vinto. Oggi il progresso scientifico e tecnologico sembra librarsi ad altezze vertiginose. Ma, nella guerra contro le epidemie, le armi dell’umanità sono e saranno probabilmente le stesse di quelle che avevamo a disposizione quando questo inarrestabile progresso aveva appena cominciato a svilupparsi, come nel XV secolo della Repubblica di Venezia, nell’800, nei primi anni del ’900. Oggi, è vero, la comunità internazionale può contare su un’incrementata capacità di sorveglianza epidemiologica, su una solida esperienza nella collaborazione tra Stati, su laboratori in grado di identificare i virus e fare diagnosi, su conoscenze scientifiche in continuo progresso, su servizi sanitari sempre migliori, su agenzie internazionali come l’OMS, l’ISS italiano e il CDC americano. Ma oltre alle conoscenze, ai vaccini e ai farmaci, all’organizzazione dei servizi sanitari, per affrontare con successo le epidemie è molto importante il senso di appartenenza alla comunità, la solidarietà sociale e l’aiuto reciproco fra persone. Di fronte ad una minaccia sanitaria, la fiducia nello Stato e nelle scelte delle autorità sanitarie, la consapevolezza del rischio e la solidarietà umana possono aver la meglio sull’ignoranza, l’irrazionalità, il panico, la fuga e il prevalere dell’egoismo che in tutti gli eventi epidemici della storia hanno avuto grande rilevanza. Walter Pasiniè un esperto di sanità internazionale e di Travel Medicine. Ha diretto dal 1988 al 2008 il primo Centro Collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Travel Medicine.
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