Corte dei Conti – det. n. 48/2008 – Sezione del Controllo Cnti – EUR s.p.a. (già Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma) – relazione sul controllo di gestione ex legge 21 marzo 1958 n. 259.

Con la determinazione n. 48/2008, la Sezione del Controllo Enti della Corte dei Conti, dispone, a norma dell’art. 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la comunicazione alle Presidenze delle due Camere del Parlamento della relazione conclusiva del controllo eseguito sulla gestione finanziaria – esercizio 2006 – dell’EUR S.p.A. (già Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma), quale ente assoggettato a tale tipo di controllo ai sensi dell’art.12 della predetta legge.
   I giudici riscontrano nell’esercizio in esame, il forte impegno della Società nel valorizzare il complesso dei beni di appartenenza pubblica, entro i limiti imposti dall’equilibrio economico-finanziario.
Secondo il Collegio, l’attività societaria, oltre che perseguire l’obbiettivo dell’aumento di redditività delle superfici concesse in locazione e del miglioramento dei servizi ad essa connessi (che costituisce il core business aziendale), ha continuato ad indirizzarsi in maniera sempre più significativa verso iniziative di sviluppo strategico, mediante la programmazione e la realizzazione di nuovi, importanti progetti imprenditoriali, con l’impiego di considerevoli investimenti, finalizzati ad un’ulteriore valorizzazione del patrimonio immobiliare, che richiedono attenzione per le necessarie compatibilità di bilancio.
L’utile netto di esercizio è pari a poco più di 20 milioni di Euro e la gestione caratteristica registra un utile di 3,25 milioni di Euro circa, che, sebbene in flessione rispetto al risultato dello scorso esercizio, denota, per la Corte, comunque una proficua gestione aziendale, essendo imputabile, essenzialmente, per un verso, ad una diminuzione di ricavi ordinari non ripetibili e, per l’altro ai maggiori accantonamenti ed alle svalutazioni effettuate per motivi prudenziali.
Per ciò che concerne il personale, la spesa complessiva, ove si consideri il dato al netto degli incentivi all’esodo, viene registrato, pur a fronte di un’ulteriore sensibile riduzione del numero delle unità lavorative in servizio, un aumento di circa il 6%.
Secondo la Corte, tale risultato è imputabile, principalmente, alle ricadute economiche dei rinnovi contrattuali, nonché all’assunzione di nuovi dirigenti e quadri ed alla progressione verticale di talune unità di personale non dirigente.
Parimenti, viene registrata una sensibile riduzione con riferimento agli oneri sostenuti per collaborazioni esterne, comunque giustificate perché impegnate nei procedimenti tecnico-amministrativi prodromici alla realizzazione del Nuovo Centro Congressi, alla ristrutturazione dell’area dell’ex Velodromo Olimpico ed alla ristrutturazione del Palazzo della Civiltà italiana, che, essendo caratterizzati da notevole complessità, elevato livello tecnologico e consistente rilievo economico, hanno reso necessario il ricorso a professionalità non presenti in Società.
Infine, la situazione patrimoniale evidenzia, rispetto all’esercizio precedente, l’aumento complessivo delle immobilizzazioni, determinato, fondamentalmente, dall’incremento di quelle materiali, nonché dell’attivo circolante, ivi compresi i crediti tributari e verso altri oltre i 12 mesi e dei debiti a breve, a fronte di un leggero decremento dei ratei e risconti passivi e di un incremento di quelli attivi.
Seguono determinazione e relazione.
  • qui determinazione

Crucitta Giuseppe

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