Con la determina n. 51/2007 la Corte dei Conti – Sezione Controllo Enti, ai sensi dell’art. 7 della L. 259/58, trasmette alle Presidenze delle due Camere del Parlamento la relazione contenente i risultati del controllo eseguito sulla gestione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per gli esercizi 2004 e 2005, unitamente ai relativi conti consuntivi accompagnati dalle relazioni degli organi amministrativi e di revisione.
I giudici contabili sottolineano come negli anni 2004 e 2005 si siano registrati nella vita dell’AGEA, percorsi amministrativi e gestionali di particolare rilievo.
In primo luogo, si annota che, dopo un biennio di gestione commissariale, è avvenuta, alla fine del 2003, la ricostituzione degli organi ordinari con la nomina e l’insediamento di un consiglio di Amministrazione, regolarmente in carica negli anni considerati.
Si aggiunge che la normativa comunitaria e nazionale intervenuta nel periodo temporale che ne occupa ha indotto ad un riassetto organizzativo e funzionale dell’Agenzia, in parte avviato ed in prosieguo di definizione.
La riforma della PAC (politica agricola comune) predisposta dal regolamento (CE) n.1782/2003 del Consiglio dell’Unione europea, e le ulteriori attribuzioni conferite dalla normativa nazionale, anche in dipendenza di detta riforma, hanno accentuato la funzione di coordinamento dell’AGEA nelle attività di gestione degli interventi comunitari e, quindi, di organismo responsabile nei confronti dell’U.E. della correttezza ed efficienza degli adempimenti connessi all’erogazione degli aiuti comunitari.
Alla luce di tali interventi legislativi, l’ente è stato altresì demandato per lo sviluppo agricolo in generale, la produzione e la commercializzazione dei prodotti, lo stato e le modificazioni aziendali.
Agli innovati compiti demandatigli dalla menzionata normativa nazionale e comunitaria, l’Azienda ritiene di aver risposto in modo adeguato e tempestivo sul versante dell’organizzazione dei servizi, attraverso le ristrutturazioni designate nelle modifiche statutarie e regolamentari in via di approvazione, e le iniziative assunte, in conformità ai disposti legislativi, per la gestione del SIAN.
Del tutto insoddisfacente, si presenta, invece, secondo i giudici, il decentramento dei servizi di competenza degli Organismi Pagatori, a causa della renitenza di gran parte delle Regioni ad istituire detti organismi, pur in presenza di un preciso obbligo di legge risalente al maggio 1999 (art.3 comma 3 d.lgs. n.165/99).
Il Collegio evidenzia come le attività operative e le risultanze gestionali sono annualmente correlate all’ammontare del finanziamento statale che è destinato a coprire l’intero comparto delle spese di funzionamento dell’Agenzia.
Alla luce delle considerazioni che precedono, vanno quindi letti i dati gestionali riassuntivi del biennio che evidenziano, sotto il profilo finanziario:
– un risultato di competenza positivo per 25,4 milioni di euro nel 2004 e negativo per 38,8 milioni di euro nel 2005;
– una gestione dei residui che registra nel biennio un aumento di quelli attivi da 146,4 milioni di euro a 313,2 milioni di euro e di quelli passivi da 327,3 milioni di euro a 396,7 milioni di euro;
– un avanzo di amministrazione di 93,3 milioni di euro nel 2004 e di 97 milioni di euro nel 2005, solo parzialmente disponibile.
Il conto economico chiude nel 2004 con un risultato operativo negativo per 7,3 milioni di euro che peggiora nel 2005 portandosi a 38,1 milioni di euro; gli utili conseguiti nel 2004 (21,9 milioni di euro) e nel 2005 (22,1 milioni di euro) sono frutto dei saldi positivi rilevati nelle poste straordinarie e finanziarie.
Qui determinazione e relazione.
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