I titoli di credito rappresentano strumenti giuridici che incorporano un diritto patrimoniale, rendendo il possesso del documento necessario per l’esercizio del diritto in esso incorporato. Il diritto contenuto nel titolo è legato in modo inscindibile al possesso del documento stesso, e chi lo detiene ha la possibilità di esercitare un diritto esigibile nei confronti del debitore indicato nel titolo.
In altre parole, i titoli di credito sono dei documenti che conferiscono al possessore legittimo il diritto di esigere una prestazione, come un pagamento di una somma di denaro o la consegna di beni, nei termini stabiliti dal titolo.
Indice
1. Caratteristiche dei titoli di credito
Le principali caratteristiche dei titoli di credito sono:
- Incorporazione: il diritto è incorporato nel documento, il che significa che il possesso del titolo è necessario per esercitare il diritto. Solo chi possiede il titolo può chiedere l’adempimento della prestazione da parte del debitore. In altre parole, il diritto non esiste senza il titolo stesso.
- Letteralità: il contenuto del diritto è limitato a quanto è letteralmente indicato nel titolo di credito. Pertanto, il debitore è obbligato a pagare solo quanto indicato nel titolo, senza poter fare riferimento ad accordi o patti esterni non menzionati nel documento.
- Autonomia: questa caratteristica implica che ogni possessore del titolo acquisisce il diritto in modo autonomo, cioè privo delle eccezioni che il debitore potrebbe opporre ai precedenti possessori. Questo principio è fondamentale per garantire la fiducia e la circolazione dei titoli di credito, soprattutto quando vengono trasferiti.
- Astrattezza: il titolo di credito è astratto rispetto al rapporto sottostante (causa), vale a dire che non è necessario menzionare o provare il motivo per cui è stato emesso il titolo. Questo lo rende uno strumento autonomo e separato dal rapporto giuridico che lo ha originato.
2. Tipologie di titoli di credito
I titoli di credito possono essere classificati in diverse categorie in base alla modalità di trasferimento e alla natura del diritto incorporato.
1. Titoli al portatore
I titoli al portatore sono quei titoli che conferiscono il diritto al possessore materiale del documento, senza che vi sia necessità di indicare il nome del creditore. Chiunque detenga il titolo può esercitare il diritto in esso contenuto. Un esempio comune è la banconota, dove il possessore può richiedere il pagamento della somma di denaro indicata.
Il trasferimento dei titoli al portatore avviene semplicemente con la consegna del documento, e non è richiesta alcuna formalità ulteriore. La natura di questi titoli favorisce la loro circolazione rapida e semplice, ma comporta anche il rischio che, in caso di furto o smarrimento, chiunque ne entri in possesso possa vantare i diritti derivanti dal titolo stesso.
2. Titoli all’ordine
I titoli all’ordine contengono l’indicazione di un beneficiario specifico, ossia la persona o l’ente a cui il titolo è intestato. Tuttavia, tali titoli possono essere trasferiti tramite girata, ossia con l’apposizione di una firma sul retro del titolo da parte del girante (il trasferente) che cede i propri diritti al giratario (il nuovo possessore).
Esempi di titoli all’ordine sono la cambiale e l’assegno. La girata può essere:
- piena, se contiene il nome del giratario;
- in bianco, se si limita alla sola firma, permettendo al nuovo possessore di indicare il nome del giratario successivo o di trasferire il titolo ulteriormente senza specificare un beneficiario.
3. Titoli nominativi
I titoli nominativi sono emessi a favore di un soggetto specifico e registrati in un apposito registro presso l’emittente. Solo il soggetto indicato nel titolo e nel registro ha diritto alla prestazione. Il trasferimento di questi titoli richiede una procedura più formale, che include l’annotazione nel registro dell’emittente.
Questo tipo di titoli è meno comune rispetto ai titoli al portatore e all’ordine, poiché la procedura di trasferimento è più complessa. Un esempio tipico di titolo nominativo è la azione nominativa di una società.
3. Funzioni dei titoli di credito
I titoli di credito svolgono diverse funzioni importanti:
- Circolazione dei crediti: facilitano il trasferimento dei diritti incorporati da un soggetto all’altro, favorendo così la circolazione dei crediti in modo semplice e veloce.
- Sicurezza nelle transazioni: il possesso del titolo dà certezza sul diritto esercitabile, riducendo il rischio di controversie tra le parti.
- Garanzia di pagamento: poiché il debitore può opporre poche eccezioni al possessore del titolo, vi è una maggiore fiducia nell’esigibilità del credito.
4. Titoli di credito e negoziazione
Un aspetto fondamentale dei titoli di credito è la loro capacità di essere negoziati, ossia ceduti da un soggetto all’altro. Questo favorisce il commercio e la fiducia tra gli operatori economici. In particolare, i titoli al portatore e all’ordine sono i più facili da negoziare, poiché non richiedono formalità complesse per il loro trasferimento.
5. Rilevanza nel diritto commerciale
I titoli di credito svolgono un ruolo essenziale nel diritto commerciale, poiché sono strumenti fondamentali nelle transazioni economiche. La loro diffusione si deve alla capacità di assicurare la rapida circolazione dei crediti e la possibilità di ottenere il pagamento senza dover ricorrere alla complessità delle normali procedure giudiziali.
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