La problematica relativa all’individuazione dell’oggetto delle donazioni indirette, ha dato sempre luogo a vivaci discussioni sia in dottrina sia in giurisprudenza. È bene precisare che la locuzione “donazione indiretta”, così come quella “donazioni o liberalità atipiche” è una terminologia di comodo: essa non intende rappresentare una categoria giuridica unitaria, ma ha semplicemente uno scopo pratico, quello di applicare a questi atti, stante l’identità dello scopo pur nella loro eterogeneità, una parte almeno delle norme dettate per la donazione. Vari, infatti, sono i mezzi alternativi alla donazione – riuniti dalla dottrina, a fini di unità concettuale come “donazioni indirette” – con i quali può realizzarsi, in concreto, il medesimo scopo economico di quest’ultima, ossia l’arricchimento altrui privo di corrispettivo.
La donazione indiretta non è definita esplicitamente dal legislatore, tuttavia, come si legge in alcune relazioni relative ai diversi progetti del terzo libro, due articoli del codice civile vi si riferiscono (artt. 737 e 809 codice civile). In particolare, l’art. 809 codice civile individua una serie di atti diversi dalla donazione contrattuale, utilizzati per attuare in via mediata effetti economici equivalenti a quelli prodotti dal contratto di donazione.
L’art. 809, 1°comma, codice civile stabilisce che le liberalità risultanti da atti diversi dal contratto di donazione sono sempre soggette alle regole dettate in tema di revocazione delle donazioni per causa d’ingratitudine e per sopravvenienza di figli, oltre a quelle sulla riduzione in caso di lesione della quota di legittima.
L’art. 737, 1°comma, codice civile attrae nel perimetro della collazione le donazioni indirette, fatta salva l’eventuale clausola di dispensa.
I presenti contributi sono tratti da
La donazione al minore e l’usufrutto legale
L’opera affronta gli strumenti di protezione del patrimonio immobiliare della famiglia, con particolare riferimento alle ipotesi donative che coinvolgono soggetti minori di età.Il manuale vuole essere un aiuto al professionista per affrontare le diverse ipotesi applicative e risolvere il conflitto di interessi che viene a crearsi tra genitore e figlio non ancora maggiorenne, nell’ambito dei trasferimenti immobiliari. L’Autrice offre inoltre risposte ad una serie di interrogativi legati all’usufrutto legale, istituto che si è evoluto alla luce della riforma familiare e che ancora oggi ha una propria rilevanza all’interno dell’ordinamento, ad esempio in ambito societario. L’opera analizza dunque gli aspetti e le ricadute pratiche delle operazioni donative, ripercorren- do gli orientamenti giurisprudenziali in materia.Valeria Cianciolo Avvocato del Foro di Bologna e membro dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia. Ha collaborato dal dicembre 2014 al settembre 2017 alla Rivista digitale “Questioni di Diritto di Famiglia” – Ed. Maggioli. Co-autrice e co-curatrice della monografia “Unione civile e convivenze guida commentata alla legge n. 76/2016”. Ed. Maggioli, 2016. Autrice per la casa Ed. Maggioli delle seguenti opere: “Unione civile e convivenze”, 2016; “Il Trust nel Dopo di Noi”, 2017, e-book; “La successione del coniuge superstite”, 2017, e- book. Co-autrice dell’opera “Divorzio breve, unione civile e convivenze”, Appendice al Trattato di Diritto di Famiglia, a cura di Michele A. Lupoi, Ed. Maggioli, 2017. Co-autrice del “Trattato operativo della crisi familiare”, a cura di Michele A. Lupoi, Ed. Maggioli, 2018. Soluzioni di Diritto è una collana che offre soluzioni operative per la pratica professionale o letture chiare di problematiche di attualità. Uno strumento di lavoro e di approfondimento spendibile quotidianamente. L’esposizione è lontana dalla banale ricostruzione manualistica degli istituti ovvero dalla sterile enunciazione di massime giurisprudenziali. Si giunge a dare esaustive soluzioni ai quesiti che gli operatori del diritto incontrano nella pratica attraverso l’analisi delle norme, itinerari dottrinali e giurisprudenziali e consigli operativi sul piano processuale.Direzione scientifica della collana di Nicola Graziano Magistrato dal 1999. Dal 2011 svolge le funzioni di giudice delegato ai fallimenti presso la sezione fallimentare del Tribunale di Napoli. Dal 2013 ricopre anche il ruolo di Giudice presso la Commissione Tributaria Provinciale di Napoli. È autore di nu- merose pubblicazioni nei diversi settori del Diritto. Collabora con diverse riviste giuridiche a diffusione nazionale.
Valeria Cianciolo | 2018 Maggioli Editore
18.00 € 14.40 €
Inquadramento giuridico
Si ha donazione indiretta, quando il donante raggiunge lo scopo di arricchire un’altra persona utilizzando atti che hanno una causa diversa da quella della donazione.
Si fanno rientrare in tale categoria, ad esempio: il contratto a favore del terzo, l’intestazione di beni a nome altrui, il mandato irrevocabile, il contratto di società, il negozio di fondazione e l’atto di dotazione, la rinunzia, l’adempimento del terzo, la delegazione, il negotium mixtum cum donatione, il comodato, l’assunzione di garanzia per debiti altrui e l’accollo interno di debiti altrui, i c.d. atti materiali come ad es. la costruzione su fondo altrui con propri materiali, i trusts, la comunione legale dei beni.
Se dunque, come sopra detto, lo scopo mirato dal legislatore è di ordine pratico e consiste nell’applicazione a questi atti, vista l’identità dell’effetto economico prodotto, di una parte delle norme dettate per la donazione contrattuale, si tende ad inquadrare tali atti, quando effettivamente utilizzati per realizzare l’altrui arricchimento, come liberalità atipiche laddove l’atipicità risiede nel modo in cui l’intento liberale si realizza, mentre tipico resta l’atto utilizzato, o più semplicemente come liberalità diverse dalla donazione.
In assenza di una definizione legislativa, la dottrina si è fatta carico del suo inquadramento dogmatico, attribuendo a tali atti una propria autonomia concettuale. Tale risultato è stato raggiunto da alcuni, attraendo la donazione indiretta nel più ampio genus del negozio indiretto, figura assai discussa, studiata soprattutto dalla dottrina tedesca, che per prima ha teorizzato l’esistenza di possibili divergenze tra il risultato economico di certi negozi e la loro configurazione giuridica. Altri autori negano che il negozio indiretto costituisca una categoria giuridica, poiché il raggiungimento dello scopo ulteriore non costituisce che un motivo, estraneo al contratto e alla sua causa e, come tale, giuridicamente irrilevante.
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L’opera affronta gli strumenti di protezione del patrimonio immobiliare della famiglia, con particolare riferimento alle ipotesi donative che coinvolgono soggetti minori di età.Il manuale vuole essere un aiuto al professionista per affrontare le diverse ipotesi applicative e risolvere il conflitto di interessi che viene a crearsi tra genitore e figlio non ancora maggiorenne, nell’ambito dei trasferimenti immobiliari. L’Autrice offre inoltre risposte ad una serie di interrogativi legati all’usufrutto legale, istituto che si è evoluto alla luce della riforma familiare e che ancora oggi ha una propria rilevanza all’interno dell’ordinamento, ad esempio in ambito societario. L’opera analizza dunque gli aspetti e le ricadute pratiche delle operazioni donative, ripercorren- do gli orientamenti giurisprudenziali in materia.Valeria Cianciolo Avvocato del Foro di Bologna e membro dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia. Ha collaborato dal dicembre 2014 al settembre 2017 alla Rivista digitale “Questioni di Diritto di Famiglia” – Ed. Maggioli. Co-autrice e co-curatrice della monografia “Unione civile e convivenze guida commentata alla legge n. 76/2016”. Ed. Maggioli, 2016. Autrice per la casa Ed. Maggioli delle seguenti opere: “Unione civile e convivenze”, 2016; “Il Trust nel Dopo di Noi”, 2017, e-book; “La successione del coniuge superstite”, 2017, e- book. Co-autrice dell’opera “Divorzio breve, unione civile e convivenze”, Appendice al Trattato di Diritto di Famiglia, a cura di Michele A. Lupoi, Ed. Maggioli, 2017. Co-autrice del “Trattato operativo della crisi familiare”, a cura di Michele A. Lupoi, Ed. Maggioli, 2018. Soluzioni di Diritto è una collana che offre soluzioni operative per la pratica professionale o letture chiare di problematiche di attualità. Uno strumento di lavoro e di approfondimento spendibile quotidianamente. L’esposizione è lontana dalla banale ricostruzione manualistica degli istituti ovvero dalla sterile enunciazione di massime giurisprudenziali. Si giunge a dare esaustive soluzioni ai quesiti che gli operatori del diritto incontrano nella pratica attraverso l’analisi delle norme, itinerari dottrinali e giurisprudenziali e consigli operativi sul piano processuale.Direzione scientifica della collana di Nicola Graziano Magistrato dal 1999. Dal 2011 svolge le funzioni di giudice delegato ai fallimenti presso la sezione fallimentare del Tribunale di Napoli. Dal 2013 ricopre anche il ruolo di Giudice presso la Commissione Tributaria Provinciale di Napoli. È autore di nu- merose pubblicazioni nei diversi settori del Diritto. Collabora con diverse riviste giuridiche a diffusione nazionale.
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